Now I'm begging for foot notes in the story of your life
Cosa c'è di peggio di una festa di Natale proprio la sera in cui trasmettono alla tv Il Grinch?
Semplice: una festa di Natale a cui devi partecipare a tema.
Osservo per un ultimo, lungo istante il cerchietto con le orecchie da elfo che Dafne mi ha obbligato ad indossare nello specchietto della macchina, rimpiangendo di non essermi presa il raffreddore o l'influenza in tempo per saltarmi la festa, ma Dafne è la mia migliore amica e se le orecchie da elfo la rendono felice, ben venga.
Esco dalla macchina con un saltello, poco abituata a camminare sugli stivaletti con il tacco, e prima di cambiare idea tiro fuori dal posto segreto dove Dafne tiene le chiavi di scorta il mazzo, aprendomi casa tranquillamente.
Con la musica a tutto volume che c'è dubito che qualcuno, anche volendo, mi avrebbe sentita suonare il campanello.
La prima cosa che mi ritrovo davanti, una volta aperta la porta, è un ragazzo travestito da renna.
"Grazie a Dio ci sei anche tu" esclama Lorenzo con un sospiro drammatico di sollievo, prendendomi tra le braccia e facendomi girare, "Daf non è ancora ubriaca ma penso sia sulla buona strada mentre quel deficiente del mio ragazzo ha già vomitato".
"Che strano, Matteo regge così bene l'alcol" commento togliendomi il cappotto e abbandonandolo all'ingresso insieme alla mia borsa, e non appena sono libera Lorenzo mi prende per mano.
"Ma aspetta, questo è niente. Edo stava palesemente guardando la scollatura di Clara che ha iniziato a lanciargli occhiatacce torve ma a quanto pare lui è cieco come Bocelli. Costanza invece è arrivata con Stefano e - reggiti forte - Domenico e Federico".
"Aspetta" lo interrompo, sentendo montare il mal di testa, "chi sono questi due?".
"Come chi sono? Sono due ragazzi - suoi 'amici' - con cui è andata a letto".
"Prima o durante Stefano?".
Lo sguardo di Lorenzo si fa eloquente: "prima e durante".
Forse ho bisogno di uno shottino.
"Un giorno doneremo il suo cervello alla scienza per capire che cazzo le passa per la testa" sospiro, pentendomi subito di cosa ho appena detto dal momento che io questa ragazza nemmeno la conosco.
E da quello che ho sentito fino ad ora non vorrei conoscerla, ma ho promesso a Dafne di concederle il beneficio del dubbio.
Lorenzo si ferma finalmente davanti al tavolo della sala reso un enorme open bar pieno di bottiglie mezze vuote e bicchieri abbandonati, puntando alla bottiglia del rum chiaro.
Due shottini dopo, sbatto più volte le palpebre e mi rendo conto che non ho ancora incrociato la padrona di casa, ma non ci metto molto a riconoscerla da dietro, boccoli castano chiaro raccolti a metà da un fiocco di velluto rosso.
Peccato che accanto a lei ci sia anche quel viscido del suo fidanzato che si accorge di me con una smorfia di disgusto.
"Forse posso rimandare" borbotto tra me e me quando una ragazza viene quasi a sbattermi contro.
Lorenzo mi tiene per un braccio per evitare che finisca sul tavolo, rivolgendo poi un'occhiataccia scherzosa alla nuova arrivata.
"Almeno presentati prima di ammazzarla".
La ragazza, con un caschetto perfetto e laccato di capelli neri, scoppia in una risata che si fa stridula.
STAI LEGGENDO
Invisible String
RomanceCamilla è chiamata da tutti Cannella, detesta con tutta se stessa sentirsi dire cosa fare, soprattutto dalla sua allenatrice, e vuole soltanto una cosa: portare a termine gli studi in un ambito che sua madre non approverebbe mai. Stefano ha la tende...