Capitolo 25

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Sam

Ero io il suo desiderio?  Mille emozioni mi travolsero in quell'stante così breve quanto intenso.
-"Cosa vuoi dire Seth? " chiesi.
-"Sei sempre stata Tu il mio desiderio bambolina. Dal primo giorno che ti ho vista, non ho mai smesso di desiderarti" prese la mia mano e continuò
-"Voglio ringraziarti per avermi dato tutto quello che ho sempre desiderato. Un amore struggente è passione, avventura. Non avrei potuto desiderare altro oltre al fatto che durasse per sempre , ma non può. Questa è l'ultima volta. Questo è un addio". Mi lasciò le mani e, avviandosi verso la camera, si voltò un'ultima volta dandomi la buona notte.
Rimasi in silenzio, le parole mi morirono in gola, senza riuscire ad uscire. Dentro urlavo ma fuori regnava il silenzio. Era un addio?  Non c'erano più speranze per noi? Ed io che speravo in un suo 'molla tutto è vieni via con me'.  Lo avrei fatto, avrei abbandonato tutto è tutti per lui, per il mio amore.
Rassegnata, decisi di recarmi in camera, prendere il mio caro amico libro, prepararmi un bagno caldo ed immergermi. Leggendo trovai una frase sottolineata, che non avevo mai notato prima. Doveva essere stata evidenziata da poco
'Poteva avere tutto. Non poteva avere lei'.
Sarà stato Seth? Cosa voleva dire? Era ovvio che avrebbe potuto avermi quando voleva. Perché avrebbe dovuto sottolineare proprio quella frase? Decisi di non rimurginarci troppo sopra, uscii dalla vasca, mi asciugai e, andando in camera, infilai una maxi maglia.
-"Nemmeno al mare siamo andati oggi con tutto quello che è successo" dissi, guardando fuori dalla finestra. Chiusi il libro, lo posai sul davanzale è mi misi a dormire.

Seth

Mi fece male pronunciare quelle parole, ma quel gioco doveva finire. Non riuscivamo a staccarci, non eravamo capaci di dirci addio eppure, la paura di viverci prendeva il sopravvento sui nostri sentimenti.
Entrai in camera e trovai Charlotte mezza nuda, dormire nel mio posto. I lunghi capelli biondi le coprivano il seno, le rosse labbra erano leggermente schiuse e le sue lunghe gambe accavallate. Aveva un'aria così sexy ed innocente allo stesso tempo.
Mi stesi di fianco a lei, le diedi un leggero bacio sulla fronte e mi misi a dormire.

Nei giorni seguenti andammo al mare, finimmo di organizzare l'addio al celibato di William dopo che lui e Sam fecero pace. Andammo alla sala giochi, al cinema, a cena fuori. Tra me e Sam sembrava tutto finito è finalmente potevo concentrarmi su Charlotte. L'avevo conosciuta più nelle ultime due settimane che in quasi un anno intero. Andava matta per la cucina cinese, amava i cani, il rosa, la moda, gli orecchini è il karaoke. Parlava due lingue ed era bravissima a fare i massaggi. Il sesso era diventato anche più bello con lei; non era più una cosa fisica, ma iniziavano ad esserci anche dei forti sentimenti.
-"Cos'avete organizzato per domani voi maschietti?" chiese Sam.
-"Una serata tranquilla amore. Faremo un giro dei pub è poi dritti A casa. È voi ragazze cos'avete in mente per l'addio al nubilato?" disse William.
-"Prima andiamo alla Spa, poi un giro dei pub ed infine tutte a casa" rispose Charlotte.
-"Quindi domani saremo tutti ubriachi! Per fortuna il matrimonio sarà fra tre giorni, così avremmo tempo di riprenderci per bene!" dissi.
-"Io non bevo amore, quindi se ci sono gli ultimi preparativi da fare, ci penso io" disse Char. Da cinque giorni a questa parte la vedevo strana; di solito beveva sempre ed era sempre allegra, ma ultimamente rifiutava l'alcool ed era spesso stanca.
-"Grazie mille Char, sei la cugina testimone migliore del mondo! " disse Sam, saltandole addosso.
Vidi Char sforzare un sorriso e proteggersi da quell'abbraccio, come se potesse farle male.
-"Tutto bene?" le sussurrai nell'orecchio.
-"Si, grazie" disse sorridendo. Sapevo che non era così, era turbata ma non sapevo da cosa.
Passammo la serata al bowling. Facemmo una sfida ragazze contro ragazzi e, ahimè, ci stracciarono alla grande.
-"Vi abbiamo stracciati" disse Sam, mimando braccio di ferro.

-"Vi abbiamo fatto vincere" risposi.

-"Ma smettila! Siete delle mezze calzette e noi delle vincitrici nate" disse.

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora