× Paulo sente il respiro mancare quando vede entrare Ambra, bella in tutta la sua interezza.
"Di qua!" urla un fotografo mentre lei si mette in posa, sfoggiando il suo bellissimo vestito rosso.
Tema? Serata di Gala.
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È perfetta in ogni dettaglio e, per quanto si sforzi, non trova nessun'altra donna che sia più bella di lei, nonostante ci siano celebrità ovunque. È così strano sentirla chiamare in questo modo, 'Bri!', quando, tempo fa, era solo lui a chiamarla così.
"Certo che Bri è davvero bella." osserva una ragazza accanto a lui mentre parla con un altro invitato. "Un canale YouTube da due milioni e mezzo, un suo brand e un podcast. Wow."
Sicuramente si è perso qualche passaggio dato che non aveva idea né del suo brand né di un podcast a suo nome. La sua 'Bri' è cresciuta e non più la ragazzina di un tempo, insicura e perennemente impaurita.
"Ciao." saluta con un sorriso mentre passa, dedicandolo a chi conosce mentre corre dietro alla sua manager che le dice di sistemarsi per le interviste.
Non si sono nemmeno guardati negli occhi, ma entrambi sanno che si trovano allo stesso posto e contemporaneamente. Questo basta a renderli nervosi, a portarli a pensare che basterebbe solo un passo falso per essere esposti così pubblicamente a quelli che sono i loro sentimenti. Basta poco per metterli a nudo.
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Non sa se si tratta di uno scherzo del destino o dello scherzo di qualcuno di davvero poco simpatico. Quando si fa spazio tra tutti per cercare il suo posto, trema leggermente al vedere chi si trova alla sua destra, proprio lui. Paulo sta parlando con un suo caro amico e collega, per questo si affretta a prendere posto e, per fortuna, alla sua sinistra, siede una ragazza che conosce e con cui può scambiare quattro chiacchiere. Sono cosìvicini.
"Ciao, eh." sussurra non appena il sipario si apre e gli organizzatori iniziano a ringraziare i presenti e a spiegare le motivazioni che stanno dietro a questa cena di beneficenza.
"Ciao." risponde lei, puntando i suoi occhi sulla platea, nonostante la stiano pregando di voltarsi e guardarlo.
"Come va?" continua a parlare, anche perché sa già di cosa si occupa l'associazione e non ha bisogno di un ripasso.
"Ti sembra il momento di parlare?" ribatte, ignorando la sua domanda.
"So che sai di cosa si occupa l'associazione." ridacchia. "Ti fa così schifo parlare con me?"
"Solo strano." sospira mentre cerca di rilassarsi.
"Che ne dici di iniziare guardandomi negli occhi, magari?" sfiora la sua mano con le dita, facendole venire i brividi lungo la schiena.
Ambra si volta in sua direzione e incontra quei bellissimi occhi di cui già si è innamorata una volta. È meraviglioso, in ogni sua sfaccettatura.
"E adesso?" cerca di sembrare il più naturale possibile.
"E adesso che ti guardo meglio, sei davvero bella." sorride, cogliendola di sorpresa.
Ambra non risponde, non sapendo bene cosa dire, si volta e fa finta di ascoltare quello che dicono sul palco, fino a quando anche quel piccolo impegno viene meno ed è costretta a parlare di nuovo al ragazzo che, prontamente, le si avvicina di nuovo.
"Cosa?" chiede quando lo vede sorridere tra sé e sé.
"Ti ricordavo più gentile nei confronti di chi ti fa un complimento." le porge un bicchiere di champagne, gesto semplice ed efficace.
"Vuoi farmi bere per corrompermi?" lo accetta.
"E vedo che non hai perso il tuo spirito pessimistico o la tua fervida immaginazione." ride, riuscendo a strapparle un sorriso. "Posso inviarti a sedere o hai paura che lo faccia per legarti alla sedia?"
Ambra rotea gli occhi al cielo nonostante sia divertita, poi si siede davanti a lui e sorseggia un po' del suo drink.
"Vedo che hai migliorato il tuo senso dell'umorismo." lo prende in giro ed è lui a roteare gli occhi al cielo.
"Ed io ho sentito che hai aperto un brand, si tratta di trucchi o roba del genere?"
"No, mi occupo di prodotti per la palestra, robe che dovresti conoscere." sorride furba, sapendo che sia lui quello sorpreso adesso.
"Oh." mugola meravigliato. "Non me l'aspettavo."
"Già, nemmeno io qualche anno fa."
"Mi piacerebbe provare i tuoi prodotti, devi assolutamente dirmi il nome del tuo brand."
"Mi occuperò io di mandarti qualcosa, non preoccuparti." sorride mentre beve l'ultimo sorso dello champagne.
"Non esiste." nega mentre corruga la fronte.
"E invece si, insisto." poggia il bicchiere vuoto sul tavolino lì vicino e ne accarezza il bordo con l'indice. "E poi sarà il mio modo di ringraziarti per il complimento di prima."
"Davvero un bel modo per ringraziare gli altri." annuisce mentre sorride. "Vorrà dire che accetterò."
"Ti conviene." sorride ironicamente, lui lo percepisce e cade in una piccola risata.
Paulo si sofferma a guardarla un altro po'. Più la guarda e più pensa che sia la donna più bella di questo mondo. Bella da far impazzire chiunque la guardi. Bella da fargli perdere la testa.
"Si, sei davvero bella." si lascia sfuggire e lei sorride in sua direzione.
"Lo dici spesso? Perché è già la seconda volta che lo dici a me."
"Meno di quanto pensi." averla così vicina è una condanna perché sente chiaramente la voglia di averla ancora di più a pochi centimetri.
Non si farebbe problemi se non ce ne fosse uno ben più grande: le loro relazioni. Michael e Oriana.
"Ti sei incantato?" lo distrae dai suoi pensieri, facendolo sorridere mentre scuote la testa.
Potrebbe, qualcuno, biasimarlo? Chi non si perderebbe a guardare un simile spettacolo? Una bella ragazza in un altrettanto bel vestito che sorride, si muove leggiadra, come se con ogni gesto costruisse i sogni di chi la guarda.
"Hai qualcosa da fare dopo?" le chiede e lei corruga la fronte, mentre scuote la testa. "Perfetto, allora verrai con me."
"Con te?" alza un sopracciglio.
"A fare un giro, per parlare un po'." alza le spalle, non avendo altri doppi fini. "Ti va?"
Non ci deve pensare nemmeno una volta, anche se sa che sarà rischioso perché qualcuno potrebbe notarli.
