Prologo

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Respiro male e inizio a sudare, me lo sentivo, quelle sono le ultime mosse prima della vittoria.
Cerco un qualsiasi modo per muovere almeno una pedina, il mio sguardo si sposta dai cavalli, ai mercanti, alle torri e alla regina, ci sono poche scelte.
Appoggio le mie mani sudate sul cavallo muovendolo di poco più avanti con la sua forma a L.
Alzo lo sguardo al cielo e guardo un lampadario di cristallo, vedo tutti i colori sbagliati, un'ansia mi stava prendendo forte il petto.
Cerco di calmarmi e di ripetermi che c'è la potevo fare.
Espira, inspira, espira, inspira, espira, inspira e...
«SCACCO MATTO!!!» Urla la mia avversaria.
Abbaso immediatamente lo sguardo e rimango scioccata.
Non ci potevo credere, avevo perso, avevo perso la borsa di studio per New York.

Questo è quello che mi successe a Giugno esattamente una settimana dopo la fine della scuola, ogni anno, le terze dei linguistici della scuola superiore di Roma, hanno l'opportunità di ricevere una borsa di studio per New York vincendo un campionato di scacchi, ma questa vittoria è permessa solo a tre persone.
Ed io e le mie amiche Sofia e Giorgia eravamo determinate al massimo quest'anno per vincere, ci siamo allenate per quasi due anni.
Purtroppo, Sofia e Giorgia ce l'hanno fatta, io no.
Ero tristissima, così tanto che non sono uscita di casa per un mese.
Certo, ero felice per Sofia e Giorgia ma, ero molto triste di non poter essere lì con loro.
Ho sempre amato New York, era la mia città dei sogni fin da quando ero bambina, e mi giurai che un giorno sarei andata a vivere lì!
Ma a quanto pare, quel giorno non è oggi.

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