La nascita di un Custode

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Quarto giorno del quinto mese dell'anno 2019.

Sako insiste affinché io tenga questo stupido diario, ma chi ha bisogno di scrivere quando si può agire? Da quando ho iniziato ad usare gli aghi, mi sento invincibile. Ogni volta che ne inserisco uno, è come se il potere delle stelle mi inondasse, rendendomi più forte di chiunque altro. Non riesco a capire perché gli altri non lo facciano. Sono tutti troppo deboli, troppo spaventati per abbracciare questo potere.

A volte, quando gli aghi sono dentro di me, sento come se potessi spostare montagne, distruggere città intere con un solo pugno. Il controllo? Chi ha bisogno di controllo quando si ha questa forza? Sako mi avverte di non esagerare, ma cosa ne sa lui? Non ha mai sperimentato l'ebbrezza, l'adrenalina che sento io.

Gli altri mi guardano con timore, ma dovrebbero guardarmi con ammirazione, invidia. Sono più di un semplice umano ora, sono una tempesta, una forza inarrestabile. Sako potrà anche essere il leader, ma io sono il vero potere qui. Nessuno può fermarmi, nessuno può controllarmi. Sono Shota, il dominatore delle stelle.

Shota

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La nascita di un Custode

Terzo mese dell'anno 2020

Immersi tra i progetti delle Armi Sacre, il trio scrutava attentamente ogni dettaglio. Kazuhiro stava piegato su uno dei tavoli, esaminando un insieme di strumenti che sembravano essere stati usati di recente. «Guardate qui» disse indicando una serie di strumenti disposti in modo non ordinato, come se qualcuno li avesse riposti frettolosamente.

Masa si avvicinò, osservando da vicino. «Questo potrebbe significare che Sako è stato qui... e non molto tempo fa.» La sua voce era bassa, ma carica di tensione. Con attenzione, sollevò uno degli strumenti, cercando tracce, impronte o qualsiasi segno che potesse collegarlo a Sako.

Azami, nel frattempo, ispezionava i rotoli di progetti appesi alle pareti. I suoi occhi si fermarono su una porzione di parete dalla quale sembrava potesse mancare un foglio «Qui, questo progetto è stato rimosso di recente.» Con delicatezza, Azami si avvicinò alla parere cercando anche il più piccolo dettaglio potesse dare ragione alla sua tesi, analizzando tutti i possibili segni visibili di manipolazione.

«Quindi, è chiaro che Sako cercava qualcosa di specifico qui» concluse Masa deponendo lo strumento. «Forse informazioni su una delle armi sacre, o forse su qualcosa di completamente diverso.»

Kazuhiro si alzò, pulendosi le mani. «Dobbiamo capire cosa stava cercando. Se riusciamo a scoprirlo, potremmo avere un vantaggio.»

Mentre procedevano nell'analisi degli indizi, il trio si muoveva con un senso di urgenza. Ogni secondo passato in quella stanza aumentava la loro comprensione della situazione, ma anche la consapevolezza che Sako, almeno per il momento, era un passo avanti a loro.

Continuando a esplorare il laboratorio, il trio si avvicinò a una zona dove i tavoli da lavoro apparivano particolarmente disordinati, come se qualcuno li avesse lasciati in fretta e furia. Tra gli utensili e i vari oggetti sparsi, Masa notò qualcosa che catturò immediatamente la sua attenzione.

«Aspettate, guardate questo» disse indicando alcuni fogli di progetto che sembravano essere stati recentemente consultati. Kazuhiro e Azami si avvicinarono per vedere meglio.

I progetti dettagliavano qualcosa di sorprendentemente familiare: erano schemi che mostravano aghi molto simili a quelli usati da Shota per sbloccare il suo potere delle Stelle. Ogni disegno era accompagnato da annotazioni e calcoli, suggerendo un lavoro meticoloso e una ricerca approfondita.

Juni - Il sentiero dei dodiciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora