Pov Aycha
Mi sveglio a causa di un rumore di qualcosa che cade e va in mille pezzi, sento un suono di passi veloci fuori dalla porta, decido di non dare importanza al suono e continuo a dormire, quando dopo neanche un minuto sento le grida di mia madre, scatto dal letto e corro verso le grida, mi scontro con mio fratello a metà corridoio, "che succede?" "E io cosa ne so" ci guardiamo in faccia ed entrambi corriamo giù dove troviamo anche mio padre. "A ladro" grida mia madre "dove" mi avvicino a mio fratello spaventata, " c'era un ladro nella nostra camera è riuscito a scappare via, Omar controlla ovunque dobbiamo vedere che cosa ci ha rubato" dice mia madre parlando con mio padre. Poco dopo la polizia entra dalla porta, perlustra tutta la casa e ci fa alcune domande. Io e mio fratello torniamo a letto sotto il consiglio dei nostri genitori, ma non riesco più a prendere sonno quindi decido di mettermi a leggere e cosi facendo si fa mattina. Non avendo più sonno mi alzo abbastanza presto, mi preparo e scendo giù a fare la colazione. Una volta tutti intorno al tavolo mio padre inizia a parlarci "Ragazzi questa notte ci sono stati rubati tutti i nostri risparmi, dal negozio di alimentari non abbiamo molte entrate e con vostra madre abbiamo preso una decisione, dobbiamo vendere la casa e lasciare Instabul" "Ma papà io sto finendo la scuola" "Mamma, papà, io non voglio andare via da qui e se mi occupassi dell'alimentari" dice mio fratello Samir "Non cambierebbe nulla" " Fammi provare papà, ti prego" "Diamogli una possibilità" gli risponde mia madre. " Io potrei trovarmi un lavoro", " No, tu finirai prima la scuola". Mi arrendo alla parola di mio padre o almeno è quello che gli farò credere. Infatti poco dopo inizio a cercare tra gli annunci in cerca di un lavoro che faccia al caso mio mentre mi dirigo verso la scuola. Partecipo alle lezioni, per poi andare alla mensa per mangiare qualcosa. " Eh cosa mi racconti di nuovo" dice la mia amica dai folti capelli ricci, "Sto cercando un lavoro" "Hai visto per caso Manuel?" "Chi sarebbe" " Quel ragazzo che sta sempre con quella ragazza dai capelli biondi" " Bho, io che ne so" "Ma dai hai capito, quello che mi piace" "Ahh, ma non si chiamava Marco?" Mi osserva in silenzio con uno sguardo di fuoco "No" "Cosa mangi?" " Quello che c'è" "Eddai non dirmi che te la sei presa?" "Ma no ti pare". "Ehi ragazze come va?" Ed ecco Manuel il ragazzo che piace alla mia amica e infatti: "e-ehi ciao, come va?" "Potrebbe andare meglio" "Come mai, è successo qualcosa?" " No, ma ti va di venire con me ed altri amici ad una corsa di macchine? Sarà divertente, tranquilla è legale ahah" "Quando?" " Oggi dopo la scuola, ovviamente sei invitata anche tu Aycha" " Oh, ma che gentile" dico carica di sarcasmo, con un sorriso puramente falso che sparisce subito dopo aver girato la faccia. "Quindi Roxy ti invio la posizione dopo del luogo, ci vediamo direttamente lì?" " Ma cer--" "Vedremo". Prendo la mano della mia amica e la trascino via, ci sediamo ad un tavolo mangiamo, o almeno io lo faccio mentre Roxy mi sta riempiendo la testa con le sue fantasie. Lasciamo la mensa insieme, ma ci dividiamo perché seguiamo lezioni separate. Finita la giornata scolastica torno a casa, mangio qualcosa e vado subito a prepararmi per poi trovarmi con la mia amica. "Aycha mia mamma ha un'amica che ha bisogno di una segretaria a te potrebbe interessare" "si, ma certo, grazie" " allora dopo lo dirò a mia madre così vi farà incontrare per un colloquio", stringo la mia amica in un abbraccio per ringraziarla. "Ma ora andiamo che sono ansiosa di vederlo"
Prendiamo un taxi e arriviamo a destinazione in 20 minuti circa. Non troppo lontano sentiamo i rombi dei motori. Ci avviciniamo sempre di più e Manuel ci vede e ci fa il gesto di avvicinarci, inutile dire che la mia amica mi prende il braccio e mi ci trascina. Manuel si avvicina a Roxy e gli da una pacca sulla spalla, sbilanciandola, si avvicina a me per fare lo stesso "non osare", alza le mani in segno di resa, ma subito dopo si gira verso le macchine che si trovano sulla linea di partenza, si sente una sirena e la macchine partono sfrecciando via e lasciando una scia di fumo e terra.
Alla fine della gara per prima arriva un'auto rossa seguita subito dopo da un'altra. Dalla prima macchina scendono due ragazzi, il copilota e il pilota che non riesco a vedere perché una massa di gente gli si chiude intorno. Mi allontano dalla calca di gente per poter respirare aria pulita, ma quello che vedo davanti a me non è uno dei migliori spettacoli. Manuel si stava baciando con un tipa bionda sul cofano di una macchina strusciandosi su di lei. Mi giro per tornare indietro ma vedo Roxy che stava guardando la stessa scena, mi avvicino a lei e più mi avvicinavo più vedevo i suoi occhi pieni di lacrime, "va tutto bene?" Distoglie lo sguardo da loro per poi correre via e dopo un'attimo di esitazione decido di rincorrerla. A dividerci ci sono alcuni metri quando all'improvviso sbatto contro qualcuno e finisco per inciampare all'indietro, ma prima che io possa cadere una mano mi blocca la schiena. Rimango per un'attimo frastornata, ma appena recupero l'equilibrio mi allontano dimenticando per un attimo Roxy e guardo negli occhi colui che mi ha evitato una figuraccia " Scusami" " Di nulla, potevi dirmelo prima se volevi una foto" " Come scusa?" "Sei carina,tieni è l'indirizzo di una festa che darò stasera, spero di vederti", prendo il bigliettino dalle sue mani e senza esitazione lo strappo lasciandolo scioccato "ma vai a cagare" detto ciò vado via arrabbiata, ma sento qualcuno prendere il mio braccio"scusa non volevo offenderti, sono stato preso dall'euforia del momento" e io per farlo sentire ancora più euforico faccio una cosa che non avevo mai fatto prima, ma semplicemente non me lo sapevo spiegare, gli tiro uno schiaffo in faccia e questo lo lascia abbastanza spiazzato tant'è che lascia la presa dal mio braccio e io vado via. Chiamo la mia amica più volte ma non mi risponde, arrivo alla fermata dei taxi e la trovo lì "ehi ma perche sei scappata via così, mi dispiace" "scusami tu, ho sbagliato, mi sento una vera scema, sono così delusa, non è la prima volta che succede, forse il problema sono io" " non dirlo neanche per scherzo, ti va di rimanere a dormire da me stasera e domani andiamo a scuola insieme" "va bene, ci sto". Chiamo mio fratello per farci venire a prendere, arriva in poco tempo saliamo in macchina e andiamo a casa.
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Un amore per sempre
ChickLitDue persone che provengono da classi sociali diverse e culture diverse, resisteranno al loro amore oppure no