L'arrivo.

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Mi era appena stato comunicato che sarei andato a dirigere un punto vendita in quel di Crema. Ed io che da appena un mese avevo avviato il punto vendita di Brescia Ero felice! Non tanto per ciò' che avrei trovato quanto per ciò che lasciavo. Ero stufo di condividere la cena e la casa con i soliti idioti! Uno, il più idiota di tutti era un mio parente, ed era anche il mio capo. Era lui che comandava tutti. Era abituato ad approfittare degli altri e sceglieva i suoi collaboratori con questo criterio. Chi era pronto a perdere la dignità per un tozzo di pane era, forse, degno di lavorare per lui. A tavola eravamo sempre in tanti e lui amava prendere i giro sempre il più debole o a far sapere tutto di tutti tranne che di se, e tutti gli altri, pronti a parlar male di lui, appena voltava le spalle, lo compiacevano e ridevano alle sue battute. Sempre le stesse, come un copione da recitare. E perciò esultai quando mi disse:- tu andrai a crema! E fu così che andai a lavorare li. Già sognavo la mia agognata indipendenza e il fatto di non dovere più sedere a quel tavolo fu per me motivo di gioia. Cominciai a seguire quel supermercato prima ancora di conoscerlo. Li vi era una vice responsabile, con la quale mi dovetti sentire per degli ordini da fare. La sua voce mi piacque ed anche il suo nome... Mia ! Ma più di tutto mi piacque il suo spirito, la sua attenzione, la sua precisione. Ma troppo presto scordai il suo nome. Così la domenica dell'inventario quando andai per la prima volta, cercai con lo sguardo tra i dipendenti. Di tutte le donne che incontrai quella mattina non trovai nessuno di particolarmente attraente, anzi. Erano tutte molto professionali e mi davano tutte del lei. Poi a fine inventario capii a chi apparteneva la voce di qualche settimana prima! Li per li rimasi deluso. Era una donna dal fisico esile, capelli corti, non molto curata nell'aspetto. Tuttavia, da subito, riconobbi in lei quella grinta che avevo percepito al telefono. Lo stesso giorno, di ritorno a Brescia, chiesi al mio capo se lei sarebbe rimasta con noi o se avrebbe seguito la direttrice ( cioè sarebbe andata con la vecchia ditta). Lui mi rispose che sarebbe rimasta solo per un breve periodo con noi. Il tempo di dare una sistemazione ai reparti e trovare una sostituta! Non diedi peso più di tanto alla cosa, in quel momento. Nei giorni a seguire conobbi meglio tutto il personale o meglio, soltanto quelli che non erano andati in malattia. Saremmo dovuti essere in sette, ma il giorno dopo, per magia o per sciagura, il personale, quasi, si dimezzo'. Tutti in malattia! Quindi, rimasti, Io, La vice direttrice "Mia, la ragazza dell'ortofrutta ( che faceva il part-time) un salumiere e il macellaio, Il da fare era tanto, e un cambio di gestione comporta tanto lavoro. Prima erano in otto a lavorarvi. Tuttavia bisogno' arrangiarsi.

Buongiorno bella'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora