Arthur Leclerc

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@lucreziasstories

Natale 2022.

Celeste si sistema il vestito verde scuro per la millesima volta mentre si guarda allo specchio e si fa forza per affrontare quella che sa che sará la giornata più lunga e difficile della sua vita.
Sapeva che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato, si è preparata per mesi e mesi.
Ha fatto tanti discorsi motivazionali davanti allo specchio e ora come per magia non c'è più niente che riesca a ricordare.
Com'era quella frase? Io so...
-Tesoro, vieni di là?- la richiama Pascale, la ragazza le rivolge le spalle e quindi l'unico modo in cui può vederla è tramite il riflesso dello specchio.
Celeste passa lo sguardo sulla figura della donna che considera ormai come una seconda madre. È bellissima nel suo vestito blu scuro, i capelli acconciati da lei stessa e un velo di trucco che le copre gli occhi.
-Sì, dammi un secondo- dice la ragazza, si getta ancora uno sguardo nel riflesso dello specchio per poi girarsi verso la donna che la sta guardando con un sorriso dolcissimo che potrebbe farla crollare nel giro di pochi secondi.
Ha sempre sospettato che Pascale avesse una specie di sesto senso, ogni volta che succedeva qualcosa e lei cercava di non dire niente a nessuno, Pascale lo sapeva già.
-Sei pronta?- le domanda la donna mentre le accarezza leggermente le braccia, quasi come per darle sostegno, come per infonderle il coraggio che le manca.
Celeste la sente come la spinta necessaria per andare a vedere quello che sta succedendo nell'altra stanza.
Prende un respiro profondo e finalmente esce da quella stanza per poi avviarsi verso il salone dove sono riunite tantissime persone, alcune di queste hanno in mano dei bicchieri, altre reggono degli stuzzichini e altre parlano tra di loro.
La casa è interamente decorata con addobbi rossi e oro, i colori preferiti di mamma Pascale. In un angolo del soggiorno si erge un altissimo abete decorato con palline rosse lucide e opache ed è illuminato da un giro di lucine gialle.
Ci sono dei piccoli pacchetti sotto l'albero che tuttavia oggi non verranno aperti.
È il giorno di Natale ma non solo.
È anche il giorno in cui il suo migliore amico, Arthur Leclerc, si sposa.
Detesta il fatto che la sua festività preferita sia anche l'occasione in cui il suo migliore amico e la sua fidanzata, ormai futura moglie, abbiano deciso di suggellare il loro amore.
Tra i centinaia di volti che affollano il salotto, Celeste riesce a scorgere quello che stava cercando da tutto il tempo.
Arthur è meraviglioso, con il suo smoking blu scuro e la sua solita zazzera di capelli biondi. Ha gli occhi che gli brillano mentre parla con tutte le persone che gli stanno attorno e gli fanno i complimenti per come è vestito.
Celeste starebbe tutto il giorno in un angolo ad ammirarlo, vuole stare in disparte ma purtroppo non può farlo.
Che migliore amica sarebbe stata se avesse rifiutato di essere la testimone al matrimonio del suo migliore amico?
Se l'è detto tante volte e immaginava di sentirlo dire con la voce di Arthur.
Una stronza col botto!
Mentre Pascale sta parlando con altri ospiti in veste di mamma dello sposo, Celeste sa che è un'ottima occasione per svignarsela da quella situazione e avere un minuto tutto per sè, anche se di minuti da sola ne ha avuti già abbastanza.
Proprio mentre sta per voltarsi e andare via, Arthur appoggia lo sguardo su di lei e le sorride. Celeste ricambia ma non con il solito calore che usa nei suoi sorrisi.
Sa che Arthur se n'è accorto ma quest'ultimo non lo dà a vedere perchè torna a parlare con l'uomo davanti a lui.
Finalmente, Celeste crede di avere una via di fuga. È convinta di riuscire a raggiungere la chiesa e mettersi al suo posto prima dell'arrivo di tutti gli altri ma viene prontamente fermata dal fratello del suo migliore amico.
Charles, o come ormai lo chiama lei da tutta la vita Charlie, è più alto di quanto ricordasse e anche più muscoloso del solito. Nello smoking che ha scelto in veste di testimone è più bello che mai e Celeste è convinta che non riuscirà a tenere nemmeno una ragazza distante da lui per tutta la giornata.
-Dove te le svigni?- domanda con un sorrisetto stampato sulla faccia che fa risaltare quella fossetta, ogni tanto Celeste vorrebbe lasciar vincere i suoi pensieri intrusivi e mettere un dito dentro quella fossetta, solo per sentire se quel luogo è morbido come immagina.
-Hai l'aria di una persona che vuole stare ovunque tranne che qui- dice Charles, acuto come un falco.
-Infatti detesto stare qui. Vado a palazzo, cosa che dovresti fare anche tu- borbotta la ragazza mentre cerca di raggiungere velocemente l'appendiabiti per prendere il suo cappotto caldo e dirigersi verso il luogo della cerimonia.
Una volta agguantato il cappotto, se lo infila rapidamente ed esce dalla porta principale alla velocità della luce di modo che Pascale non possa placcarla e costringerla a rimanere in quella casa ancora per molto.
Celeste ringrazia il cielo che i due abbiano deciso di non sposarsi in chiesa, se fosse stato così la ragazza non sa quanto sarebbe riuscita a resistere.
La sala di palazzo Grimaldi è tutta perfettamente ordinata, c'è un enorme arco di fiori sotto cui si porranno i due sposi e Celeste si chiede come sarebbe se sotto quell'arco potesse starci lei.
Si chiede se ora sarebbe lì, in abito bianco, davanti a quello che lei considera l'amore della sua vita. Tuttavia è troppo impaurita, confessare i suoi sentimenti ad Arthur sarebbe come affrontare uno tsunami con una zattera come imbarcazione.
Lancia un ultimo sguardo all'albero di Natale relegato in un angolo in fondo alla sala, riuscirebbe a nascondersi dietro di esso e giustificare la sua assenza con il più potente attacco di diarrea della storia?
Capisce immediatamente che la soluzione non è attuabile e decide di affrontare il suo destino mentre nota che i primi ospiti stanno già cominciando a riempire la sala.
Si liscia il vestito verde scuro e quando anche l'ultimo ospite ha preso posto, vede Arthur che percorre la navata con il suo tipico sorrisetto.
Il suo migliore amico le sorride e lei ricambia mentre tutti rimangono in silenzio ad attendere l'arrivo della sposa.
Tutti si alzano in piedi e finalmente Denise è dal lato opposto rispetto al loro, è luminosa nel suo abito bianco, è semplice ma allo stesso tempo riesce a togliere il respiro a Celeste che la fissa come se ne andasse della sua vita.
Per il resto della cerimonia, Celeste si estranea dal mondo che la circonda.
Si taglia fuori dalla calda atmosfera del Natale ma anche del matrimonio che si sta celebrando. Si perde le promesse del suo migliore amico ma al momento non se ne pente assolutamente.
Osserva Denise che sorride con dei denti bianchissimi e gli luccicanti mentre si lega per la vita all'uomo che ha rubato un pezzetto di cuore, se non la totalità, della testimone dello sposo.
Il bacio tra i due è degno di uno dei migliori film romantici ma per tutto il tempo, Celeste si fissa la punta delle scarpe e spera che nessuno si renda conto di quanto lei voglia scappare da questa situazione.
Firma velocemente il registro, scatta una foto e con la scusa di voler controllare che al ricevimento sia tutto in ordine, sguscia fuori dalla chiesa senza guardare in faccia i suoi genitori e nessun altro ospite, si infila nella macchina e guida fino alla grande sala che i due sposini hanno scelto.
La ragazza si ferma al centro della stanza e gira lentamente su se stessa, studia ogni posto, ogni angolo, ogni possibile via di fuga.
Poi prende un respiro profondo ed esce, con la consapevolezza che tutto quello che ha sempre sognato, ora non sarà più uguale.
Perchè quel ragazzo che immaginava all'altare, quello che sognava le mettesse l'anello al dito, quello che sognava che la baciasse in una chiesa gremita di gente, quello che voleva tenere per mano, quello a cui voleva donare il suo cuore, ora non potrà più essere suo.

Jingle drivers' bells (vol.4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora