16 Giugno 2023
MeganÈ mattina presto è sto letteralmente impazzendo, l'unico messaggio che mi ha mandato Thomas oggi è "Questo è il numero di Kate ti manderà lei i risultati dell'autopsia." e io non gli avevo risposto.
Il problema è che sta ebete non mi vuole mandare i risultati, io gli ho chiesto tutta educata "Ciao Kate sono Megan, appena puoi mi mandi i risultati dell'autopsia di tuo padre? Grazie <3" e lei mi risponde "SENTI IO NON TI CONOSCO, MA SO PER CERTO CHE NON FAI PARTE DELLA POLIZIA, NON SEI UNA DETECTIVE O ALTRE COSE SIMILI, QUINDI SONO AUTORIZZATA A NON MANDARTI COSE MIE PERSONALI, TU DOVRESTI FARTI UN PÒ I FATTI TUOI E TORNARE A GIOCARE A FARE LA DETECTIVE ALTROVE!» devo ammettere che mi sta salendo il nervoso di prenderla a schiaffi, vabbè infondo non posso farci niente se non vuole mandarmeli.
Ero distesa sul letto a pensare a un modo per avere i risultati, finché un ricordo risale nella mia mente.
Salto in piedi e corro in bagno a lavarmi e a togliermi il pigiama per mettermi qualche vestito più decente, mi pettino, una spruzzatina di profumo e corro veloce fuori casa, così velocemente da non sentire neanche cosa mi aveva detto mia mamma cinque secondi prima che io varcai la soglia della porta di casa.
Dopo tre minuti di corsa con il fiatone arrivo a destinazione, giuro che la prossima volta che devo correre da una parte all'altra dell'isola per colpa delle indagini mi ricordo di prendere la mia bici.
Sono davanti a una villetta a due piani, simile alla mia, in effetti di solito le case in quest'isola sono un pó tutte così, ma questa precisamente è la casa di Dustin.
Suono il campanello, ad aprirmi fu proprio Dustin che a quanto pare si è alzato da poco, aveva ancora il pigiama o meglio un pantaloncino di cotone che gli arrivava alle ginocchia.
Ho sempre ritenuto mio cugino un bellissimo ragazzo, infondo capelli rossi, occhi grigi, alto e un corpo abbastanza minuto, ma comunque la palestra che ha iniziato da qualche giorno, o almeno così mi dice lui, sta dando i suoi frutti.
Mi guarda con gli occhi ancora assonnati e un pó chiusi, con i capelli arruffati e ha una tazza di latte fumante in mano, non so come fa a bere il latte caldo d'estate.
Lui si stropiccia gli occhi, poì sbadiglia e dopo mi dice «Hey Rossa!»
«Ciao Dustin, posso entrare?»
«Certo.» dice lui, spostandosi dalla soglia della porta e portandosi la tazza alle labbra.
Appena entro un odore di lavanda mi arriva fino al cervello, mia zia ha sempre avuto una certa ossessione per la pulizia e l'ordine.
Mi ricordo che una volta quando io e Dustin eravamo piccoli, mia zia aveva appena lavato a terra, ed era tutto bagnato, e noi non ci dovevamo neanche azzardare a mettere un piede per terra, così io e Dustin avevamo avuto la grande e folle idea di saltare da un mobile all'altro per andare ancora in giro per casa senza appunto mettere i piedi sul bagnato, il problema e che saltando da una cosa all'altra avevamo messo in disordine tutta casa e alla zia per poco non venne un'infarto, e in un nano secondo tiro uno schiaffo a Dustin che gli fece avere la guancia rossa per una settimana, poverino.
Dustin e la sua famiglia si sono trasferiti da poco, ma anche loro prima venivano qui solo per l'estate, a quell'epoca mia madre stava ancora con mio padre...«Perchè sei venuta a farmi visita?»
«Oh andiamo, perché non avrei dovuto, sei mio cugino!»
«Rossa, non mentire, mia madre non c'è e neanche mio padre, dimmi tutto.»
«Ho bisogno del tuo aiuto con le indagini.» dico abbassando lo sguardo.
«Megan! Ne avevamo già parlato, è una pessima idea, poì, non le chiamare nemmeno indagini, perché non si possono ritenere tali.» dice facendo quasi cadere a terra il latte dalla tazza.
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Sangue bagnato
Misterio / SuspensoNuova Estate, nuova vita. Megan una ragazza di appena diciassette anni, ogni estate parte insieme a sua madre divorziata e a sua sorella per l'isola inglese della nonna. Megan ama stare lì, il suo gruppo di amici più fidato si trova lì e ogni estate...