capitolo 5

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Salimmo sul motorino e andammo in spiaggia. Appena arrivammo scendemmo e ci sedemmo sulla spiaggia. da dietro sentimmo una voce
X: piecoro
Mi girai e vidi Nazario e i suoi amici che si avvicinavano a noi
Nazario: we Carminu cre t n vuliv fuggì Presero Carmine per le spalle e io dissi Io: Nina vattene
Appena sentirono quelle parole si avvicinarono a Nina e iniziarono a spingerla da una parte all'altra
Io:Carmine amma fa qualcos
Nazario: e cos vuo fa piccola Di Salvo
C: nun a tocca a Nina
Iniziarono a toccare Nina, la buttarono a terra e Nazario si avvicinò a lei, iniziò a toccarla ovunque e intanto Nina urlava i nostri nomi in cerca di aiuto, Nazario si slacciò i jeans e vedendo questa scena Carmine mi guardò e disse:
C: mati prendi le forbici e vieni con me
Io: che dobbiamo fare Carmine?
C: colpiamo Nazario
Io e Carmine iniziammo a correre verso Nazario che stava per stuprare Nina. Io andai alla sua destra, Carmine alla sua sinistra e insieme gli conficcammo le forbici nella gola più volte. Appena gli amici di Nazario videro la situazione scapparono. Aveva proprio degli amici di merda. Appena Carmine si accorse di ciò che aveva fatto si alzò e andò verso il mare, buttandosi a terra e io mi avvicinai a lui lasciando Nazario morto a terra e Nina in un mezzo stato di shock.
Io: Carmine nun c pensa, amm fatt buon, stevn tuccann a Nina
Carmine guardò le mie mani piene di sangue e poi guardò le sue
C: matì, tagg fatt fa na strunzata
Io: no Ca, tu sei diverso da loro, io non molto, non ho mai ucciso nessuno ma stavo in mezzo ad alcuni giri
Carmine mi guardò e mi abbracciò.

𝒄𝒆 𝒔𝒕𝒂 𝒐 𝒎𝒂𝒓 𝒇𝒐𝒓-𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora