Interesting Nights

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"I walk a lonely road
The only one that i have ever know
Don't know where it goes,
But it's home to me and i walk alone,
I walk this empty street
On the boulevard of broken dreams
Where the city sleeps
And i'm the only one and i walk alone
I walk alone
I walk alone
I walk alone
I walk a...
My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes i wish someone out there will find me
'Til then i walk alone
I'm walking down the line
That divides me somewhere in my mind
On the borderline of the edge
And where i walk alone
Read between the lines of what's
Fucked up and everything is alright
Check my vital signs to know i'm still alive
And i walk alone"

Boulevard of broken dreams-Green Day ♡

Il sapone scivolava sul mio corpo e con i miei polpastrelli massaggiavo le mie tempie pulsanti chiudendo gli occhi e godendomi quella sensazione di rilassamento; anche se la mia vita non era poi così tanto movimentata da rilassarmi.
Penso che la cosa più pericolosa che abbia fatto nella mia vita sia stata arrivare 5 minuti in ritardo alla lezione di Matematica della signora Green la quale mi aveva fatto una ramanzina rimanendo scioccata e, forse, nel suo piccolo, anche un pò felice che per la prima volta avessi fatto qualcosa di sbagliato.

Eh si, per me la vita doveva essere pianificata dall'inizio fino alla fine.
Gli imprevisti non mi piacevano.
Potevo sembrare strana agli occhi degli altri perché ero solo una ragazzina di sedici anni e dovevo godermi la vita ma a me piacevo così.

Dovevo dire che però trovavo un qualcosa di intrigante nel pericolo.
Mi affascinava.

Aprii la porta della doccia e presi un asciugamano stringendolo intorno al mio corpo.

Uscendo dal bagno feci una corsa goffa per arrivare alla porta della mia camera. Mi guardai intorno sorridendo leggermente soddisfatta per non essere caduta in modi strani come di solito facevo.
Quando però con la mia mano strinsi il pomello della porta una palla mi colpì la testa facendomi girare infuriata.

Mio fratello George era lì che stava ridendo a crepapelle per la mia faccia scocciata.
Mi avvicinai in modo pericoloso e gli scompigliai i capelli leggermente lasciandoglieli tutti spettinati, cosa che lui odiava, per poi andare verso la porta sorridendo.

Non potevo andarmene in questo modo poco teatrale, non mi sarei sentita soddisfatta pienamente, così gli lanciai la palla di spalle sentendo poi di averlo colpito in testa.

Lo so, sono cattiva, ma diciamo che fra me e mio fratello era sempre un dispetto reciproco e non mi curavo molto di avergli fatto male. Era solo un bambino di nove anni che era fissato con il calcio.

Chiusi la porta a chiave e mi sedetti sul letto con le gambe attaccate al mio corpo.
Un leggero vento entrò dalla mia finestra facendola sbattere leggermente. Decisi di alzarmi e di chiuderla quando vidi attraverso il vetro uno spettacolo a dir poco agghiacciante.

Nina Wool, la ragazza più conosciuta di Melbourne, era sotto casa mia che si stava scambiando la saliva con sicuramente una delle sue ultime prede.

La situazione si ribaltò quando il ragazzo la sbattè contro l'albero del mio giardino passando una mano sulla pelle scoperta del suo vestito.

Cominciò a baciarle il collo fino ad arrivare al suo lobo che mordicchiò avidamente ridacchiando.

Avevo sempre ammirato Nina Wool perché era quel tipo di ragazza con l'outfit sempre giusto e che arrivava a scuola sempre truccata perfettamente.Non pensavo però che avesse il coraggio di scoparsi un ragazzo in mezzo alla strada.
Odiavo la sua perfezione nel fare qualunque cosa e il suo carattere anche se non la conoscevo.
Ovviamente a scuola non mi conosceva nessuno ero come invisibile ed ero sicura che lei non sapesse neanche il mio nome.

A un certo punto i due smisero di baciarsi e si scambiarono dei sorrisi maliziosi. Il ragazzo sconosciuto cominciò a parlare con Nina provocandole una risata dopodiché le prese le gambe e le fece allacciare intorno al suo bacino stringendo il suo sedere con le grandi mani.

Quando decisi di girarmi per vestirmi il ragazzo, con Nina ancora appiccicata a lui, si girò verso la mia direzione.

In quel momento riuscii a riconoscere il suo viso.
Rimasi a bocca aperta e quando i suoi occhi puntarono verso di me, il suo sorriso scomparve cominciando, con i suoi smeraldi verdi, a scrutarmi.

Rimasi pietrificata e i miei occhi rimasero incatenati ai suoi come se fossi stata soggiogata dalla loro bellezza.
Forse mi ero soffermata troppo a guardarli ma era come se in quel momento i secondi che stavano passando diventassero ore.

Sulle sue labbra si disegnò un sorriso malizioso prima di spostare i suoi occhi da me a Nina ritornando a baciarla con più foga e cominciando a portarla verso la sua, ipotizzai, macchina per poi lasciarla sul cofano mentre lei rideva e la sua mano passava dentro il suo vestito pressando di più sulle sue curve.

A quel punto chiusi la finestra forse un pò troppo forte per poi tirare giù la tenda e andarmi a vestire.

Non so per quale motivo ma un senso di rabbia verso quel ragazzo si celò in me, forse gelosia? Forse perché quel ragazzo non era uno come gli altri.

E quella sera mi sembrò di essere stata presa in giro, appunto, da quello sbruffone di Harry Styles.

Bring Me To Life||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora