capitolo 57

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di MariagiuliaDivi

di MariagiuliaDivi

T/n: Adrian... *ti tocchi la nuca e lasci cadere la bacchetta.* Lasciami stare...

R: non l'hai sentita? Lasciala stare.

A: e mi fermerai tu?

R: non solo io. *Arriva Silente insieme ad altri professori.*

S: signor Pucey.

P: sono deluso da lei, nell’ufficio del preside.

*Ron e la prof.ssa McGranitt si avvicinano a te.*

McG: signorina Malfoy, tutto ok?

T/n: *togli la mano dalla tua nuca e vedi del sangue* Ron... *Ti scende una lacrime.*

McG: signorina vieni con me... *Ti porta in infermeria.*

Infermeria:
T/n: dov'è Draco?

R: sta arrivando. *Ti accarezza la mano mentre sta seduto sulla sedia accanto al letto.*

D: *entra in infermeria* dov'è mia sorella? *Si guarda intorno.*

M.C: Malfoy stia calmo, la signorina non ha bisogno di gente che la stressi.

D: sono calmo, voglio solo assicurarmi che stia bene. *Dopo che Madama Chips gli indica il lettino corre da te.*

T/n: Draco. *Gli tendi la mano.*

D: *richiude la tenda e ti prende la mano.* giuro che adesso non ti lascio più sola. *Guarda Ron.* E tu. Tu dovevi stare con lei, non dovevi lasciarla da sola! *Gli scende una lacrima.*

T/n: Draco smettila-

R: non avevo idea che lasciassi avvicinare a tua sorella psicopatici.

T/n: ragazzi basta. Non è colpa di nessuno dei due. È stata colpa di Adrian e ci saranno conseguenze.

D: fammi vedere amore. *Ti prende un braccio per farti alzare.*

T/n: Draco non adesso, calmati. Mi sta scoppiando la testa.

D: T/n fammi vedere, per favore, io-

T/n: Draco, sto bene ok? *Gli metti la tua mano sulla sua che aveva sul tuo braccio.*

D: scusa per averti lasciata sola... *Si china sul tuo busto a piangere.*

T/n: Draco... *Gli tocchi i capelli e fai un cenno a Ron di lasciarvi soli.*

R: *esce dall'infermeria*

Corridoi:
H&He: come sta?

P: *corre davanti a Ron* dimmi che sta bene.

R: ha avuto una bella botta, ma si riprenderà. *Dice con gli occhi lucidi sfregandosi le mani.*

H: *va ad abbracciare il suo amico che stava per scoppiare a piangere* è tutto ok.

R: *stringe a se il suo amico, chiudendo gli occhi*