Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
"Che ciò che scorre segretamente tra noi oggi, brillerà domani, come fa la luna piena." — Rafy Rohaan
Quando mi sedetti al tavolo dei Corvonero un foglietto di fianco al piatto attirò subito la mia attenzione.
Era stato piegato in due, e sul dorso c'era scritto il mio nome con una calligrafia tanto elegante quanto familiare.
Lo aprii senza pensarci.
Mia Luna,
So che è da un paio di giorni che non ci vediamo, ma c'è un motivo. Ho pensato a lungo a cosa avrebbe reso perfetto questo giorno, ce l'ho fatta. Quindi, amore mio, presentati alle otto di questa sera sotto le scale della Torre Corvonero.
Ti porto con me, in ogni singolo respiro.
Tuo, ora e per sempre, D.
Alzo lo sguardo al foglio, cercandolo con lo sguardo e lo trovo con il capo chino sul suo piatto. Ma anche in quella posizione riesco a intravedere il suo sorriso. Sorrido di rimando.
☾
Passai tutto il pomeriggio a provare vestiti su vestiti per trovare l'outfit perfetto. Dopo ore di prova con le mie migliori amiche, lo trovai: un sempice top bianco con una gonna nera a pieghe, con sotto delle calze semitrasparenti, e sopra un cardigan blu dei Corvonero.
Prima di uscire sistemo la linea fine dell'eyeliner, che si era cancellato durante le lezioni e do una sistemata ai capelli lisciandomeli con le mani dove li continuavo ad attorcigliare per l'ansia. Infine, mi allaccio in fretta le Converse nere e esco dalla Sala Comune di corsa.
Alla fine delle scale, come c'era scritto nella lettera, c'era Draco. Il mio Draco.
Mi sorrise prima di raggiungermi e posarmi un dolce bacio sulle labbra mettendomi le mani sulle guance. Sorrisi ancora attaccata alla sua bocca e lo sentì fare la stessa cosa.
Quando ci staccammo mi prese la mano e, senza lasciarmi la possibilità di fare domande, mi trascinò per il castello.
Ad un tratto mi bendò, e mi prese a braccetto per evitare una mia possibile caduta. «Dove stiamo andando?» Gli chiesi più curiosa che mai.
«Mia Ellye, tieni a freno la curiosità e fatti sorprendere,» mi sussurò all'orecchio, provocandomi un brivido lungo la schiena.
Mi trascinò per corridoi che sembravano infiniti e per scale interminabili, ma finalmente arrivammo in questo posto misterioso.
Si staccò da me, e subito sentii il gelo entrarmi nelle ossa. «Togli la benda,» mi comunicò.
La tolsi e ciò che vidi davanti a me mi destabilizzò: c'era una coperta per terra con dei cuscini e delle altre coperte sopra, di fianco c'era un cesto con del cibo e delle bevande.
Ma la cosa che mi colpii di più fu il luogo in cui ci trovavamo: la Torre di Astronomia.
Mi girai a cercare Draco, che subito mi prese per mano e mi portò alla coperta. Ci sedemmo e subito mi persi a guardare il cielo stellato.
Mi girai verso di lui per vedere cosa stesse facendo ma lo beccai a fissarmi, con gli occhi che gli brillavano e un sorriso stampato sul volto.
«Sai Ells, io ti ho sempre detto che sei la mia Luna, ma ho sempre sbagliato. Tu sei il Sole, perché brilli di vita propria e illumini gli altri con la tua sola presenza. Anche se sarai sempre la mia Luna perché so che il tuo amore per la luna è paragonabile al mio che provo per te, sarai anche il mio Sole, perché da quando sei entrata a far parte della mia vita le mie giornate hanno preso colore. Non ti ringrazierò mai, mon amour.»
Lo fissai senza parole, dopo questa confessione qualsiasi parole sembrava il nulla totale in confronto.
«Ti amo, Draco»
«Ti amo anche io piccola Luna»
Mi fiondai immediatamente nelle sue braccia, dove ad aspettarmi c'era il bacio più dolce di tutti. Un tocco leggero ma capace di far sbocciare il fiore più testardo anche d'inverno.
Il cuore mi batteva come un martello, e non riuscivo a controllarlo. Misi una mano sul petto di Draco e notai che anche lui era nella mia stessa situazione.
«Grazie per tutto, mi hai salvato da me stessa,» gli dissi con le sue labbra a un soffio dalle mie. «Grazie a te.»
Restammo in silenzio a guardare le stelle e la luna che tanto amavo.
«Sai, mi ricordi molto le stelle, ma soprattutto la luna. E ti cercherò sempre in essa.»
