Era il 30 settembre del 2002, quando lanciarono in edizione limitata delle vecchie radio da collezione. Ero un appassionato di radio e a quei tempi potevo permettermi di acquistarne. Nella mia collezione ne mancava solo una, e guarda caso era proprio una di quelle in edizione limitata. Dovevo sbrigarmi se volevo prenderne una, ce n'erano solamente 5 in tutto il mondo. Presi il primo aereo per tokyo, l'unica città in cui le vendevano, acquistai subito ad un prezzo stracciato la radio che mancava nella mia collezione. Tornai a casa, ansioso di provare se funzionasse visto il prezzo bassissimo. Aprii la scatola, ed accanto alla radio c'era un foglietto con una scritta in giapponese , o forse cinese non mi intendevo di lingue... Decisi che prima avrei ascoltato la cassetta, e poi avrei cercato la traduzione di ciò che c'era scritto. Accesi la radio e inserii la cassetta, all'inizio un vuoto totale... Pensavo fosse rotta, poi iniziarono dei strani rumori, rumori di passi credo... tre tocchi alla porta, poi di nuovo un lungo silenzio come se stessero aspettando per aprire la porta.. Ed infine delle grida di bambini.. Beh iniziai a credere fosse una registrazione di qualche vecchio film horror. Spensi la radio, ma dopo un po si riaccese da sola, ed una spaventosa voce femminile disse una frase: "Tra 13 giorni verrò a prendere tuo figlio Billy." A quel punto iniziai a spaventarmi.. "Billy" come faceva a sapere il nome di mio figlio? Poi pensai che fosse solo una stupida coincidenza, ci sono molti bambini di nome Billy, sarà stato solo un caso.. Spensi di nuovo la radio.Il giorno dopo feci controllare il significato della frase su quel biglietto da un mio caro amico, laureato in lingue, mi disse che c'era scritto "John, tra 12 giorni verrò a prendere tuo figlio Billy" ero sicuro che il giorno prima stesse scritto un 13 e non un 12.. Chiunque abbia scritto quella lettera e abbia registrato quella cassetta, conosceva il mio nome e quello di mio figlio. Quel giorno stesso andai alla polizia portando la radio, la cassetta e il foglietto. Mi dissero che avrei dovuto aspettare un paio di giorni e che mi avrebbero chiamato appena avrebbero scoperto qualcosa. Tornai a casa, continuai a comportarmi normalmente con mio figlio per non farlo preoccupare. Dopo due giorni mi chiamarono dalla centrale della polizia dicendo che sarei subito dovuto andare là. Portai mio figlio da mia sorella, e mi diressi subito alla centrale. Mi dissero che smontando la radio, hanno trovato al suo interno foto di bimbi scomparsi da anni, tutti casi mai risolti, e sul retro di ogni foto c'era l'esatta data della scomparsa. Ogni bimbo era scomparso il 13 ottobre alle 21:21 a distanza di 13 anni da ognuno. La radio era stata creata da una vecchia signora che costruiva radio da collezione, aveva due figli. Il primo venne ucciso davanti ai suoi occhi e a quelli del fratellino di pochi mesi, il 13 ottobre alle 21:21. 13 anni dopo, la vecchia signora impazzì e uccise il suo figlio minore il 13 ottobre alle 21:21 e poco dopo si tolse la vita. I poliziotti dissero che si trattava sicuramente di uno scherzo, siccome quest'anno passavano i 13 anni dall'ultima scomparsa di quei bimbi, e che sarei potuto stare tranquillo. Tornai a casa con la radio, e mentre la sistemavo in soffitta notai che sul foglietto non c'era più un "12" ma un "10"., o qualcuno cambiava numero per fare uno scherzo o quella radio era maledetta. Preferii pensare fosse solo uno scherzo, e così trascorsi le mie giornate come se non fosse successo nulla. Arrivò il 13 ottobre, ero a casa con mio figlio, quando la lancetta dell'orologio cadde sulle 21:21. Sentii dei rumori di passi e poi tre tocchi alla porta, presi una mazza da baseball e nascosi mio figlio dietro di me. Aprii lentamente la porta, non c'era nessuno, ma sentii delle urla di un bimbo, così mi girai di svolta, e invece di mio figlio, vidi solo una lucubre figura femminile vestita di nero, con dei lunghi capelli rosso sangue, metà volto coperto da un cappuccio nero, un'enorme sorriso cucito dal quale scorreva del sangue, e la pelle pallida... Mi svegliai in ospedale sotto shock, quella fu l'ultima volta che vidi mio figlio.. L'immagine di quella donna non riuscirò mai a togliermela dalla testa. Ho deciso di raccontarvi questa storia ,che non è mai stata resa pubblica per privacy, perché sono passati 13 anni dall'accaduto, e quest'anno il 13 ottobre verrà a prendersi un altro bambino.. E potrà essere proprio vostro figlio.