●martedì●

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Taehyung si andò a sedere al solito tavolo vicino alla vetrata e in un lampo Jungkook gli fu accanto con una spolverata appena accennata di rossore sul viso, forse per la fretta con cui si era avvicinato a lui, forse per il batticuore.

Era arrivato relativamente presto, non erano nemmeno le nove, ma come al solito teneva a tracolla la borsa con tutto l'occorrente per lavorare e indossava gli occhiali da vista.

"Mi faccia indovinare: tè nero freddo e una centrifuga?"

Come previsto il castano annuì alzando lo sguardo su di lui, sorridendogli con quella sua tipica dolcezza capace di illuminare anche le giornate invernali più buie e gelide, e Jungkook trovò estremamente difficile trattenersi dal fare un versetto acuto di gioia nel ricevere quell'espressione tanto gentile.

"Che ingredienti avete oggi?"

"Melone, papaya, ananas, banana, cetriolo, arancia, zenzero, carota, mela verde, spinaci, mango, melograno, sedano e fragole. Se non sbaglio dovrebbe essere tutto per stavolta."

Taehyung ci pensò per un attimo, lo sguardo pensieroso perso nel vuoto, probabilmente intento ad immaginare le varie combinazioni possibili, e Jungkook ringraziò mentalmente qualsiasi fosse la divinità che gli permise così di osservarlo da vicino con discrezione.

Perché se Taehyung teneva lo sguardo distante riflettendo, Jungkook poteva ammirare da vicino quel suo volto angelico senza aver paura di venir colto con le mani nel sacco.

Quel giorno teneva i capelli indietro con un qualche prodotto, a scoprire la fronte e a lasciare che il suo viso venisse illuminato nella sua interezza.

Le sopracciglia scure solitamente nascoste erano ora esposte, a rendere il suo sguardo ancora più elegante di quanto già non fosse, e la montatura degli occhiali brillava sotto le luci del locale come una decorazione d'oro ad impreziosire una statua d'altri tempi.

"Melone, banana e zenzero, grazie."

Abbassando un attimo il capo Jungkook si congedò, sorridendo di nascosto non appena gli diede le spalle, e dopo neanche tre minuti lo aveva già servito, veloce e preciso come un soldato.

Come al solito era stato attento a decorare con cura l'alto bicchiere, assicurandosi che la fetta di limone decorativa fosse bella diritta e stabile al fianco della cannuccia in lucente metallo.

"Ecco a lei."

Taehyung lo ringraziò piegando leggermente in avanti il capo e Jungkook si dovette mordere con forza la lingua quando, sfuggito un ricciolo castano al gel per il movimento, le dita gli pizzicarono per l'impulso di allungarsi per rimettere a posto quei capelli dietro l'orecchio dell'altro.

Si trattenne a stento perché cazzo sarebbe stata un'occasione perfetta per poter sfiorare quello zigomo alto e quelle ciocche morbide, ma sarebbe stato troppo fuori luogo.

Se ne andò in tutta fretta, sfuggendo al proprio desiderio, e si rifugiò al bancone dove poté subito distrarsi servendo una cliente.

Continuò poi silenzioso ad occuparsi dei cibi esposti, sparendo di tanto in tanto in cucina quando doveva fare rifornimento affinché vi fosse sempre tutto a disposizione di chi sedeva nel locale.

Ogni volta che ritornava al bancone il suo sguardo correva veloce verso il tavolino alla vetrata senza che lui potesse far nulla per impedirlo.

E quando vedeva che Taehyung non si era mosso, con lo sguardo assorto nel lavoro e le dita affusolate intente a digitare sulla tastiera, tirava sempre un sospiro di sollievo.

Era ancora lì.

Non che si sarebbe offeso se se ne fosse andato senza avvisarlo, dopotutto non aveva alcun motivo per farglielo sapere, ma c'era sempre una punta di ansia nel suo cuore ogni volta che doveva assentarsi.

Honey and Sugar [TAEKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora