Blair

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"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita", lessi ad alta voce mentre ripetevo il materiale dell'anno scorso. Mi piaceva l'inferno di Dante, mi ci rivedevo molto sopratutto dopo l'anno appena passato.

La depressione mi aveva fatto rimanere a casa da scuola per quattro mesi con dottori e specialisti che entravano e uscivano da casa mia tutti i giorni. Adesso stavo meglio, certo dovevo ancora prendere gli antidepressivi e le pastiglie per gli attacchi di panico, ma stavo comunque molto meglio.

Era il 15 settembre, il primo giorno del mio ultimo anno di superiori, stavo per tornare a scuola dopo quattro mesi di assenza e tre di vacanze estive. Durante le vacanze i miei mi avevano portato a New York per la prima volta. Dopo i mesi passati chiusa in camera, pensavano fosse una buon'idea portarmi lontano dalla città per un paio di mesi. Amavo Roma, sia chiaro, ero cresciuta e nata lì, però New York era sempre stato il mio sogno, sin dalla prima elementare. Ero cresciuta guardando le serie su Disney Channel come ad esempio Jessie, che era ambientata a New York e ho sempre sognato di trasferirmi là un giorno ed è il mio sogno ancora oggi. Mentre stavamo passando una serata a Times Square illuminata dalle mille luci della città, in me si era acceso qualcosa - speranza.

Tornati da New York avevo deciso di voler mettere a posto la mia vita, volevo tornare a vivere. Avevamo ristrutturato camera mia, avevamo cambiato la disposizione dei mobili, ridipinto le pareti e l'avevamo decorata in modo diverso, per segnare l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita. Avevo passato le ultime settimane di vacanza sui libri, per poter essere al passo con i miei compagni quando saremmo tornati a scuola. Era il mio ultimo anno e volevo godermelo al massimo, senza problemi. Durante l'anno avrei iniziato a prepararmi anche per le audizioni alla Silvio D'Amico, l'accademia Nazionale d'Arte Drammatica a Roma; sognavo di frequentare i corsi di quella scuola da sempre ed ero pronta a tutto pur di poterci entrare.

"Blair sei pronta?"sentii mia madre gridare dalla cucina al piano di sotto. Amavo i miei genitori mi erano stati sempre vicino durante il periodo della depressione e non potevo essergli più grata di così. Scesi al piano di sotto dove mia madre aveva preparato la colazione, mi sedetti al tavolo con loro per mangiare insieme. "Allora, come ti senti?" mi chiese mio padre mettendo giù il giornale che stava leggendo, per guardarmi negli occhi. "Bene, sono pronta per tornare a scuola" dissi con voce decisa. Era vero, ero pronta a tornare a scuola, però avevo un pò di paura, molte cose erano cambiate dall'ultima volta che avevo messo piede là dentro e sapevo che erano girate diverse voci sul motivo della mia assenza, ma non mi importava ero cambiata anch'io non solo loro, ero più forte di prima. Finita la colazione corsi in camera a finire di prepararmi, avevo deciso di mettermi una gonna nera che mi arrivava qualche centimetro sopra le ginocchia e un maglioncino leggero color beige. Mi pettinai i lunghi capelli castani che mi arrivavano fin sotto le spalle, feci un trucco molto leggero, mi misi del mascara, un pò di blush e infine il lip gloss. Mi era mancato truccarmi e vestirmi bene per andare a scuola, molti pensavano che lo facessi per attirare l'attenzione dei ragazzi, ma in realtà lo facevo per sentirmi bene con me stessa.

Presi la mia borsa, mi misi le mie amatissime Dr. Martins, salutai i miei, uscì di casa con le cuffie nelle orecchie e feci partire Style di Taylor Swift. Stava per iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Solo che non avevo idea di quanto la mia vita sarebbe cambiata dopo quel giorno.  

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