Ma che ne sanno gli altri

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Come sarebbe andata l'undicesima puntata della seconda stagione se l'avessi scritta io.

...

Vederla varcare l'ingresso di casa sua con la bambina stretta tra le braccia e Manuel al seguito con un borsone sulla spalla, gli fece girare la testa e gli provocò un principio di nausea.

Era sceso a patti con la consapevolezza che a Manuel sarebbero sempre piaciute le ragazze, aveva accettato che provasse qualcosa per Nina e aveva deciso a sua volta di andare avanti, concentrandosi su altro. Ma che pretendesse da lui un supporto in quel piano sconclusionato che avevano ideato, non poteva tollerarlo. Era troppo finanche per Simone Balestra.

«Potete prendere la camera affianco a quella di Simone. - disse sbrigativo Dante, che aveva guidato quell'ignobile corteo fin dentro il soggiorno di casa sua. - Quella dove stava tua madre. E aiutale a sistemarsi. - si rivolse a Manuel e Simone sbatté le palpebre, restandosene in silenzio sulle scale a cercare risposte sul viso di quello che rimaneva del suo migliore amico. Guardava ovunque Manuel, fuorché lui, ora carezzava i capelli della piccola, ora rivolgeva un sorriso incoraggiante a Nina. A quella scena sentì una morsa stritolargli il cuore e quasi gli salirò le lacrime agli occhi. Un moto di tenerezza che durò giusto un attimo, però, perché la rabbia ebbe il sopravvento. Nina si rivolse al suo insegnante, spiegando che la bambina avesse innanzitutto bisogno di un bagno caldo e di mangiare qualcosa. - Simone allora dai una mano tu a... - Si voltò di scatto, quando gli occhi azzurri e colmi di sospetto della ragazza lo intercettarono, e risalì i gradini a due a due, per potersi andare a rintanare lontano da quella follia collettiva. Dovevano aver perso la testa, tutti quanti. Altrimenti non si spiegava. - E niente, se ne va.» Sentì in lontananza suo padre che sospirava e accompagnava quelle parole con delle scuse sentite alla compagna di classe.

Suo padre, che aveva ben pensato di agire ancora una volta senza consultarlo, portando in una casa non sua due criminali e una minore sequestrata. E più pensava al fatto che Manuel davvero avesse aiutato una ragazza che a malapena conosceva, ma di cui si professava innamorato, a compiere un reato del genere, più l'ira diveniva concreta. S'aspettavano il suo sostegno? Che si rendesse complice della più grande delle cazzate imbastite dalla mente geniale di Manuel Ferro? No, a quel giro non si sarebbe fatto fregare così facilmente. A tutto v'era un limite e Simone aveva sopportato fin troppo a lungo le uscite di testa del proprio migliore amico.

Mimmo aveva bisogno d'aiuto, lui era davvero incastrato nella propria vita e Simone preferiva di gran lunga incasinare se stesso per una buona causa, piuttosto che assecondare i capricci di un paio di adolescenti che giocavano a fare gli adulti. Per di più, Manuel voleva solo distrarsi dalla propria vita ed era lampante il fatto che avesse scelto la maniera più deleteria per farlo.

Raggiunse camera propria con il fiatone e si chiuse la porta alle spalle, fiondandosi poi a cercare il cellulare sepolto nello zaino di scuola che aveva abbandonato sulla sedia. Veloce compose il numero di Mimmo e inoltrò la chiamata alla quale rispose la voce meccanica della segreteria telefonica. Riprovò una seconda volta, sapendo quanto vano fosse il tentativo: Mimmo non poteva utilizzare il cellulare, una volta rientrato in cella. Eppure trovò conforto nella consapevolezza di avere qualcuno da cui andare a rifugiarsi, quando tutto pareva andare male.

Quanto ancora avrebbe dovuto sopportare per avere un minimo di pace? Eppure non gli pareva di chiedere troppo. Sembrava tutto un enorme scherzo di cui suo padre s'era reso complice volontario a partire dal momento esatto in cui aveva deciso che la donna della sua vita fosse la madre di Manuel. Lo stesso, stupido, Manuel di cui, Dante lo sapeva benissimo, Simone era... stato innamorato. E adesso aveva piazzato in casa sua pure fidanzata e pargoletta con la pretesa che Simone desse loro una mano a... sistemarsi? Compiere un reato? Fare da baby-sitter mentre quei due scopavano nella stanza affianco alla sua?

Ma che ne sanno gli altri [Simuel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora