Nordlys

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Harry si guardava intorno nell'aeroporto e sospirava guardando l'orologio.
Poi finalmente lo vide.
Louis.
Louis Tomlinson.
L'amore della sua vita che si avvicinava con la valigia e imbabuccato peggio di un peluche.
Gli veniva quasi da ridere e gli faceva tenerezza allo stesso tempo, e pensare che tra loro due Louis era il più grande ma Harry certe volte coltivava dei dubbi al riguardo.
Ma non aveva intenzione di dirlo a Louis conoscendo la sua permalosità.
Così gli si avvicinò e lo baciò sulle labbra fregandosene di essere osservati.
Louis: ehi amore, non ci siamo visti per due giorni!
Harry: lo so, ma mi sei mancato lo stesso, com'è andata?
Louis: benissimo, mamma e gli altri ti salutano
Harry: anche da me
Louis: ora mi vuoi dire che hai in mente e perché l'altro giorno mi hai detto di venire qui e di portarmi la valigia?
Harry: lo scoprirai presto, ora però metti questa...e queste!
Harry tirò fuori una mascherina per gli occhi di quelle che si usano per dormire e degli auricolari attaccate al suo telefono.
Harry: è su una playlist che ho messo sul mio Spotify nel caso te lo chieda
Louis: non capisco...
Harry: ti prego, ti fidi di me?
Louis: sempre!
Harry: bene, allora mettile e fidati di me
Louis nonostante le sue perplessità decise di fare come gli diceva il fidanzato e mise la maschera sugli occhi e gli auricolari nelle orecchie ascoltando la musica che Harry aveva messo.
Harry sorrise, si assicurò che Louis fosse a posto e iniziò a guidarlo nell'aeroporto, fece il check-in per entrambi ignorando le facce stranite della gente davanti e dietro di lui e sorridendo alla donna che se ne occupava quando le disse perché Louis stava così, poi finalmente salirono sull'aereo che dopo una decina di minuti decollò.
Poi, quando annunciarono che potevano slacciare le cinture fece per avvertire Louis ma esso non si mosse.
Alzò la mascherina e lo vide profondamente addormentato.
Harry non poté che trovarlo adorabile.
Gli diede un bacio sulla guancia e gli spaccio la cintura e recuperò una rivista davanti a lui iniziando a sfogliarla senza accorgersi che al suo gesto Louis aveva formato un sorrisino sulle labbra.

*******

Harry scosse appena Louis facendolo svegliare.
Segno che erano arrivati a destinazione.
I due si alzarono e andarono fuori dall'aereo e poi, dopo aver recuperato i bagagli, andarono fuori dall'aereoporto.
Quando furono finalmente fuori Harry gli sfilò gli auricolari e mise via il telefono.
Louis: ehi! Stavo ascoltando i tears for fears!
Harry: dai smettila, siamo arrivati a destinazione
Louis: e dove siamo?
Harry: ora ti tolgo la mascherina
Detto questo gli tolse la mascherina e Louis strizzò gli occhi facendoli riabituare alla luce naturale.
Louis: ma...dove siamo?
Harry: siamo in Norvegia, alle isole lofoten
Louis: in Norvegia?! Oddio! Ma tu sei pazzo!
Harry: bè, hai sempre detto che volevi venirci e quindi....
Louis: ma quanto ti è costato?
Harry: un po', ma ora andiamo! Ho prenotato uno chalet tutto per noi
Louis: ma sei pazzo?
Harry: di te, e ora andiamo!

********

Harry aveva prenotato un bellissimo chalet nella neve solo per loro due non lontano da un piccolo paesino.
Louis ne era già innamorato.
Amava gli chalet e da ogni finestra vedeva neve.
Neve.
Neve.
E neve.
E lui amava la neve, e dalla finestra della cucina si vedeva il paesino poco lontano.
Non riusciva a credere che Harry l'avesse davvero portato lì.
Solitamente era lui che faceva queste cose ma non gli dispiaceva affatto che fosse stato Harry a farlo questa volta.
Harry vedendolo così felice non poté fare a meno di congratularsi con sé stesso perché ce l'aveva fatta.
Ma quello che aveva già fatto non era l'unica cosa che aveva in programma.
Oh no, c'era un'altra cosa che voleva fare e speró vivamente che andasse come aveva programmato nell'ultimo mese in cui aveva deciso di fare tutto quello.

*****

Quella sera...

