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La Dimora dei Malfoy

La casa dei Malfoy è una dimora di notevole eleganza, senza dubbio l'edificio più vasto e imponente nel raggio di chilometri. Ogni domenica, numerosi Mangiamorte si riunivano in questa residenza per prendere parte all'incontro settimanale. Talvolta, era presente anche il Signore Oscuro. Tuttavia, all'età di dodici anni, né Draco né io ci era consentito di uscire dalla stanza durante queste riunioni, né tantomeno di origliare dietro le porte. Era severamente vietato interferire in qualsiasi modo durante tali occasioni.

Draco, in alcune occasioni, aveva tentato di origliare, ma il suo comportamento era così goffo da attirare sicuramente l'attenzione. Ricordo che, a causa del suo camminare pesante, i membri della riunione dovevano averlo sentito, ma non si erano mai permessi di commentare la sua intrusione. Draco era considerato il figlio ideale, un ragazzo che disturbava continuamente gli altri e cercava sempre di avere ragione, ma a me, all'epoca, importava poco di tali comportamenti. Dopotutto, avevo solo quattordici anni e il mio compito principale era crescere e maturare.

Il 6 ottobre, una riunione particolarmente importante era stata programmata, o almeno così sosteneva Draco. Personalmente, non reputo che tali incontri siano di grande rilevanza; anzi, non so nemmeno chi partecipasse a queste riunioni. Sospetto che i membri utilizzassero semplicemente le risorse della nostra casa per nutrirsi di ottimo cibo. È inaccettabile che ogni domenica si svolga una riunione. Vorrei sapere quali argomenti vengano trattati e chi sia presente.

Ormai, la curiosità mi stava sopraffacendo. Decisi quindi che dovevo cercare di origliare dalla cima delle scale, senza farmi notare. Apparentemente, ciò sembrava facile da dire, ma in realtà non avevo la minima idea di come procedere. Le scale erano orizzontali e anche solo sporgere leggermente la testa avrebbe potuto attirare l'attenzione, considerando che il tavolo era posizionato di fronte alle scale. È anche vero che la distanza era di qualche metro, ma se mia zia Bellatrix fosse stata presente, sarei stata sicuramente scoperta, date le sue straordinarie capacità uditive.

In quel momento, mentre riflettevo, mi trovavo nella mia camera, un ambiente angusto e buio, frutto dei gusti piuttosto ambigui di mio padre. Mi alzai dal letto, scomodo e stretto, e mi avvicinai alla porta. Con una mano leggermente tremante sulla maniglia, la aprii e feci tre piccoli passi verso il muro, anch'esso molto scuro. Respirai profondamente per calmare l'ansia che mi attanagliava e continuai a muovermi lungo il muro.

Quando finalmente giunsi alla sporgenza, iniziai ad origliare la conversazione.

"Ma anche se fosse, sua figlia è ancora piccola. Come hai fatto a notare questi aspetti, o come li descrivi tu, 'abilità'?"

Tutti risero.

"Concordo, non prendiamoci in giro, Lucius."

"ZITTI!"

Nessuno osò replicare. L'atmosfera si fece pesante e il silenzio seguente a quell'ordine era palpabile. Stanno parlando di me? Qual è il mio ruolo in una riunione tra 'amici'?

Mio padre riprese a parlare: "Signore Oscuro, le assicuro che sto parlando seriamente."

Mia madre intervenne, con un tono carico di delusione. "Lucius, i tuoi ragionamenti sono privi di fondamento. Anche se fosse, come puoi pensare di far combattere tua figlia, che deve ancora frequentare la scuola di Hogwarts? Non sa nemmeno come tenere in mano una bacchetta."

A quel punto, il Signore Oscuro intervenne, zittendo tutti con una voce calma e profonda che incuteva timore. "Narcissa, Lucius non è ignorante. Sa ciò che fa e, ancor di più, ciò che dice. Se afferma che sua figlia possiede le stesse abilità di Lemyn, testiamole."

"Signore oscuro, chi è questa Lemyn?"

Chi è Lemyn? Da quando ho acquisito poteri particolari? E contro chi dovrei combattere? Le domande si affollavano nella mia mente, domande che, al momento, non avrebbero trovato risposta.

 "Non ti farò del male" (Severus Piton x OC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora