La cattedra

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Noah aveva appena varcato la soglia dei cancelli di Triora, era molto tardi, sapeva che a quell'ora tutti gli studenti erano nei loro dormitori, complice un coprifuoco ideato dai loro insegnanti.
Arrivò dinanzi l'ufficio del preside, la porta si aprì.
<Spero che il mio ufficio e i miei alloggi siano all'altezza delle mie aspettative> disse Noah.
<Sono appropriati alle tue richieste, ora scusami ma ho da fare, già conosco la strada> rispose il Preside seccato.
Noah emise una smorfia di scherno, chiuse la porta e si avviò presso le proprie stanze. L'adrenalina del momento non gli permise di chiudere occhio così decise di salire la vecchia scalinata che lo portava fuori la torre di astronomia, lì anni addietro quando era solo uno studente, aveva nascosto una notevole scorta di birra. Non poteva crederci che alcune bottiglie erano ancora lì.
Ne stappò una ma prima di iniziare a bere sentì un rumore provenire dalla colonna dietro di lui. Poggiò la bottiglia su una seduta di marmo, tirò fuori la bacchetta e...era una ragazza che stava disegnando.
Ma cosa ci faceva lì? Non doveva essere in camera sua come tutti gli altri?
Rimase lì per qualche minuto per osservarla.
Capelli rossi, enormi occhi verdi, carnagione chiara.
<Lo sai che non dovresti essere qui, vero?> disse lui con lo sguardo rivolto alla luna.
La ragazza per un attimo indietreggiò poi aggrottò un sopracciglio e inclinò la testa.
<Chi è lei per dirmi cosa devo e non devo fare?>
<Ah che maleducato non mi sono presentato. Molto piacere, Noah Davis, suppongo il tuo professore di difesa contro le arti oscure> disse con aria soddisfatta.
<Neanche il primo giorno e già sono nei guai?>
<No se io non ti ho vista e tu non hai visto me> alzò la bottiglia al cielo e poi bevve.
Lei lo guardava con aria interrogativa.
<Si, come dice lei. Io non l'ho vista> disse la ragazza che nel mentre si alzò da terra, prese il suo blocco da disegno, la sua matita e si incamminò per tornare nei dormitori dei Transfigurans.
<Non mi hai detto chi sei tu> disse Noah senza voltarsi verso di lei.
<Mi chiamo Alexis ma con tutti gli studenti che ha non credo che domani si ricorderà ancora il mio nome>
"Certo che me lo ricorderò" disse Noah tra sé e sé.

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⏰ Last updated: Nov 20, 2023 ⏰

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