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// Come suggeritomi da una pazza lettrice, ecco il motto ufficiale di Enzo:
"MI CADE IL CAPELLO, MA NON L'UCCELLO!"
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Apro gli occhi, pentendomene subito.

Ho un mal di testa così lancinante che credo che se mi alzassi da questo dannato letto potrei svenire.

I pochi drink che ho bevuto ieri sera mi stanno facendo patire le pene dell'Inferno!

Non ho più vent'anni e non sono più abituato a questi ritmi.

Mi sento un vecchietto che sta cadendo a pezzi, ma mi impongo mentalmente di ridarmi un tono.

È solo l'inizio della svolta a questa vita!

Mi ripeto poco convinto.

Provo per la prima volta una sensazione diversa rispetto all'ultimo periodo, una sorta di soddisfazione.

Mi costringo ad alzarmi dal letto senza emettere i tipici versi della terza età e mi dirigo in bagno.

Non ho un aspetto malconcio come mi aspettavo. Mi studio allo specchio e noto il segno di un morso sul pettorale sinistro, anche se non ricordo il momento preciso in cui Elisa ha affondato i denti su di me.

Ammicco a me stesso, complice del mio essere ridicolo.

Riempio il lavandino di acqua fresca e ci tuffo dentro la testa, come fanno nei film americani.

Una volta in cucina, realizzo che è ora di pranzo, ma l'idea di mettere qualcosa nello stomaco mi fa venire la nausea.

Prendo un'aspirina a stomaco vuoto, preparandomi a fare i conti con la gastrite che mi verrà, e sprofondo sul divano.

Il mio telefono vibra e rispondo tenendo gli occhi chiusi.

"Pronto"

"Buongiorno principessa"

"Ciao, Sam"

"Tutto bene? Ti sento strano"

"Tutto bene, ho bevuto un paio di birre in più con Matteo, ieri sera"

Decido di risparmiarle i dettagli, sapendo che non sta affrontando una bella situazione con il suo ennesimo caso umano.

"Tu come stai? Coso si è fatto sentire?"

"Un po' giù. Ti devo aggiornare su quello che è successo quella sera. O almeno, sul perchè è successo. Si chiama Fadi comunque"

"So come si chiama. È solo che non mi interessa. Non per una questione personale, ma perchè so già che quello che stai per dirmi, ovvero le sue giustificazioni del cazzo, mi faranno incazzare"

Ascolto il suo silenzio dall'altro capo del telefono.

"Quindi? Che si è inventato?"

"Non si è inventato niente. Diciamo che c'è stato un fraintendimento. In pratica ci ha visti insieme a Bosco e ha pensato che..."

"Sam" la fermo subito, improvvisamente vigile e con le mani che mi tremano dalla rabbia "se stai per dirmi che ci ha visti insieme e ha pensato male di te..."

"È quello che sto per dirti, effettivamente. La tua perspicacia mi disarma"

"Fai meno la spiritosa! Ti rendi conto che questo ti ha dato della zoccola?"

"Sì. Però c'è da dire che non mi conosce. Se io l'avessi visto in compagnia di una ragazza..."

Non so come controbattere, forse sono davvero prevenuto nei confronti di quel tipo.

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