Louis: Harry ma dove vuoi portarmi? Sono le 11.30, tra mezz'ora ci sarà l'inizio dell'anno nuovo, credevo che saremmo andati in paese
Harry: magari più tardi, voglio solo che la mezzanotte la passiamo solo noi due, di fidi di me?
Louis: certo che mi fido di te, sempre
Harry: allora non fare altre domande e seguimi
Louis fece come gli disse Harry e tornarono a camminare sul sentiero leggermente coperto dalla neve senza dire una parola in più finché non raggiunsero quella che sembrava un'area pic-nic e c'era una tenda da campeggio illuminata da piccole lucine.
Louis: oh mio dio... è bellissimo
Harry: ti piace?
Louis: altroché....ma come hai fatto?
Harry: segreto professionale, dai andiamo
Harry lo portò nella tenda che era ben attrezzata per la notte e si sedettero sulla panchina lì vicino e alzarono lo sguardo al cielo illuminato dall'aurora boreale.
Louis: è bellissimo Harry, non potevi farmi una sorpresa migliore di questa
Harry: ne sono felice Lou....senti...vorrei chiederti una cosa
Louis: certo, lo sai che puoi sempre farlo con me
Harry sorrise e si alzò dalla panchina sciogliendo l'abbraccio in cui lui e Louis si erano creati poco prima.
Louis lo guardò confuso mentre lo vide giocare con le dita coperte dai guanti che aveva, guardare l'orologio e sbuffare prima di alzare lo sguardo e guardarlo.
Harry: Lou, noi due stiamo insieme da due anni, ormai manca poco ad arrivare a tre...tu hai sempre fatto tanto per me, forse più di quelli che avrei potuto chiedere, la mia vita senza di te non avrebbe senso e spesso e volentieri mi sono chiesto se valevo abbastanza per te, come tu per me, a volte mi sono chiesto se ero davvero ciò che meritavi, insomma, a volte sono goffo, impacciato e imbranato ma ti non fai altro che dire che per te va bene questo e altro, quindi deduco che lo sono, ripeto, tu fai sempre tanto per me, ami stupirmi e rendermi speciale come mai nessuno ha fatto prima di te, ma...questa volta voglio essere io a fare qualcosa di speciale per te..in parole povere...
Harry infilò la mano sinistra nella tasca del giaccone pesante che aveva addosso e tirò fuori quella che a Louis sembrava una scatolina.
Una scatolina rossa.
Harry se la girò tra le mani per qualche istante prima di guardare Louis che continuava a spostare lo sguardo tra Harry e la scatolina e con la faccia di uno che stava iniziando a capire vedendo soprattutto i suoi occhi che stavano diventando lucidi.
Così si mise in ginocchio, pregando di non congelarsi vista la neve e sorrise appena aprendo la scatolina e rivelando un anello d'oro con una stella a otto punte con un piccolo diamantino al centro.
Harry: Louis....io....qui, alle isole Lofoten, sotto questa aurora boreale, in mezzo alla neve, illuminati da queste lucine che tanto ami, e con la mezzanotte che ormai è vicina voglio chiederti....vuoi unirti a me per sempre? Insomma, vuoi sposarmi?
Louis stava per esplodere dalla felicità.
Tutto si sarebbe aspettato ma non una cosa del genere.
Si era sempre immaginato che sarebbe stato lui a fare a Harry una domanda simile, ma Harry l'aveva sorpreso e questo lo rendeva felice più di ogni altra cosa al mondo.
Louis: Haz...io non ho parole, non me l'aspettavo da te, tu fai tanto per me quanto io per te.... Haz.... sì, sì voglio sposarti! Con te per sempre
E stavolta fu Harry a scoppiare di felicità quando entrambi si alzarono e gli mise l'anello al dito prima di baciarlo appassionatamente e sentire le lacrime scendergli dagli occhi per la gioia che stava provando e che scendevano anche dagli occhi di Louis.
E in lontananza sentirono il rumore dei fuochi d'artificio.
Segno che la mezzanotte era arrivata e il nuovo anno era appena iniziato.
Così si staccarono appena sorridendosi a vicenda.
Louis: buon anno Haz
Harry: buon anno futuro signor Styles
Louis: mi piace come suona
Harry: anche a me
E si ribaciarono.

Louis: buon anno HazHarry: buon anno futuro signor StylesLouis: mi piace come suonaHarry: anche a meE si ribaciarono

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The End

Nordlys {Larry Stylinson;OS}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora