The Start

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Era tutto così strano.

Mi ero appena trasferita a Hawkins. Avevo lasciato tutto e tutti però finalmente, dopo 11 anni in quell' orfanotrofio, ero riuscita ad andarmene. Ero sola o meglio mi sentivo sola.

Mi aveva adottata la signora Henderson. Il lungo tragitto finì, e finalmente arrivammo davanti alla casa in cui avrei vissuto il resto della mia vita. Avevo paura, lo ammetto, ma non potevo farmi indietro. 

Perciò bussai, rispose un ragazzino ricciolino con un simpatico cappellino. Mi fece entrare lanciando uno sguardo stranito alla donna seduta sulla poltrona intenta a guardare la televisione.

"Entra pure cara" mi disse. Io mi pulì bene le scarpe sul tappetino e piena di ansia entrai. Mi presentai. Mentre la donna mi faceva una miriade di domande arrivarono altri ragazzi, suppongo amici del ragazzino ricciolino. Avevano tutti la stessa maglietta. Era molto carina a pensarci bene, l'avrei indossata volentieri. Ma fra tutti solo uno attirò la mia attenzione, un ragazzo abbastanza alto, con i capelli lunghi e riccioli e tantissimi anelli. 

Tutti mi accolsero nel peggior modo possibile in cui mi si possa accogliere: TUTTI CHE CERCANO DI PARLARE CON TE. Sono molto impacciata e le masse di persone non hanno mai fatto per me.  Li ringraziai e la signora Henderson mi mostrò la mia camera. Mi chiusi dentro e provai a dormire. Dopo un'ora e mezza ero ancora sveglia, non riuscivo a chiudere occhio. Continuavo a tormentare i miei pensieri con i miei genitori. Mia madre che viene colpita da mio padre ubriaco e io che cerco di trattenere le lacrime. 

O boy! running man is out of death.
Feel cold and old, it's getting hard to catch my breath.

I guess I must be driving myself insane.
Damn it all! does earth plug a hole in heaven,
Or heaven plug a hole in earth

Love of my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora