capitolo 6

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Cold pov

Dopo essermi preparato ed aver avvertito mia madre cominciai a

incamminarmi verso casa di quello strano tipo. Una volta arrivato

bussai leggermente alla porta e, dopo qualche secondo di attesa

una figura bassina e scorbutica venne ad aprirmi la porta. "Tu

sei?" "salve signora piacere io sono cold suo figlio mi ha chiesto di

aiutarlo a fare ripetizioni" "capisco, in tal caso vieni entra dentro

ti offro qualcosa". Segui l'anziana signora fin dentro casa, e mi

sedetti su una piccola sedia in legno scheggiato prendendomi

qualche secondo per inquadrare meglio quella donna. I folti

capelli ormai grigi erano raccolti in un vistoso chignon

disordinato, i piccoli occhietti neri contornati da numerose rughe

la facevano sembrare piu anziana del previsto. Addosso aveva un

grambiule blu, facendomi dedurre che, prima del mio arrivo, la

donna stava molto probabilmente cucinando. Osservai la signora

cucinare per una manciata di minuti prima di sentire una voce,

ormai familiare chiamarmi, "COLD" mi girai vedendo mmito

corrermi incontro e fermandosi a qualche centimetro di distanza,

"ei" "andiamo?" annui e lo segui su per le scale lungo uno stretto

corridoio fino ad arrivare a quella che immaginai fosse la sua

stanza. Mi sedetti sulla sedia accanto alla scrivania e lui fece lo

stesso con il suo letto, "allora da dove cominciamo?" chiesi,

mmito mi fisso per un po' ( cominciavo seriamente a credere che

quel ragazzo avesse dei seri problemi) prima di alzare le spalle

con noncuranza, "ah non lo so, non credo di aver mai aperto il

libro" lo fissai assottigliando gli occhi in due piccole fessure, non

ero lì da nemmeno cinque minuti ma stavo giá andando fuori di

senno. Sospirai con calma e, aprendo il libro, decisi di partire con

una cosa basilare che anche una scimmia era in grado di

comprendere.

Stetti li per circa due ore e devo ammettere che sono state le due

ore peggiori della mia intera esistenza, mmito era anche peggiore

di una scimmia a comprendere le cose, quasi quasi mi stupisce il

fatto che il suo cervello non andasse a carbone. Una volta andato

via presi il telefono e la prima cosa che mi saltò all' occhio fu un 1

sull' icona di WhatsApp. Lo apri e, vedendo che il messaggio

apparteneva a tommy sorrisi spontaneamente

Tommy

Hey cold!
Scusa tanto se in queste settimane
non ti ho scritto ma ho avuto parecchie
cose per la testa.

come va?

Mi incuriosì ció che aveva scritto ma decisi che su

quell'argomento

ci sarei poi tornato in futuro, gli risposi e da lì cominciammo a

chiacchierare per le ore seguenti.

perché mi hai difeso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora