Spica

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Ciao! Io sono Spica.
Sono qui, seduta sotto all'albero principale dell'Eden, il melo, i miei capelli castani, quasi si confondono con l'intenso colore della corteccia chiara, quasi dorata. E il cielo, sempre sereno, ma senza sole, esso, è sostituito da questa grande luce che è emanata dal giardino e perfino da me. I miei occhi sono celesti, più accesi del cielo lassù o qualcosa del genere.
La mia vita principalmente è incentrata nel fare da guardia all'Eden, immagino che voi stiate già dicendo: "Wow ma che figo, è proprio una importante!", beeeh... no. Non è così, mettetela in questo modo: All'apice del grande piano c'è lui, il capo, Dio, poi, ci sono i suoi segretari, gli arcangeli, poi ci sono i loro impiegati preferiti, ovvero gli angeli più conosciuti o i santi, poi ci sono gli impiegati meno brillati, martiri e angeli poco conosciuti, c'è il tizio che porta sempre il caffè, perché è NECESSARIO che qualcuno porti il caffè e quello è sempre Gabriele, sì l'angelo brillante simpatico a tutti e che salva tutti portando la buona novella: ha portato il caffè, Gesù. Adesso vi starete chiedendo: "E dove sei tu? Non sei nemmeno elencata sarai la cosa più vicina a Dio!". No, avete comunque presente il tizio della spazzatura che tutti si dimenticano il suo nome anche se ce lo ha scritto sul petto? Quella sono io.
No, non mi offendo se volete andarvene, ma gradirei compagnia! Faccio ottime crostate di Me- forse non è il caso.
Beh, allora parlerò un pò di me!
Di solito non "stacco" mai, insomma... da qui, perché è un lavoro PIENO... però sono aperta 24/7 se mi cercate! Abbiamo le mele famose, che tutti conoscete, ci sono mini sticker di Lucifero trasformato in serpente, ma trovo molto carina questa grafica Orientale! Le foglie di Adamo ed Eva, con tanto di sudore!
<<Tu, angelo! Stai ancora parlando da sola?>>
Questa voce profonda, calda e familiare... no, niente, non so minimamente chi sia.
"Comunque Spica, DI GRAZIA"
<<Sì?>>
Immaginandomi la solita angelo bacchettone che è mia superiore di grado.
E invece mi investe una luce tale da farmi cadere a terra.
<<Angelo guardiano! Dimmi! Sei tu?>>
<<Sì! TU chi sei invece?>>
SE MAGARI MI FACESSI UN ATTIMO RIPRENDERE DALL'ACCECATA GRATUITA TE NE SAREI GRATA.
<<Sei stata scelta per essere mandata sulla terra proprio da Dio! O quasi...>>
Dice, sussurrando l'ultima parte della frase come se avesse qualcosa sulla lingua.
<<Che?!>>
<<Vedo che sei più che contenta! Sono sicuro che ti troverai a tuo agio, Ehmm... Come ti chiami?>>
Come se non fosse un problema avertelo scordato ma colpa mia che non ho un nome RICORDABILE.
Prima dell'impensabile la mia vista divenne più chiara, era Gabriele! MI HA PORTATO IL CAFF-... NOVELLA!
<<Buona permanenza! Questa forma la porterai anche sulla terra cerca di non rovinarla>>
E...







...IL VUOTO...





Il mio corpo, è così... percettibile? Questa sensazione di movimento, come un'onda che brama di arrivare a riva...
Basterebbe un soffio... Per farle toccare la riva,  ma a svegliarmi è una piacevole sensazione di vuoto mischiata al freddo.
<<NO ASPETTA!>>
Alzandomi di soprassalto dalla mia posizione supina.
<<Cos'è questa sensazione di bagn-... Perché sono COMPLETAMENTE BAGNATA IN MEZZO ALLE GAMBE?!>>
Mi alzo e mi ritrovo con la mia solita tunica bianca, raccolta sulla spalla, era come facevano gli umani qualche anno fa.
<<Sarò sicuramente invisibile con questi vestiti! Dopotutto sono alla moda no? Come faccio a togliere questo? Potrei... Ma posso farlo?>>
Cerco di guardarmi intorno e SOPRA di me, con scrupolo, per sere SICURA CHE NESSUNO MI STIA GUARDANDO. Con un veloce gesto della mano accompagno il bagnato sul terreno, così che possa fare del bene a lui.
<<Troviamo subito una capanna! Magari anche una mangiatoia se non è troppo pretenziosa come richiesta! Dovrei avere con me un asinello? Una donna incinta forse?>>
Nel mentre ero intenta a ricostruire una situazione perfetta per un camuffamento... il mio potere! O meglio, la mia... essenza? Tremò qualcosa per qualche secondo.
Girandomi, per sicurezza, porto una mano sugli occhi.
<<NON MI FREGHERAI STAVOLTA CARO IL MIO GABRIELE>>
<<Chi? Oh, mi dispiace dolcezza, hai sbagliato angelo>>
<<Allora chi sei?>>
<Tu devi essere Spica vero?>>
Con movimenti stranamente leggeri cammina verso di me.
Questa figura, è bellissima, le sue forme sono morbide e dolci come sembra essere... lei stessa? Ha la pelle color castagno appena intagliato, i suoi occhi sembrano invece un tripudio di oceani e quei capelli ricci così lunghi sembrano i fili gentili del salice piangente ma al contrario di quel verde smeraldo, la sua sua chioma è di un color rosso acceso... carote?
Adesso provo uno strano brontolio al centro del mio corpo!
<<Mi capisci?>>
Avvicinandosi ancora a me.
Svegliandomi, scuoto la testa per spostare questi pensieri decisamente confusionari ma anche piacevoli, solo per poterle rispondere MA ci ritornerò, almeno credo.
<<Sì scusami, come sai il mio nome? Di solito... Non è proprio così memorabile, almeno per gli... altri ecco vedi.>>
<<Lo so, ti ho visto tutto il tempo Spica, e comunque il tuo nome non è affatto NON memorabile, anzi, io lo trovo carino, dopotutto hai il nome di una stella luminosissima che ancora non è stata scoperta, ma Dio ti avrà dato questo nome per una ragione no? Adesso andiamo su!>>
Inizia a trascinarmi via con lei, verso una qualche direzione a me sconosciuta...
<<MA come hai VISTO TUTTO?!>>
<<Sono un angelo custode, posso farlo, certo, dovrei essere affidata da Gabriele o non so chi a un "figlioccio", ma stavolta ho scelto proprio te, adesso basta con le domande e seguimi che dobbiamo cambiarti>>
<<Cosa c'è che non va? Dopotutto il tuo... Vestito con lo spacco succinto sui fianchi non mi sembra meglio! Poi in che anno siamo?! Non è stata appena pochi mesi fa la Pasqua? Non è risorto da poco tu sai no?>>
<<Piccola, come posso dirtelo, siamo nel 1333, sono passati mille e trecento anni. Andiamo>>


Narratore:
E in quel terreno non nacque solamente un nuovo cammino per i due angeli, ma anche un piccolo fiore, del colore dell'alleanza, intriso di bellezza e purezza.
E questo fiore verrà trovato per caso, da un uomo che poi lo chiamerà... Plumeria.

A heart of a LOST KeeperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora