POV Simone
Pareti bianche,odore di disinfettante,barelle. Simone nonostante avesse solo tre anni era consapevole di trovarsi in ospedale;il suo fratellino Jacopo quella notte non aveva chiuso occhio per via di una febbre molto alta.O almeno così gli era stato detto dai genitori.
Sua madre Floriana era entrata nel reparto con Jacopo,mentre lui e suo padre Dante avrebbero dovuto aspettare in sala d'attesa.
Nella stanza con loro c'era una donna dai capelli corti e scuri che camminava freneticamente avanti e indietro,forse assalita dall'ansia.
"Papà ma cos'ha quella signora?"
"Credo sia preoccupata per qualcuno che non sta molto bene."
"Anche lei ha un fratello che sta male?"
"Potrebbe essere.Tu resta qui,io tento di rassicurarla."
Simone rimase seduto sulla sedia stringendo il dinosauro di Jacopo tra le braccia.
Nel mentre Dante si era diretto verso la donna misteriosa e le aveva offerto del caffè.
"Tu per chi sei qui?"Chiese Dante.
"Mio figlio Manuel,stanotte credo abbia sbattuto la testa da qualche parte.Ho visto tanto sangue uscirgli dalla ferita e ho subito guidato verso l'ospedale."
"Spero si rimetta presto."
Due ore dopo
POV Manuel
I medici erano stati molto bravi con lui.Gli avevano messo i punti e fasciato la testa senza che lui sentisse alcun dolore.
"Mamma!"Gridò lui correndo ad abbracciare la madre che era seduta in sala d'attesa.
"Amore mio,stai bene!"
Anita prese a coccolare il bambino e nel mentre il medico le spiegava che erano bastati solo alcuni punti e la ferita era fortunatamente superficiale.
"Ok allora noi andiamo.Spero che anche Jacopo si rimetta presto." Disse Anita a Dante,che si era preoccupato nel vederla camminare avanti e indietro senza fermarsi.
"Buon rientro allora."Rispose lui.
"E grazie mille per il caffè."
Manuel notò un bambino poco più alto di lui avvicinarsi e porgergli un dinosauro.
"Questo è del mio fratellino Jacopo,ma visto che tu non hai giocattoli con te puoi prenderlo e portarlo a casa.Io e papà ne possiamo comprare uno nuovo per Jacopo quando si risveglierà."
"Grazie."Rispose semplicemente Manuel sorpreso per quel gesto.
"Sono Simone."
"Io mi chiamo Manuel."
Simone era un bambino molto bello,pensò Manuel.Aveva dei capelli quasi più ricci dei suoi,degli intensi occhi scuri e un'aria da introverso,ma secondo lui era solo un'apparenza.
Sperava di rivederlo in giro,magari al parco o all'asilo,sembrava un bambino molto tranquillo e per di più gli aveva regalato un dinosauro,il suo giocattolo preferito.
Manuel era un bambino molto scontroso,ribelle e solitario.Non amava la compagnia degli altri bambini,preferiva giocare per conto proprio,ma sarebbe stato felice di passare del tempo con Simone.
"Allora noi andiamo.Ciao Dante,ciao Simone."Disse Anita prima di prendere per mano il figlio e uscire dalla sala.
POV Simone
Manuel lo intrigava molto.Pensava che fosse un bambino unico nel suo genere,non di quelli che condividono giocattoli e caramelle senza pensarci due volte,ma uno di quelli che per potergli essere amico dovevi conquistare il suo rispetto.Una volta però che Manuel si fosse fidato,secondo lui, sarebbe potuto diventare il suo migliore amico ed essere inseparabili.
"Papà visto che simpatico era Manuel?"
"Sí Simone,sembra davvero figo."
"Pensi che lo rivedrò?"
"Chissà.Se è destino vi rivedrete e non vi perderete mai più di vista."
Sei ore dopo
Simone e Dante si erano addormentati l'uno appoggiato sulla spalla dell'altro,ma furono svegliati improvvisamente da un medico.
"Lei è il signor Balestra?"
"Sí,mi dica."
Simone comprese cosa fosse successo quando sentì un urlo soffocato di sua madre proveniente da un'altra stanza.
"Mi stringe il cuore ma suo figlio non c'è l'ha fatta.Non si trattava di una semplice febbre,il problema era un'infezione polmonare e poco fa si é verificato il collasso di essi.Era inevitabile.Se lo volete,posso accompagnarvi da lui per un ultimo saluto."
Simone vide la speranza che ancora poteva leggersi sul viso di suo padre andare in frantumi dopo le parole del dottore.L'espressione speranzosa fa sostituita da una ombrosa,avvilita,sconfitta.
Quando furono accompagnati nella stanza dove si trovava il lettino di Jacopo,suo padre corse ad abbracciare Floriana che era in balia di una crisi di pianto.
Simone invece osservò il viso sereno di Jacopo e la sua posizione composta sul lettino.
"Non si sveglierà mai più vero?"Chiese lui al medico che glielo fece intendere senza proferire parola.
A quel punto che Simone scoppiò in lacrime e corse ad abbracciare il suo fratellino.
"Perché te ne sei andato?Perché?Ora come farò senza il mio fantastico gemello che mi difende dai bambini che mi prendono in giro?"
La giornata passò così,con i tre che piangevano riversi sul corpo inerme di Jacopo senza dire una parola,si udivano solo grida di dolore e sospiri pesanti.
Verso sera arrivarono due infermieri che portarono via la barella di Jacopo nonostante le lamentele dei suoi genitori.
Quella fu l'ultima volta che Simone vide Jacopo.
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Chissene frega della legge morale
FanficQuesta storia racconta di come due anime sole possano smarrirsi, cercarsi e ricongiungersi fondendosi in una sola.Questa storia racconta di come un cuore infranto possa ritrovare la sua metà mancante che si curerà di ricucirgli le ferite.Immergetevi...