SHE ALWAYS WANTS ... THE STRANGER

KRIEK

Bruxelles

Brando ha incontrato il responsabile della Finance & Invest SPRL, ha supervisionato l'intera azienda e incontrato chi di dovere per ottenere ogni minima richiesta per realizzare un piano di Cyber Sicurezza all'avanguardia. Nonostante la sua giovane età, ha dimostrato di essere più che all'altezza e nemmeno per un secondo, hanno dubitato di lui, dopo che Liam ne aveva fatto una propaganda impeccabile avvisando del suo ruolo. Non conosce il francese ma dopo quattro anni di studi in Inghilterra, sfoggia un ottimo inglese e si destreggia molto bene con lo spagnolo, avendo convissuto con Carlos, ed anche questo è stato un punto a suo favore non dovendo far affidamento con un interprete, mantenendo i loro discorsi in un'estrema riservatezza.

È stato impegnato tutto il giorno ed è riuscito a non preoccuparsi per Isabel più di quanto non lo faccia ora che si trova solo in una stanza d'hotel a 5 stelle, che Lara ha prenotato per lui.

Dopo una lunga doccia rigenerante, si concede cinque minuti per controllare la posta elettronica per non trascurare nuovi ordini di Liam, per poi rilassarsi e chiamare la sua fonte di felicità: Bel.

Passa in rassegna le mail sul suo indirizzo aziendale, una di Lara che gli conferma il volo di ritorno l'indomani alle 17:00. Fa un sogghigno soddisfatto pensando che non è un orario indecente e riuscirà ad accompagnare Isabel alla cena di beneficenza. Una seconda è di Liam che si congratula con lui avendo ricevuto approvazioni direttamente da Bruxelles per come si è presentato. Una terza da Vittoria, che sul discorso avuto la sera prima, gli lancia due o tre possibili input da impostare per riuscire a sfatare quell'obiettivo ancora irraggiungibile. Altre di poco rilevanza da colleghi e poi ne nota una mai vista.

Storce il naso e prima di aprirla si rassicura che non si tratti di un Virus o di uno Spam.

È sorpreso di trovare invece una sfida di Isabel, ritorna con i ricordi a otto anni prima, quando gli regalò per il suo compleanno la possibilità di diventare il suo ragazzo risolvendo un codice criptato, naturalmente questo ha un livello di difficoltà non paragonabile a quello ma sa che le sue capacità sono elevate e forse superiori alle sue in certi campi.

Prende il telefono e gettandosi di schiena sul letto fa partire la chiamata. Solo il ripetuto suono del telefono che riecheggia, gli fa sentire una grossa pressione allo stomaco tanta è la voglia di sentirla...

Tu. Tu. Tu. Tu.

"Ehi straniero..."
La sua tenera voce gli riempie il cuore.

"Piccoletta...mi manchi da impazzire!"
"Mhm... non ti ho sentito tutto il giorno, pensavo che il lavoro ti avesse distolto da me."
"Sei pazza? Tu piuttosto?"
"Chiudo gli occhi e rivedo ieri sera, come posso non pensarti."
"L'intento era quello, ma mi manchi ugualmente. Anzi, più ci penso, peggio sto. Vorrei averti qui adesso."
"Ti ho inviato una sorpresa."
"Ho visto. Cosa devo aspettarmi?"
"Tu risolvilo e lo scoprirai!"
"No no. Se mi dici a cosa devo aspirare potrei pensarci..."
Non vuole dargliela subito vinta.

"Se lo risolvi ti rivelo tre trucchi che ho imparato da mamma."
"Mi fa sempre strano sentirti chiamare mamma la sexy prof..."
"Perché, non mi trovi all'altezza?"
"Mhm...Scherzi! In fatto di figaggine potresti benissimo essere sua figlia biologica, è solo che sembra più tua sorella."
"Non è da tutti avere una madre giovanissima, anche mamma Isabel lo era."
"Sì, ma non così! ..." ridacchia. "...Sarebbe stata una bambina, anche se già da bambina tu eri una gran figa... cazzo ricordo ancora la prima volta che ti ho visto... mhmm...piccoletta hai fatto impazzire da subito il mio amichetto prima ancora che io impazzissi per il tuo cervello."

"Povero... ed ha dovuto attendere parecchio per conoscermi." Risponde anche lei divertita. "E... come sta adesso?"
"Intendi, adesso che ti ha conosciuta a fondo, o adesso in questo preciso istante?"
La stuzzica.