she lives in daydreams with me

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o dove Jisung decide di andare a trovare Minho al suo nuovo lavoro, solo che non ha assolutamente idea a cosa sta andando incontro

🍰genere: funny, smut, soft (minho. bottom.) ((20k parole??????)

🍰awkward/very very very gay jisung + 'he knows he's hot' minho

🍰 crossdresser (si tratta dell'atto si indossare vestiti appartenenti al sesso opposto, indipendentemente dalla propria identità di genere o orientamento sessuale)

🍰 auntie lee glorious comeback

₍⑅ᐢ..ᐢ₎

''Yah Jisung, secondo me hai capito male

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''Yah Jisung, secondo me hai capito male. Qui vedo solo fregne, altro che Minho.''

''Ma ti dico che è qui che lavora. Anche se...'' schiacciò il visino contro la vetrina della caffetteria, gli altri due ragazzi al suo fianco seguirono il suo esempio. ''In effetti non lo vedo da nessuna parte.''

''Perché non entriamo invece di rimanere qui fuori a farci prendere per dei maniaci?'' sbottò esasperato Chan, che voltato verso la strada dava loro le spalle, imbarazzato dal comportamento inadeguato degli altri tre.

Jeongin fu il primo ad allontanarsi dalla vetrina, un poco di vergogna sul viso. Prese Jisung per un braccio allontanandolo con uno strattone gentile che fece uscire dalle labbra del cobalto un nhgh lamentoso.

Restarono tutti e tre a guardare in attesa l'ultimo ragazzo dai capelli dorati che ancora osservava rapito l'interno del locale.

''Allora Bin, entriamo o no?''

Changbin infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, voltandosi verso di loro con un ghigno entusiasta che la diceva lunga su di lui. ''Oh sì, a papino piace molto l'idea.''





Jisung si strinse al braccio che Jeongin gli offrì quando varcarono le porte di quel piccolo locale dalle tonalità fin troppo rosate. Impacciatamente rimasero tutti e quattro fermi all'entrata, guardandosi intorno per trovare un tavolino libero. Per qualche motivo gli altri clienti della caffetteria, inspiegabilmente tutte donne, si voltarono verso di loro con sorrisetti e parole sussurrate.

''Sono io o ci stanno fissando tutti?'' mormorò Jeongin all'orecchio di Jisung, che annuì stringendo con entrambe le mani la stoffa del giacchetto di jeans del più alto.

E dire che lui voleva solo vedere Minho.

Quanto meno Changbin sembrava infinitamente contento di essere al centro dell'attenzione. O meglio segretamente contento, perché da fuori il suo viso era plasmato come suo solito in una smorfia disinteressata, le mani ancora sprofondate nelle tasche dei pantaloni, probabilmente a giocherellare con le chiavi dell'auto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26 ⏰

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