But if I stay here with you, girl
Things just couldn't be the same
'Cause I'm as free as a bird now
And this bird you cannot change
- Free Bird, Lynyrd SkynyrdWhen you were here before
Couldn't look you in the eye
You're just like an angel
Your skin makes me cry
You float like a feather
In a beautiful world
I wish I was special
You're so fuckin' special
But I'm a creep
- Creep, RadioheadIt's over
I knew it would end this way
I hope you're with someone who makes you feel
That this life, it's alive
One who settles down, stays around, spends more time with you
I got no distance left to run
- No Distante Left to Run, BlurNow and then I miss you
Oh, now and then
I want you to be there for me
Always to return to me
- Now And Then, The Beatles__________
5 novembre 2023
È l'1:16 di notte. Allo schermo della mia TV è aperta l'app di Crunchyroll. Ho avviato la prova gratuita di quattordici giorni per guardare l'ultimo episodio di AoT, uscito proprio il 4 novembre. Maledetti americani.
Per l'appunto, devo guardare l'ultimo episodio di AoT. SnK. O come lo si voglia chiamare.
Sto ascoltando per la seconda volta Paranoid Android dei Radiohead. Non so quanto cozzi con l'episodio, ma mi sembrava il momento giusto.
Sto prendendo tempo.
In queste ultime due settimane mi sono distratta dal finale dell'anime di AoT con lo studio e altri pensieri.
Sto ascoltando molto i Blur, gruppo inglese degli anni Novanta. Prima conoscevo solo Song 2, ma ora scopro che hanno fatto canzoni anche più belle.
Sto prendendo tempo.
Ho fatto ripartire Paranoid Android.
Giovedì 2 novembre è persino uscita l'ultima canzone dei Beatles, il gruppo musicale che più amo fin dall'asilo. Now And Then è davvero una canzone bellissima, mi sono commossa ascoltando la voce di John. Chi l'avrebbe mai detto che nel 2023 i Beatles avrebbero fatto ancora musica?
Sto perdendo tempo.
Ma ho tutto il tempo del mondo, no? Ho tutta la notte per vedere l'ultimo episodio. Anche se il tè fatto per l'occasione mi si sta raffreddando.
È quasi l'1:30. Perché non riesco a mettere play? Non ho forse il coraggio di guardare un semplice episodio? Sì dura un'ora e mezza quasi, ma non è quello l'importante.
Ho rimesso Paranoid Android.Stamattina sono andata per la prima volta dalla nutrizionista. Il suo studio è al 3° piano di una palazzina, da cui si accede da un piccolo sottopasso dove c'è un sacco di corrente. A fianco, fino a un paio d'anni fa, c'era una piccola, anzi piccolissima fumetteria. L'unica nel raggio di km dal momento che abito in periferia. Perciò quando ho iniziato a comprare manga quella è stata la prima fumetteria dove sono andata. Poi ho cambiato liceo, da quello a 10 minuti dalla fumetteria a uno di Torino. Mi sono ambientata meglio alla città e sono andata a comprare manga a fumetterie più grandi e meglio fornite. Dopo un po' non sono più tornata in quella piccola fumetteria, gestita da quel signore simpatico e gentile che mi diceva di dargli del tu, finché uno/due anni fa non si è spostato con tutto il negozio in una via più grande, più visibile, e allargando di conseguenza la fumetteria. Ora ci va mio fratello minore per comprare Black Clover. Ma nonostante ciò, io continuo a non tornarci.
Di nuovo Paranoid Android. Spero sia l'ultima volta. Il mio tè ormai è tiepido.Stamattina quindi sono tornata in quel piccolo e freddo sottopasso, dopo qualche anno che non lo facevo (non ci tornavo da prima della pandemia). Ho guardato per curiosità l'interno del negozio e con mia grande sorpresa non era stato acquistato da nessuno. Pensavo che il proprietario l'avesse venduto, ma a quanto pare ora lo usa come magazzino. Infatti è pieno di scatoloni sparsi un po' ovunque. Fumetti, fogli vari, carte da gioco, di Magic, action figure. Gli scaffali talmente colmi che se li avessi colpiti sarebbe crollato tutto (il che era facile dal momento che il passaggio era strettissimo) spariti; il bancone quasi sotterrato da prodotti in vendita pure; nessuna traccia nemmeno del tavolo da gioco al secondo piano, dove il proprietario giocava a carte con gli amici quando non c'era nessun cliente, tanto che mi trovavo a dover attirare la sua attenzione quando entravo in negozio; anche il retro dove ogni tanto spariva perché non si ricordava se aveva un volume che gli avevo chiesto. Niente se non scatoloni.
