CAPITOLO 2

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Ottobre 2010.

- Buondì- dissi alla ragazza del bar.

- Buongiorno cara, il solito giusto?- rispose lei.

Era solo un mese e mezzo che frequentavo quel bar, eppure andandoci un giorno si ed uno no, mi feci riconoscere. Mi siedo e mentre attendo il solito caffè e latte, decido di prendere il cellulare e guardare i social. Nel mentre scorrevo Instagram, sentii una voce a me familiare.

- Guarda un po' chi si rivede- Disse un ragazzo con tono di voce giocoso.

Alzai lo sguardo e il mio cuore si fermò per un millesimo di secondo.

Ethan.

Non avevo parole, lo fissavo ed ero immobile.

- Wendy, ci sei?- disse agitando una mano vicino il mio viso.

- C-cosa ci fai qui?- Risposi balbettando.

L'unica cosa che sono riuscita a dire è stata veramente questa?

Io ed Ethan ci conoscemmo da bambini, grazie ai nostri genitori. Ci recavamo sempre al solito "Green Park", un parco immerso completamente nel verde della cittadina di Londra. Amavamo correre, rotolarci fino a sporcare tutti i vestiti per poi farci sgridare ed incominciare a ridere come dei pazzi.

Alle medie mi accorsi però che quello che provavo per lui non era una semplice amicizia ma qualcosa di più, non ebbi mai il coraggio di confessarglielo, perciò feci finta di nulla. Ethan è sempre stato il solito ragazzo un po' arrogante, ma nonostante questo suo piccolo difetto, il suo fascino colpiva sempre tutte le ragazze. Alto un metro e settanta, occhi di un verde abbagliante, capelli neri brizzolati e delle labbra da far paura. Era perfetto. O almeno per me lo era sempre

- Sono venuto a trovare la mia piccola Webby- disse dolcemente facendomi ricordare i vecchi tempi.

Mi stavo sciogliendo interiormente, ma cercavo di non darlo a vedere. Mi diede quel soprannome quando eravamo piccini, non riusciva mai a pronunciare il mio nome, da lì nacque Webby. Nessuno mi aveva mai dato un soprannome dolce, tranne lui.

- Come stai?- Dissi con imbarazzo.

- Tutto bene Webby tu?- Disse con un sorriso.

Gli raccontai l'inizio dell'università e di quanto fosse difficile stare dietro alle materie.

- Tua mamma Kate?- Chiese curioso.

- Mia madre sta bene, entrambi sono a casa con Elizabeth, sono andata a trovarli qualche settimana fa, li trovo in forma- Dissi giocando.

Più lo guardavo, più mi imbarazzavo.

Si stava facendo tardi, Ethan cercò in tutti i modi di convincermi a saltare le lezioni per passare del tempo con lui, ma rifiutai.

- Va bene Web, oggi hai vinto tu, la prossima volta vincerò io.- Disse ridendo. Mi diede un abbraccio e se ne andò.

Una distesa di prato verde in lontananza mi colpì, il mio sguardo si perse tra il verde dell'erba e il cielo limpido, la classe in cui mi trovavo diventò la mia preferita per ammirare la vista del "Cannizaro Park". 

Io e le ragazze conosciute all'inizio della scuola entrammo sempre di più in confidenza... Si creò fin da subito intesa, una cosa che non mi sarei mai aspettata. Diventammo amiche in meno di un mese.

Improvvisamente mi arrivò una notifica sul cellulare.

Sconosciuto: Ciao Wendy, stiamo mandando questo messaggio a tutta la scuola, non spaventarti, mi chiamo Carlos e stiamo organizzando un party di halloween, ti farebbe piacere essere dei nostri? Naturalmente più il vestito è strano più ci si diverte, in più puoi portare anche una persona che non fa parte della scuola(più siamo meglio è). Abbiamo in mente inoltre di decretare il vestito più adatto alla festa e il meno adatto. Quindi NON mancare, ti aspettiamo tutti.

Sudden Love| IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora