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Simone lo scopre solo un mese dopo, quando è già quasi Natale, che Manuel ha venduto la moto.

È abbastanza certo, in realtà, che l'altro glielo abbia tenuto nascosto: forse si vergogna di aver preso una decisione del genere. Soprattutto, di averlo fatto per quell'ingrata che non lo ha mai ringraziato.

E no, non crede proprio di essere influenzato in quel giudizio dalla sua evidente e spiccata antipatia per Nina. È evidente a chiunque abbia occhi e cervello funzionanti - e non solo, perché pure Matteo se n'è accorto - che quella ragazza non sia una bella persona. Non gli importa di quanto Manuel si impegni a difenderla, spinto da chissà quale sentimento dirompente: quella è una stronza di prima categoria, nonché un'ingrata che non sa stare al mondo. Basta pensare a come gli ha dato della spia per aver detto a suo padre dove si trovassero: l'immaturità fatta persona.

In ogni caso, Simone scopre solo dopo un mese di quell'ennesima pazzia fatta da Manuel per amore, e lo scopre per caso. È un giorno qualsiasi di quelli che seguono l'intervento di suo padre: Floriana e Anita si alternano per tenere compagnia all'uomo la mattina, mentre lui se ne occupa il pomeriggio.

Solitamente, sua madre si reca in ospedale in auto, ma quel giorno  catorcio che suo padre si ostina a non rottamare non è partito, perciò la donna ha preso in prestito il suo motorino e lui ha optato per l'autobus.
Andare fino all'ospedale con i mezzi però è complesso e richiede molto tempo, perciò decide di chiedere un passaggio a quello che, sulla carta, è il suo migliore amico.

"Sulla carta" perché in realtà è da un po' che il loro rapporto è strano, un po' teso. È stato relativamente facile diventare amici, così come lo è stato diventare qualcosa di più, anche se solo per una notte di cui non hanno più riparlato. Hanno pensato, ingenuamente, che vivere sotto lo stesso tetto non avrebbe cambiato nulla nel loro bizzarro equilibrio. Si sbagliavano: è cambiato tutto e loro si sono ritrovati ad essere al tempo stesso più vicini che mai e come non mai lontani.

In ogni caso, Simone ha bisogno di un passaggio in ospedale, e chiaramente la prima persona a cui pensa di chiederlo è il suo migliore amico.
Forse sarà l'occasione anche per Manuel per passare un po' di tempo con Dante, visto che ancora non ha trovato il coraggio di andarlo a trovare.

"Oi Manu, ti posso chiedere un favore?"
Manuel alza lo sguardo dal banco di legno laccato di verde. Ultimamente Simone lo vede sempre più stanco, sempre più depresso. Forse è dovuto ancora a Nina, che a malapena gli rivolge la parola. Come se fosse stata di Manuel l'idea di rapire la bambina.

"Certo, Simò, dimmi."
Poche cose sono rimaste uguali del loro rapporto da quando vivono insieme: la propensione di Manuel ad aiutarlo in ogni circostanza è una di queste.
"Mi servirebbe un passaggio in ospedale oggi pomeriggio. Mia madre ha preso il motorino e arrivarci coi mezzi è un casino."

Lo sguardo di Manuel davanti a lui si rabbuia. Scuote la testa, gli occhi bassi come se si vergognasse.
"Nun te posso aiutà, me spiace."
Inizialmente Simone non capisce, che mai Manuel ha rifiutato di aiutarlo con una cosa così semplice prima, se non quando c'era di mezzo una donna. Si arrabbia, allora, che di essere di nuovo messo da parte per Nina non ne ha proprio voglia. Non per lei, che Manuel lo ha sempre trattato a pesci in faccia.

"Dai Manu, è solo un passaggio. Poi se devi andare a fare chissà cosa con Nina ti lascio andare, giuro."
Non sfugge all'amico il risentimento nascosto da quelle parole, e subito si affretta a negare, come se non esistesse nulla di peggio per lui di Simone che pensa quelle cose.
"Non è per Nina, Simò. Chemmefrega a me de quella, soprattutto dopo come m'ha trattato. È che la moto non la ho più."

Simone ci mette un po' a realizzare il significato di quelle parole. Manuel non ha più la moto. Non ha alcun senso.
"Ma in che senso non l'hai più? S'è rotta?" che niente gli è più inconcepibile del fatto che Manuel si sia liberato del suo bene più prezioso.
"L'ho venduta, Simò. Un mese fa. Me dispiace non poterti portà da tu padre."
E poi si allontana, come se temesse il giudizio di Simone per una tale decisione.

You don't know what I'd do for you | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora