La scimmia e la video camera - favole

Cos'è la natura? Cos'è l'umanità? Cos'è la fauna? La filosofia ci porta nel mondo delle foreste, ma non foreste qualsiasi: è un regno ignoto e misterioso dove le scimmie cercano di capire al meglio se stesse. Alti alberi, rovine antiche e fiumi lunghi. Cascate idilliache dalle montagne. Sembrerebbe un luogo paradisiaco, una specie di enorme Eden. Giova ad ogni scimmia elevarsi sulla cima di alberi alti come grattacieli per vedere le vastità del creato e scoprire questi orizzonti d'una paura vivente nell'animo delle scimmie. 

In una remota foresta, gigantesca e brulicante di tanti animali, una scimmia di nome Primate Sapiens, una scimmietta scura di pelle, dal cuore troppo vivace e coraggioso, sofisticato e dolce, avventurandosi nei meadri di uno sporco bunker risalente all'epoca umana (come deduzione), scopre in un laboratorio puzzolente e dismesso da tempo, polveroso e pieno di robacce, uno strano oggetto che egli chiama "Video camera" semplicemente: pian piano, inizia a osservarla e provarla. Ma conoscendo solo alcune funzioni di essa la prova con una semplicità disarmante. Medita sulla tecnica. Scava nella profondità. 

Ciò che viene usato in maniera troppo semplice ha effetti davvero insoliti. Ciò che sia insolito per il Primate è se tale scoperta possa dare frutti sperati. 

Presa in mano, comincia a farsi i "Video". Allegra e contenta, sii vede molto realizzata: inizia quindi a "riprendersi". Tuttavia mai gesti estremi. Sostiene di aver fatto una scoperta rivoluzionaria come nessuna nel "Nuovo Mondo", così viene nominato tal luogo nell'era delle scimmie. Inizia a teorizzare il potere a volte divinatorio della telecamera: ma non tutti sono avvezzi da tale conoscenza. Lui è considerato strambo, sopratutto dalle sagge e anziane scimmie il cui scetticismo prevale su ogni cosa e teoria ritenuta assurda. 

Intanto, avventato com'è, la scimmia decide di sbizzarirsi assai: costruisce il "suo" cinema mal compreso dalle scimmie delle foreste, specialmente le scimmie di una certa età. Più curiose le nuove generazioni. Porta il suo mondo cinematografico in ogni foresta. Non tutti accettano il suo desiderio di fare video: uno spettacolo della vita comune. Un modo per far allargare le menti.

A una proiezione nel suo cinema "Primalandia", però alquanto brusca e particolare, ecco i freddi frammenti video dell'epoca umana: all'inizio abbiamo i strani frammenti dell'epoca umana, ovvero caccia agl'animali, guerre mondiali, devastazione, morte, distruzione della specie, bomba atomica eccetera. Una carrellata che spaventa sia il Primate che le altre scimmie che non conoscono appieno la storia umana. Il triste racconto umano. 

I piccoli di scimmia, alquanto spaventati, in una follia di lacrime. Occhietti chiusi per questa diabolica visione. Le famiglie, che hanno accettato la proiezione video, distrutte. Uno strazio. Uno dei saggi, una grossa scimmia anziana di nome Gerontocratico Primio, interrompe il malumore dicendo chiaramente: "Hai visto stramba scimmia? Mio genio Primate, la tua scoperta ha portato dolore nel cuore delle scimmie: ma il problema è che hanno compreso l'orrore umano. Alcuni purtroppo e forse seguiranno tale visione alla follia. Altri con ribrezzo". 

Nel frattempo la proiezione cinematografica va avanti: ecco il lume. Sbalorditi. Avvolti da mistico romanticismo. 

Le scimmie iniziano a sentire un maggiore calore umano: scene di abbracci, baci e amori autentici. Di persone limpide che costruiscono mondi dove giustizia e vero amore sono la forza per continuare in ogni epoca. Il saggio allora: "Magari dovrei ricredermi, questi umani non sono così brutali, dopotutto: pensavo al peggio, ultimamente. Scusa mio caro Primate, ma io vedo con gl'occhi di uno scettico e testardo anziano: mai avrei potuto godere di una certa meraviglia, d'una bellezza così emotiva. Uno sguardo onesto su tanti amori autentici. Desidero che contnui il tuo progetto. Dobbiamo svegliarci per una nuova alba". 

Le altre scimmie comprendono che più vediamo una cosa davvero e più è facile sentirsi, diciamo, meglio: più assaporiamo le reali scoperte e più siamo vicini ad apprezzarle nei valori dell'amore e della speranza. Un piccolo passo avanti per una nuova umanità.