È un caso che proprio stamattina, il 4 novembre, sia dovuta passare di lì? Non lo so. Mi chiedo spesso se la nostra vita è già destinata ad essere tale o prosegue attraverso una serie di tante piccole coincidenze, alla cieca, senza un percorso predefinito.I may be paranoid, but no android
I may be paranoid, but no androidSette anni. Sette anni fa, nell'estate del 2016, a 14 anni sono entrata per la prima volta in quella fumetteria, nascosta agli occhi di tutti e inesistente se non la si andava a cercare come avevo fatto io. Credo fossero le 18:30, più o meno. Mi aveva accompagnato mio padre in auto dopo il lavoro.
Il sole stava calando. Posso ancora sentire il peso della porta sulla mia mano, mentre la aprivo; il tintinnio del campanello sopra la mia testa; l'odore di manga e carta vecchia che impregnava il negozio; il proprietario dietro alla cassa che chiacchierava con un cliente; la luce giallognola della lampada sul soffitto; i miei passi timidi e incerti tra le pile di manga in bilico, con la paura che potessi farli cadere; mio padre che scherza col proprietario perché continuavo a guardare tutti quei manga con occhi luccicanti dall'emozione, compresa l'esposizione del volume 18 dell'Attacco dei Giganti uscito due mesi prima su un cartonato apposito, posto davanti al bancone. Guardando la copertina ricordo di aver pensato: "oh mio Dio, sono tornati a Shiganshina alla fine?"
Quella sera comprai i primi due volumi di AoT. Il mio primo manga. 9€. Li ho divorati la sera stessa appena tornata a casa, tanto che chiesi a mia madre di poter tornare il giorno dopo a prenderne altri. La sola prima stagione dell'anime, visto da poco, non mi era bastata. Volevo di più.
Quasi ogni settimana tornai alla fumetteria. Entravo con 10€ e uscivo con 1€ e due volumi di Aot. Fino a ottobre dello stesso anno. E quando le uscite quadrimensili non mi bastarono più comprai gli spin off. E quando nemmeno quelli mi bastarono, a novembre recuperai il manga anche in scan, continuando a seguirlo un capitolo al mese fino ad aprile 2021.Stamattina, alla vista della fumetteria vuota e buia, mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. E ho pensato: "Davvero sono passati già sette anni? Il tempo è passato così velocemente?"
Ora ho 21 anni. Sono al secondo anno di università e tra non molto, con tanto di segno della Croce, mi dovrei laureare. Sto pensando di trovarmi un lavoro nel frattempo. Non ho più tempo per seguire un anime e fare binge-watching come a 14 anni. A stento riesco a leggere ancora manga.
Mi accorgo adesso che non sto più per cominciare la prima liceo, con il mio zaino beige con lo stemma del Corpo di Ricerca. Non mi faccio più accompagnare dai miei genitori a comprare manga.
Forse è per questo che non riesco a cliccare play. Se ora guardo l'ultimo episodio, dopo dovrò andare avanti. AoT, che mi ha accompagnata fino ad ora con le sue lunghe attese e ha fatto parte integrante della mia adolescenza, facendomi stringere amicizie che durano tutt'oggi, mi lascerà. Anzi no, sono io che dovrò lasciarlo. Sono io che devo dire addio alla mia adolescenza e diventare adulta. Non posso più rimanere ancorata al passato, in un sentimento di perenne nostalgia. Ma ho una paura fottuta di crescere. Non credo sarò mai pronta a diventare adulta. Ma devo, no? Il tempo passa per tutti, anche per me, va avanti e non si ferma. Nonostante mi spaventi da morire quanto il tempo possa correre veloce.
No. Non posso più rimanere in quella fumetteria abbandonata, sola tra tutte quelle scatole, a stringere dei vecchi ricordi che non torneranno mai più. Devo lasciarli andare.Sono passate le due di notte. Sono ancora qua a scrivere, bevendo un tè freddo, di fronte alla stessa schermata alla TV.
Chissà se Paranoid Android smetterà mai di suonare.
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Questi sono stati i miei pensieri, un flusso di coscienza che ho deciso di trascrivere, prima di guardare l'ultimo episodio dell'Attacco dei Giganti. Ho deciso di condividerli qui, a chiunque possa interessare, come un "Secondo Atto" di una prima parte che riguardava l'ultimo capitolo del manga.
Tutto quello che posso dire ancora, è che è stato un bellissimo viaggio. E potessi, lo rifarei ancora una volta.
See you later, Eren
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Lettera a Shingeki no Kyojin
RandomUna semplice e personale lettera, scritta per sfogo, dedicata all'opera che più di tutte mi ha fatta crescere e mi ha cambiata, segnando l'inizio e la fine della mia adolescenza. Grazie Isayama.