Capitolo 2

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Un'ora dopo la fine del concerto, Hyuna era seduta al bancone del bar di un hotel, aveva fatto un cambio d'abito, così da non attirare l'attenzione in quell'ambiente più sofisticato; aveva indossato un semplice tubino nero con scollo a barca, aveva lasciato i lunghi capelli neri sciolti a coprirgli le spalle nude, aveva scambiato gli stivaletti di pelle con il tacco in metallo con un paio di décolleté nere lucide e aveva reso il trucco più semplice con solo una linea di eyeliner nero, mascara e rossetto rosso. Stava sorseggiando il secondo martini, quando un ragazzo si sedette sullo sgabello accanto al suo, lei gli rivolse un'occhiata discreta ma un lieve ghigno le macchiò il viso.
<<Una birra per favore. - ordinò lui e senza guardarla disse. - Piaciuto il concerto?>> chiese ed era ovvio che stesse parlando con lei anche se continuava a non guardarla.
Non si potevano farsi vedere insieme, c'era sempre la possibilità che qualche fan o paparazzo fosse in giro pronto a far partire il gossip.
<<Si certo, avete lavorato davvero molto per questo comeback e si vede l'impegno.>>
<<Hyunjin ha creato quasi tutte le nuove coreografie, sta diventando davvero bravo e ogni comeback si lascia sempre più coinvolgere nella parte creativa.>>
La ragazza annuì e prese un sorso del suo drink per nascondere il sorriso fiero.
<<Anche tu sei stato molto bravo, so che hai scritto un'intera canzone da solo, arrangiando anche la musica, complimenti!>>
Il ragazzo accennò un sorriso a sua volta.
<<Diciamo che andando avanti prendiamo più confidenza con le nostre potenzialità. - ammise e diede anche lui un sorso alla suo birra. - Sei stata a pattinare di recente?>> le chiese e lei si prese qualche minuto prima di rispondere. Quando era stata l'ultima volta che era stata sul ghiaccio?
Quando aveva iniziato, tanti tanti anni addietro, non riusciva a stare lontana dalla pista, ma con il passare degli anni e con il fatto che non poteva ancora tornare a pattinare a livello professionale, aveva un po' abbandonato. Eppure era stato proprio il pattinaggio a legarla al ragazzo che aveva accanto, molto prima di sapere che era uno degli amici di suo figlio.
<<No, è da un bel po'. - rispose infine e si alzò dallo sgabello con nonchalance. - Andiamo?>> disse solo e non le serviva aspettarlo per sapere che l'avrebbe seguita, in fondo era lì per questo.

Camminò sinuosa verso l'ascensore e attese che le porte si aprissero in silenzio, entrambi entrarono e si disposero lungo la parete in fondo, non si guardarono, né parlarono, non erano ancora al sicuro, soprattutto perché un numeroso gruppo di persone entrarono un piano sopra il loro e li costrinsero a schiacciarsi ancora di più contro la parete dell'ascensore. Un nuovo ghigno furbetto illuminò l'espressione di Hyuna e si spostò lievemente finché non si ritrovò davanti al ragazzo, portò una mano indietro finché non raggiunse la patta dei pantaloni del ragazzo, il quale sobbalzò appena al contatto.
La ragazza ghignò ancora e accarezzò più affondo l'intimità sentendolo reagire di conseguenza, continuò a sfiorarlo finché l'ascensore raggiunse il sedicesimo piano e le porte si aprirono di nuovo permettendo a tutta il gruppo di persone di uscire, restarono di nuovo soli e il silenzio calò tra loro finché le porte non si chiusero di nuovo. A quel punto lui la spinse contro la parete di lato e le portò una mano al collo.
<<Vuoi farmi impazzire per caso?>> le chiese, il tono non era minaccioso, più eccitato in effetti.
Hyuna ghignò di nuovo, sentiva chiaramente l'eccitazione del ragazzo premere contro la sua coscia, l'aveva portato esattamente dove sperava e le piaceva quando si faceva un po' violento.
<<Sehun-ah, sai che non mi servono questi giochetti per farti impazzire...>> lo provocò, ma in fondo sapevano entrambi che se continuavano a vedersi di nascosto in quel modo, era proprio perché lui era già pazzo di lei.
La risposta le arrivò direttamente attraverso un bacio che di casto non aveva assolutamente nulla e che si fece via via sempre meno delicato. Fortuna che raggiunsero il piano giusto in fretta e senza essere interrotti oltre, il ragazzo le prese la mano e la condusse con una certa urgenza verso la stanza che aveva prenotato, aprì la porta con la chiave magnetica e la tirò letteralmente dentro sbattendo la porta alle proprie spalle, vi si appoggiò contro e attirò di nuovo la ragazza in un bacio appassionato tenendola saldamente dai fianchi mentre lei gli cingeva il collo con le braccia magre, fece scorrere le mani lungo i fianchi sinuosi e la sollevò tra le braccia mentre avanzava nella stanza senza nemmeno accendere la luce e senza smettere di baciarla. Raggiunsero il letto e Sehun si sedette tenendosi Hyuna addosso, lei non perse tempo e lo spogliò della camicia nera, mentre lui fece scorrere lentamente la zip del vestito di lei facendo scendere la spallina così da poter coprire di baci una porzione di pelle più ampia.
Avevano fretta, ma entrambi volevano anche godersi quei momenti visto che le occasioni che avevano per stare insieme erano davvero poche, e d'altronde avevano tutta la notte per bruciare di passione, quindi si presero tempo per esplorare l'uno il corpo dell'altra, le dita lunghe di lui sfioravano la pelle della ragazza con delicatezza provocandole mille brividi di desiderio, mentre le labbra lambivano ogni centimetro che riusciva a raggiungere da quella posizione.
Sotto il vestitino nero, Hyuna indossava solo un paio di slip di pizzo neri, quindi quando Sehun tirò giù le spalline, la parte superiore del corpo della ragazza rimase del tutto scoperto permettendo a lui di raggiungere il seno piccolo e sodo con le labbra e le dita abili, mentre lei si strinse a lui pelle contro pelle.
Solo dopo diversi minuti dedicati a quei preliminari, Sehun ribaltò le posizioni lanciando direttamente il corpo della ragazza sul materasso e sovrastandola immediatamente dopo e baciandola ancora ed ancora, stavolta scendendo lungo tutto il corpo e viziando la pelle diafana.
Nella stanza, dapprima silenziosa, ormai risuonavano ansimi e gemiti di puro piacere e l'aria si faceva via via più calda man mano che cresceva la passione.
<<Mi..nho...ah...>> gemette e il ragazzo capì che stava riuscendo nell'intento di vendicarsi per l'episodio dell'ascensore. Ora era lei che stava impazzendo. Sehun sfiorò l'elastico degli slip con le dita e sollevò lo sguardo per godersi l'espressione della ragazza, poi ne afferrò un lembo con i denti, facendo assoluta attenzione per non rischiare di mordere la pelle, riuscì ad abbassare la stoffa e baciò l'interno coscia e poi risalì sul corpo della ragazza tornando a baciarle le labbra.
Fu Hyuna a questo punto a prendere il controllo e ribaltò di nuovo la posizione e si mise a cavalcioni su di lui.
<<Tocca a me ora...>> lo provocò e senza perdere tempo si avventò a baciare prima le labbra, poi il collo, la clavicola, il petto, stuzzicò per qualche secondo un capezzolo facendolo gemere, poi continuò il suo viaggio verso il basso, disegnò di baci caldi gli addominali scolpiti e arrivò al limite dei suoi pantaloni che sbottonò e abbassò la zip lentamente. La ragazza accarezzò di nuovo il membro del ragazzo, ora che solo il tessuto sottile del boxer li separava da contatto diretto, lui sussultò immediatamente al tocco leggero di lei e strinse istintivamente il lenzuolo tra le dita trattenendo a stento un gemito più animale.
<<Nuna...>> ansimò in un misto tra desiderio e impazienza, ma di nuovo Hyuna fu buona e non perse tempo prima di portare entrambe mani a stringere l'elastico dei boxer e abbassarli liberando la virilità del ragazzo.
Dedicò qualche minuto ad eccitarlo con mani e bocca, sapeva come portarlo al limite senza mai farglielo raggiungere e quel gioco era parte del divertimento per lei, almeno finché lui non resse più e portò le dita della mancina a stringere i capelli scuri della ragazza bloccando il lavoro sopraffino che stava compiendo.
<<Basta giochini...>> le intimò e l'attirò a sé mentre scalciava via del tutto pantaloni e boxer.
Ora che entrambi erano completamente nudi, il contatto pelle contro pelle li incendiava e i desiderio che avevano l'uno dell'altra li faceva fremere.
Fin dalla prima volta che erano stati insieme, Hyuna gli aveva detto che non aveva bisogno di indossare il preservativo con lei, l'aveva rassicurato dicendo che prendeva la pillola anche se ovviamente non era così, ma sarebbe stato più complicato spiegargli perché fosse così certa di non rischiare gravidanze indesiderate né malattie di sorta, per fortuna il ragazzo, seppur titubante all'inizio, si era lasciato infine convincere e da allora aveva acquisito sempre più sicurezza in sé stesso e fiducia in lei.
La ragazza si posizionò di nuovo su di lui e Sehun si sollevò a sedere così da poterla stringere e baciare mentre lei lo cavalcava con passione.
Per ore e ore bruciarono, tra gemiti, urla e ansimi che ben poco lasciavano all'immaginazione semmai qualcuno li avesse sentiti. Hyuna era praticamente instancabile, ma anche il ragazzo, per quanto umano, riusciva a tenere il passo con una certa facilità e una volta che iniziavano quella danza di passione, erano difficile si fermassero al primo round.

Il sole era già alto in cielo quando Hyuna fu svegliata dal proprio cellulare che vibrava molesto. L'afferrò alla cieca e rispose senza nemmeno guardare chi fosse a chiamarla.
<<Pronto?>> disse ancora assonnata, mentre il braccio di Sehun la strinse di più contro il proprio corpo.
*Dove sei? Ti ricordo che i ragazzi vengono a pranzo da noi, sono quasi le undici e mezza, dovresti già essere qui.
Disse la voce dall'altro capo della chiamata ed improvvisamente la ragazza spalancò gli occhi, immediatamente sveglia e vigile.
<<Hai ragione. Sto arrivando, dammi mezz'ora.>> rispose e chiuse la chiamata.
Il problema ora era che Sehun la stava stringendo e non sembrava assolutamente propenso a lasciarla andare mentre ancora combatteva per restare addormentato.
Hyuna si rigirò verso di lui e sorrise appena accarezzandogli il viso dai lineamenti dolci e rilassati e spostando una ciocca i capelli ribelli che gli copriva gli occhi ancora chiusi.
<<Sehun-yah, devo andare ora...>> mormorò lieve e ridacchiò quando lui scosse appena il capo, come un bambino e mugugnò un "Ancora qualche minuto" la pregò e lei avrebbe davvero voluto restare lì, sapeva già che a casa l'aspettava suo marito per un nuovo confronto che sarebbe sfociato in un litigio seguito poi dalla pantomima che dovevano mettere su davanti ai figli.
<<Devo davvero andare, mi aspettano per un pranzo di famiglia e sono già in ritardo.>> finalmente lui aprì gli occhi e li puntò sul viso della ragazza.
<<Quando possiamo rivederci?>> le chiese.
Per quando il loro fosse solo un rapporto di sesso, entrambi sembravano aver trovano nell'altro il partner perfetto e avevano sviluppato una certa dipendenza da quelle lunghe notti in cui si appartenevano ancora ed ancora.
<<Sei tu che domani parti per il tour, immagino ci rivedremo alla fine di esso quando tornerai in città.>> rispose lei e il ragazzo si limitò ad annuire.
Poi Hyuna si alzò e andò a fare una doccia, quando tornò nella stanza Sehun stava già di nuovo scivolando nel sonno, sfinito dalle ore di sesso sfrenato, ma sembrava star combattendo la propria stanchezza. La ragazza si arrampicò sul letto e gattonò verso di lui posando un bacio dolce prima sulla fronte e poi sulle labbra.
<<La stanza è pagata per tutto il giorno, riposati e recupera le forze. Non sia mai che le tue fan in giro per il mondo restino insoddisfatte perché il loro idolo è troppo stanco per performare come si deve.>>
Sehun sospirò appena ed annuì.
<<Tanto è Hyunjin quello che le fan adorano di più...>> constatò, a non appena Hyuna uscì lasciandolo solo, effettivamente crollò di nuovo a dormire, per risvegliarsi quasi quattro ore dopo.

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