Cosa ti dice che voglia giocare ai marine con te?

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Oggi l'allenamento è stato piuttosto faticoso. Garp, il viceammiraglio del quartier generale della Marina pretende sempre molto da noi reclute, soprattutto in questo periodo che pare ci siano dei pirati a Sheltz Town! Non che non sia mai accaduto prima, ma stavolta mi pare che la faccenda sia diversa. A dire la verità non mi interessa più di tanto.

L'unica cosa che voglio è proteggere le persone deboli che non possono difendersi da sole. È per questo che sono entrata a far parte della 153ª divisione della Marina.

"Sayuri ti senti bene?" mi chiese Kobi portandomi di nuovo alla realtà. È un ragazzo di servizio che si è arruolato da poco e, a differenza degli altri, ha degli occhi davvero gentili.

"Si Kobi, è solo una giornata un po' pesante ma sto bene, non ti preoccup-"

"Sayuri cara, sei stanca per caso? Perchè non vieni a riposarti un po' sul mio letto dopo l'allenamento?" mi interruppe Helmeppo, il figlio di Morgan, capitano di vascello di stanza a Sheltz Town. È un ragazzo viziato e si comporta in modo crudele e arrogante, conscio del fatto che il timore dei cittadini verso il padre gli fa evitare qualunque conseguenza.

"Perchè invece non ti riposi tu? Ti si sono scompigliati i capelli".

Helmeppo arrossì e si rimise a posto la chioma bionda ma si ricompose subito "Che ne dici allora di batterti con me? Ovviamente ci andrò piano, non vorrei mai farti del male".

Kobi con un solo sguardo mi fece intuire che non era una buona idea mettersi contro il figlio del capitano, ma feci finta di non accorgermene. Mi alzaii da terra e andai verso di lui.

"Non ho bisogno che tu sia gentile con me. Ti sistemerò in un attimo." gli sorrisi estraendo il mio bastone.

"Per oggi è tutto ragazzi, grazie per il vostro impegno!" annunciò all'improvviso Morgan, mettendo fine alla disputa. Lanciai un'occhiataccia a Helmeppo e mi voltai, tornando indietro.

"Ci è mancato poco!" disse Kobi poco dopo mentre eravamo seduti ad un tavolo da Food Foo. Ci piace stare qui, si possono vedere andare e venire di continuo persone di tutti i tipi.

"Secondo me non dovresti prendertela con Helmeppo, così fai solo il suo gioco" continuò.

"Mi dispiace averti fatto preoccupare, cercherò di tenere a mente quello che hai detto" mentre dissi quest'ultima frase mi girai proprio per guardare il biondo viziato, che era appena entrato nel ristorante di Ririca e si stava dirigendo verso il bancone per ordinare.

Poco dopo ci fu un rumore forte che fece zittire tutti quanti i clienti: mi voltai e vidi che Rica, la figlia della proprietaria del ristorante, aveva fatto cadere un piatto con degli onigiri sopra, ai piedi di Helmeppo.

"Tu, stupida ragazzina!" Il figlio del capitano era infuriato e calpestò un onigiri, facendo sussultare la bambina.

"Perchè non guardi dove vai?!"

"Rica, chiedi scusa al nostro ospite!" la rimproverò la madre.

"M-mi dispiace molto." la bambina aveva gli occhi lucidi.

"M-mi dispiace molto!" le fece il verso lui "La prossima volta non sarò così gentile!"

Questo era veramente troppo, al che mi alzai ma Kobi mi trattenne per un braccio.

"Hai fatto cadere il mio pranzo." C'era un'altra persona al bancone che non avevo notato, un bel ragazzo coi capelli verdi e degli orecchini d'oro.

Detto questo si chinò per raccogliere quello che rimaneva dell'onigiri calpestato e se lo portò alla bocca.

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