capitolo 8

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Tommy's pov

Staccata la chiamata con cold non riuscivo a fare altro se non

sorridere, ció che mi aveva detto mi aveva fatto sentire meno solo.

Finora l'unica persona con cui avevo avuto il coraggio di aprirmi e

esternare i miei sentimenti era piace, anche se all' apparenza può

sembrare un ragazzo serio e scorbutico con me è la persona piú

dolce e comprensiva del mondo, mi ha ascoltato durante tutti i

miei scleri e crolli mentali a causa di paga, ed è sempre riuscito a

trovare le parole giuste per farmi sentire meglio. Di colpo presi il

telefono e, ignorando il fatto che fossero le tre di mattina digitai il

suo numero. "Tommy?" la voce assonnata del mio amico mi fece

sorridere, "PIACE PIACE PIACE!" "tommaso per l'amor di dio sono

le tre e dieci di sera, cosa è successo?" "hai presente che ti ho

parlato del fatto che, apparte con te, non riesco ad aprirmi con

nessuno?" "mh" "CI SONO RIUSCITO! MI SONO APERTO CON

COLD!" dall'altro capo della linea seguì un breve silenzio

"...con cold?" "SI!, gli ho parlato della situazione con paga e mi ha

detto che se ho bisogno di qualsiasi cosa posso contare su di lui e

scrivergli!" "Tommy è fantastico.. non riesco bene a capire come

tra tutti hai scelto di aprirti proprio con cold ma sono felice per

te..sul serio."Fidati piace, non ne ho la piú pallida idea neanche

io".

Parlammo altri dieci minuti per poi decidere, in preda alla

stanchezza, di staccare la chiamata. Finalmente mi misi sotto le

coperte e riuscì in poco tempo a prendere sonno, quella sera non

sognai niente come non mi capitava da diversi mesi, di solito

sognavo paga o altre robe legate a lui ma quella sera l'unica cosa

che sognai fu il buio totale, meglio così, non mi andava di

piangere.

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