Capitolo 9

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🍒May's pov🍒

Sento un brutto tonfo che proviene da fuori della casa e pochi minuti dopo ne sento un altro, ho una bruttissima sensazione e penso proprio che c'entri Kayla con questi rumori.

Mi basta entrare nella stanza in cui si era diretta la mia migliore amica e sbirciare fuori dalla finestra per comprendere al meglio che cosa è successo.

A quanto pare, Kayla deve aver sentito lo stesso tonfo che avevo udito anche io ed aveva avuto la brillante idea di buttarsi anche lei giù dalla finestra per inseguire un tizio per i boschi, e come se non fosse abbastanza potrebbe essere alla calcagna di un assassino.

Maledizione a lei, al suo cervello combina guai e a quel dannato fantasma che l'ha cacciata in questo casino.

"è saltata giù per inseguire qualcuno, cercate di fare qualcosa voi razza di idioti" cerco di gridare con tutto il fiato che ho in corpo mentre scendo le scale di corsa, affinché anche i due ragazzi che si trovano al piano di sotto riescano a sentirmi e magari a fare qualcosa, visto che da quando sono qui con noi non hanno combinato nulla di utile.

I due ragazzi, appena sentono le mie parole e mi vedono correre per quelle scale che cadono a pezzi, si precipitano fuori dall'abitazione.

Mike prende la sua macchina, probabilmente per raggiungere l'altra sponda del bosco il più velocemente possibile.

Invece Liam, senza usare i pochi neuroni che gli sono rimasti, si mette a corre anche lui attraverso la fitta boscaglia e chiamando a gran voce il nome di Kayla nella speranza che si fermi.

Io invece rimasi sola sul portico rovinato mentre guardavo i due ragazzi mettersi in moto per recuperare la mia migliore amica.

Però continuavo ad avere una strana sensazione, come se avessi lasciato qualcosa di importante la dentro, così decisi di rientrare e ricontrollare ogni centimetro di quel posto.

Parto dal piano inferiore, dove controllo meticolosamente la cucina, il salotto, un piccolo bagno di servizio e quello che presumo sia un ripostiglio, ma non c'è nulla che desti la mia curiosità.

Così decido di proseguire al piano superiore, salgo le scale stando attenta a non inciampare e appena raggiungo la cima mi metto a dare un'occhiata alla parte che stava controllando Kayla prima di saltare giù.

Entro in ogni stanza che trovo, guardo ogni centimetro sia sul pavimento che sul soffitto e guardo anche dietro alle porte ma non c'è nulla.

Sto per arrendermi ed andarmene ma una porta socchiusa, che non avevo notato prima, cattura la mia totale attenzione.

Apro la porta senza bel pensarci, come se non fossi più padrona del mio corpo e ci fosse qualcun altro a guidare le mie azioni.

Non so se abbia fatto bene ad aprire quella porta oppure no, ma qualche che so per certo è che la scena che si palesa ai miei occhi è a dir poco agghiacciante.

Il corpo senza vita Dylan è riverso sul pavimento a faccia in su e la prima cosa che noto è il taglio lungo e profondo sul suo collo, insieme anche ai molteplici graffi ed escoriazioni che ha sul visto e sulle braccia.

Dylan ha gli ochhi chiusi ed ha anche un'epsressione tranquilla dipinta sul suo volto, ma il suo corpo esprime tutt'altro e si vede lontano un miglio che il poveretto ha provato ha lottare con tutte le sue forze per la sua vita, anche se alla fine il suo aggressore ha avuto la meglio.

Ci fu una cosa che mi insospettì ulteriormente, cioè la mancanza di sangue sul pavimento o sulle pareti di quella stanza.

Se fosse stato ucciso in questo spazio ci sarebbe stato sangue dappertutto ed invece era tutto così pulito, come se quello fosse stato il luogo in cui lasciarlo il cadavere dopo l'opera atroce.

THE GIFTED GIRL ~la scoperta del dono~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora