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Halloween, ad Itaewon significava delirio. Ed era proprio questo quello che dopo una sfiancante settimana di lavoro e una rottura sentimentale dovuta ad un tradimento fresco,  y/n stava andando incontro,voleva ubriacarsi, divertirsi e non pensare a niente oltre a sé stessa, se lo meritava.

Il pomeriggio lo aveva trascorso con la sua amica e collega Hwasa a prepararsi e bere soju, dopo cena sarebbero dovute uscire. Non che avesse avuto ancora bisogno di bere perché Hwasa lo vedeva che nella dispensa di y/n c'era più alcol che cibo, ma y/n soffriva, lei era una ragazza buona bella e gentile, ma era stata tradita dall'uomo che credeva di amare, per lei era stato come un coltello affondato dritto nello stomaco e vederlo ogni giorno con la nuova fiamma la faceva stare sempre peggio.
y/n si chiedeva sempre il perché del gesto,
perché non lasciarla prima,
perché non dirlo subito,
perché le bugie
perché lo aveva saputo da altre persone
perché non glielo aveva detto lui stesso
perché l'aveva tradita
perché non l'amava più?
era sfinita y/n e per spegnere il cervello si lasciava andare nell'alcol per dare un po' di tregua a tutte quelle domande che la assillavano in continuazione. All'improvviso si sentii qualcosa sfarfallare davanti ai suoi occhi scosse la testa e vide il suo riflesso allo specchio, era molto magra rispetto a prima aveva perso un po' le sue curve, il viso era un po' consumato dalle lacrime ma quella sera era coperto da un generoso strato di make up, i capelli lunghi erano coperti da una parrucca a caschetto neri e l'outfit be se così si poteva definire consisteva in un top in latex con scollatura a v molto profonda che metteva in risalto il seno dove giaceva una collana con una croce pendente nera, sotto aveva una minigonna in latex molto corta con una cintura in vita per risaltare il punto vita e per finire reggicalze ben in vista tutto in nero, da dietro la sua figura spuntavano due piccole ali nere di piume, prima di uscire avrebbe messo le scarpe, ma non tacchi non li usava quasi mai e non sarebbe mai riuscita a camminare ubriaca tra la folla, quindi dr Martens sarebbero andate bene. La sua amica le stava parlando ma lei stava fissando il suo riflesso anche se si sentiva annientata, quella sera si sentiva sexy dopo tanto tempo. "y/n! mi senti? Nam ci aspetta giù con gli altri dai andiamo!" gli disse la sua amica Hwasa che era anche fidanzata con Namjoon
"gli altri? gli altri chi?"
"Ti ricordo che Nam non ha la patente, siamo con Tae e Jimin"
"giusto, me lo ero dimenticata" dissi mentre indossavo le scarpe.

Eravamo come vaniglia e zenzero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora