Blaise's pov
"oddio...Blaise tu devi deciderti!"
"che cazzo Rosie ti ho ribadito più e più volte che non voglio nulla di serio!"
"e allora smettila di fare il geloso! Se tra noi è solo sesso, se tra di noi non è nulla di serio allora lascia pure che io vado a letto con altri!"
Rosie l'avevo incontrata per sbaglio, in un taxi in una giornata di pioggia. Da lì la nostra attrazione fisica non aveva più avuto una fine, ma io ero finito per affezionarmi e lei a diventarne ossessionata.
E da egoista decisi di tenerla tutta per me, sapendo che lei avrebbe creduto che potesse durare in eterno, come mi ha detto quel pomeriggio prima che partissi 'ti amo'
"si, Rosie io voglio te, voglio stare con te"
Ma col tempo capii che Rosie non era una fidanzata, ma un amica. Era una semplice ragazza con cui mi ero abituato a stare, e su cui sfogavo ogni mio pensiero, lei era sempre pronta ad ascoltarmi.
Ma non faceva altro, mi ascoltava e poi finivamo per scopare. Per quanto scopare a me faccia stare bene, confrontarmi con qualcuno, sentire i suoi consigli, capire cosa ne pensasse o cosa farebbe al mio posto vale molto di più.
E proprio per questo motivo che, ormai la ritenevo mia ragazza perché oltre lei non frequentavo nessuno, ma non le avevo risposto al ti amo, perché non si avvicina minimamente a ciò che sento per lei.
"Signor Watson la stavamo attendendo con ansia"
Ad accogliermi al Gala della serata è la cameriera personale della principessa, che con un gesto, mi invita ad entrare nel salone.
I lampadari alti è luminosi attirarono la mia attenzione che man mano scese, verso la pista da ballo, piena di coppie con vestiti pregiati che danzavano o signori che chiacchieravano intorno a dei tavoli sui quali c'era un buffet.
"È in ritardo Signor Watson"
Soledad appare dietro di me, sorprendendomi e rivolgendosi con il suo solito sorrisino.
"Blaise, siamo amici o no principessa?"
Le ricordai mentre le tenevo una mano e mi inchinavo leggermente, in un saluto formale.
"Certo, balliamo? Te l'hanno insegnato vero?"
La stronza sapeva benissimo che non ero cresciuto tra balli e gala.
Mi porse la mano,coperta da dei guanti semitrasparenti, che declinai.
"Vado a prendere da bere, ci sono tanti uomini che desiderano ballare con la principessa"
"Si...certo"
Restò ferma, sorridendo, mentre mi vedeva avanzare via.
"Blaise"
Sentì la sua voce sottile chiamarmi da lontano,ma a quanto pare non abbastanza da non sentirla.
Si avvicinò a me, col tacchettio delle sue scarpe che tra un po' sovrastava la musica classica del pianoforte e dei violini.
"so che non sai ballare"
Risi vedendo formare sul suo sguardo un espressione di sfida, o forse di minaccia.
"no è diverso principessa, io non voglio ballare questa musica che mi rompe i coglioni"
Lei sussultò sentendo il mio tono farsi più cupo e più 'cattivo'.
"Bene, non lamentarti se il piano di tuo padre non va a buon fine, io ballo con uno di quelli. Chissà cosa ne penseranno i giornalisti."
Brutta ragazzina di merda. Sapeva perfettamente che stasera avremmo dovuto mostrarci in coppia. E ballare con un altro, sarebbe significato per la stampa totalmente il contrario.
STAI LEGGENDO
I love to hate each other
Chick-LitBlaise Watson ha 26 anni, ha alte prospettive per la vita, lui infatti vuole diventare presidente degli Stati Uniti d'America proprio come suo padre. Ad affiancarlo nei suoi percorsi di studi,ormai finiti, è stata la fidanzata Rosie. Quest'ultima no...