Parte 7

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Appena intravedo l'auto di Gabriel dalla finestra, afferro il mio giubbotto in ecopelle nero semplice, la mia borsa e scendo le scale.

Lui è lì che mi aspetta, fuori dalla sua auto, lo raggiungo subito <<Buonasera, sei bellissima>> sempre molto cordiale e sincero ma questo già lo sapevo.

<<Grazie, anche tu non stai male>> mi lascia un leggero bacio sulla guancia e mi invita a salire sulla sua auto aprendomi gentilmente la portiera.

Durante il tragitto non parliamo tanto, gli domando di sua sorella, se è rimasta a casa da sola e lui mi risponde che è in giro con delle amiche.

Arriviamo in una pizzeria, all'apparenza molto lussuosa, lui scende dall'auto e aiuta anche me. Entriamo nel locale e una cameriera ci indica subito il nostro tavolo. Ordiniamo una porzione di patatine fritte da dividere e due pizze, io una semplice margherita e lui una norma.

Mentre parliamo mi dice <<Tra circa 3 settimane, i miei partiranno per Miami Beach, mi hanno chiesto di andare con loro e di portarmi dietro un'amica. Ti farebbe piacere accompagnarmi?>> mi guarda con sguardo preoccupato, sembra spaventato da quello che potrei rispondere

<<Certo, mi piacerebbe molto venire,anche se ci sono già stata due volte, ma Miami Beach è sempre più bella, mi sembra di non avere impegni per quella settimana ma controllerò la mia agenda e ti farò sapere, Grazie!>> la preoccupazione dal suo volto adesso è completamente andata via.

<<Mi fa molto piacere che tu voglia venire, so che ci conosciamo da poco ma i miei genitori mi stanno tartassando perché devono prenotare con largo anticipo per accaparrarsi il meglio quindi volevano saperlo ma, oltre a questo, mi fa piacere che ci sarai tu a farmi compagnia>>

<<Domanda: ci sarà anche Margareth oppure solo noi e i tuoi genitori?>> chiedo

<<Ci sarà anche Margareth con il suo accompagnatore che onestamente non conosco ma penso che sia della nostra università, credo che lo conosceremo presto>>

<<Almeno posso contare su una figura femminile, se si presentasse il dilemma di non sapere che costume mettere a Miami Beach, sarebbe un gran bel problema, lei invece potrebbe consigliarmi>> dico e a lui scappa una risata, forse crede che io sia pazza

<<Anche io posso consigliarti comunque, ti sta benissimo tutto Chanel quindi sarebbe molto facile>> arrossisco e lui se ne accorge e rimaniamo per alcuni minuti in silenzio a gustare le nostre pizze.

Passano circa 10 minuti, abbiamo finito di cenare, e dalla radio,presente nel locale, parte un lento. Gabriel si alza dal suo posto, si avvicina a me e io lo guardo stranita.

Si piazza davanti a me e mi chiede <<Mi concede questo ballo, signorina Robertson?>> sono sconvolta

<<Certo signor Martinez, con immenso piacere>>
ci ritroviamo al centro del locale a ballare un lento insieme ad altre coppie.

Durante il ballo ci guardiamo dritti negli occhi, non parliamo ma sembra che i nostri sguardi si siano già scambiati infiniti dialoghi. Gabriel balla bene, non me lo aspettavo, io so di saper ballare, già da piccola prendevo lezioni di lento, forse anche lui non so, un giorno glielo chiederò sicuramente, magari mentre mi riporta a casa.
Continuiamo per i prossimi 2-3 minuti fino a quando la musica non finisce e torniamo a sederci al nostro tavolo, entrambi imbarazzati.

Non è passato molto da quando siamo tornati al tavolo dopo il ballo, dopo qualche minuto ci siamo già in piedi e ci dirigiamo alla cassa per pagare.
Io ovviamente volevo pagare la mia parte ma Gabriel ha insistito molto per pagare per entrambi.

Saliamo nella macchina di Gabriel e andiamo verso casa mia, come ho pensato prima, decido di porgli questo quesito <<Hai frequentato dei corsi di lento? Balli molto bene>> lui mi guarda confuso ma poi risponde

<<No mi ha insegnato mia madre ma non credo di essere così tanto bravo, tu invece lo sei, hai frequentato accademie?>> mi chiede

<<Prendevo lezioni di lento a casa>> ribatto

Durante il tragitto fino a casa mia non parliamo più, siamo molto stanchi, si vede, ci siamo divertiti un mondo. Arriviamo a casa e scendo dall'auto, mi avvicino al finestrino abbassato di Gabriel e gli do un bacio sulla guancia <<Buonanotte Gabriel, grazie per la bella serata>>

<<Grazie a te, buonanotte>> e lo guardo allontanarsi in auto mentre percorro il viale di casa mia.
È stata proprio una bella serata.

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