II

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Erano passati molti giorni da quando Astrid aveva incontrato Bill,era ancora un po' scossa,ma in fondo era contenta di essere ancora lì sdraiata sul suo letto con la sua migliore amica di fianco.

«Che cazzo ti metti a fumare in camera Ash,se tua madre entra ti ammazza» Disse Evelyn prendendole la sigaretta dalla bocca.

«Andiamo Eve,mia madre si fuma di peggio,e poi adesso non è nemmeno in casa» Se la riprese per poi passarne una alla sua amichetta che la guardava sorridendo.

«Sei proprio una stronzetta Ash» Evelyn si accese la sigaretta e le due iniziarono a parlare e a scherzare tra di loro. Astrid non le aveva raccontato di quel giorno,anche se era la sua migliore amica certe cose voleva tenersele per se.

«Tutto ok? Ti vedo sovrappensiero» Buttò fuori del fumo dalla sua bocca.
«È tutto ok» Sforzò un piccolo sorriso che subito ritrasse.

«Astrid quante volte ti ho detto di non fumare in camera tua» Georg spalancò la porta di colpo facendo sobbalzare le due.
«Andiamo Georg,mamma non c'è,e poi anche tu fumi nella tua camera»

«Giuro che se mamma sente la puzza questa volta non ti copro» Sbattè la porta e scese di corsa le scale.
«Che problemi» Astrid spense la sigaretta sdraiandosi iniziando a pensare a cosa avrebbe fatto o detto sua madre appena avrebbe varcato quella porta.

«Tua mamma da quanti giorni è via?» Non le piaceva questo argomento,Evelyn sapeva che non le piaceva parlare di Melanie,avrebbe detto solo cose cattive.

«Almeno due,si starà facendo scopare per bene» Sentì gli occhi lucidi. Cominciò a pensare a quanto fosse bella la sua vita prima che i suoi genitori divorziassero,ogni volta che suo padre tornava da lavoro la bionda correva da lui abbracciandolo e dandogli tanti bacini sulla guancia.

Suo padre l'aveva tradita con una donna un po' più giovane di lui,ma anche se aveva fatto tutto questo ad Astrid non sarebbe dispiaciuto stare con Nate.

«Scusa se ho tirato fuori questo argomento» Subito la bionda spostò il suo sguardo sulla sua amica che si stava attorcigliando una ciocca di capelli sul dito.

«Tranquilla,quello che mi preoccupa adesso è la scuola,se la gente lo viene a scoprire tutti penseranno che io un giorno diventi come lei» Si mise le mani sul viso cercando di bloccare le lacrime.

«Te non ci pensare troppo,se tieni la bocca chiusa e non inviti nessuno a casa tua sarai al sicuro» Le sorrise. Era così grata di aver fatto amicizia con Evelyn,grazie a lei la sua vita aveva ancora un senso,in fondo.

Subito sentirono una roba pesante cadere dal piano di sotto,le due si guardarono e corsero giù a vedere che cosa fosse successo.

«Vedo che hai finito la tua seduta dalla psicologa» Scherzò suo fratello beccandosi un dito medio da parte di Astrid.

«Chi sarebbero queste due ragazze Georg?» Chiese un ragazzino,sui 16 anni,aveva dei dreadlocks e non smetteva di muovere il suo pearcing con la lingua.

«Astrid» tutti si voltarono verso Bill,compresa la ragazza,che appena lo vide distolse lo sguardo.
«La conosci?» Georg guardava entrambi confuso.

«No,ma dato per scontato che tu abbia parlato a loro di me non ci vuole un genio per capire che sono io Astrid» Di certo non avrebbe lasciato che un ragazzino qualunque avrebbe rovinato il suo piano.

Lui la guardava e basta,voleva dire il vero motivo per cui la conosceva,ma senza il consenso della ragazza non avrebbe detto una minima parola.

«Donzelle vi piacerebbe ascoltare i bellissimi e famosissimi Tokio Hotel?» chiese il ragazzo di prima avvicinandosi a loro. Astrid ed Evlyn si guardarono prima di dare una risposta.

«Va bene» i quattro ragazzi presero i loro strumenti per poi scendere verso il garage seguiti dalle due.
«Te lo avevo detto che ci saremmo rincontrati As» Bill appoggiò una mano sulla sua spalla.

«Si ma non toccarmi» gliela tolse e finalmente arrivarono al posto desiderato.
«Scusatemi se prima non mi sono presentato. Tom Kaulitz,piacere» Porse la mano mettendola in mezzo alle due ragazze che subito lo guardarono male.

«Tom smettila» Si voltarono verso la voce che proveniva da un ragazzino basso,biondo e con gli occhi da cucciolo.
«Gustav non è il momento» Lo rimproverò Tom,gesto che fece sbuffare il biondo.

«Astrid ed Evelyn» Disse la castana al posto della sua amica.
«Iniziamo o devi stare tutto il tempo a corteggiare mia sorella?» Chiese Georg infastidito.

«Posso fare tutte e due?»
«Sta zitto e suona» Gli passò la chitarra per poi iniziare a suonare. Astrid non si sarebbe mai aspettata che Bill fosse il cantare,si ok aveva una voce angelica,ma rimase comunque sconvolta.

Per tutta la canzone i due non smettevano di guardarsi,lei lo guardava fisso negli occhi con una faccia annoiata,a lui brillavano gli occhi e si poteva vedere da un milione di distanza che era felice.

«Bravissimi!» disse Evelyn battendo le mani,Astrid si limitò a sorridere cercando di nascondere il fatto che sarebbe voluto tornare in casa e chiudersi in camera sua.

«Possiamo tornare su?» Chiese abbastanza scocciata.
«Voi andate,noi vi raggiungiamo subito» Rispose Bill sorridendo. Le due amiche tornarono su mentre i quattro ragazzi restarono per parlare di una cosa importante.

«Devo ammettere che tua sorella è davvero bella Georg» Dopo quella frase il castano lo spinse amichevolmente.

«Bill come facevi a conoscerla?»
«Te l'ha detto,ci parli spesso di lei,quindi non era difficile capire chi fosse tra le due» era in ansia e si vedeva,non aveva mai mentito ai suoi amici e sperava che non lo scoprissero.

«Mh» Disse Georg incrociando le braccia.
«Dai Georg lascia perdere. Possiamo tornare su che ho fame?» Si mise in mezzo Gustav facendoli ridere.

I quattro presero tutte le loro robe per poi tornare di sopra. Appena Bill varcò la porta vide Astrid ridere con la sua amica,subito gli si stampò un sorriso in faccia,era felice di averla salvata quel giorno.

twisted games - bill kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora