Capitolo X

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"Trying to fix what is broken.
It' wasn't your job,
You were just a kid"

Il fiato caldo sul suo collo gli aveva fatto crescere brividi lungo il corpo. Era schiacciato al muro, la bocca spalancata in cerca di aria e il suo cazzo che, beh...era abbastanza sveglio.
Era quasi nudo, a coprirlo un misero paio di boxer che non riuscivano a trattenere la sua eccitazione. Sentiva le mani del ragazzo di fronte a lui dappertutto, come poteva toccarlo in più posti contemporaneamente? Non lo sapeva, ma il suo tocco era come un fantasma e lo sfiorava senza accorgersene.
-Lo vuoi, Louis?- la voce rauca, eccitata, piena. Le labbra rosse, sporche di vino e baci.
Non rispose, ma il suo corpo era come attratto da quelle mani. Gli occhi si girarono dal piacere quando la sua eccitazione venne racchiusa nella mano dell'altro ragazzo, e il suo nome uscì con un gemito.
-Harry- sospirò e quest'ultimo gli morse il collo. Si stava bagnando completamente e notava la soddisfazione nel viso dell'altro. Non vedeva l'ora di sentirlo per intero, di averlo per sé, stringerlo, sentirsi pieno e amato.
-Vuoi che ti scopi così?- l'altra mano si fece spazio nell'antro caldo e, appena sentì due dita scivolare in lui, Louis piagnucolò.
-Fammi quello che vuoi- lo pregò, allora Harry lo voltò e lo fece piegare contro il muro, levandogli l'intimo e lasciandolo totalmente scoperto.
I palmi erano spalmati sulla parete fredda e la sua schiena era rivolta verso Harry.
Il più alto teneva ancora due dita dentro di lui e le arricciava periodicamente, accarezzando la prostata e facendolo eccitare.
Era così duro, non si sentiva in questo modo dalla sua prima volta. Il cazzo poteva scoppiargli da un momento all'altro.

Le dita escono, sente la grossa presenza di Harry poggiarsi tra la linea che divideva le natiche e muoversi su e giù qualche attimo.
-Dimmi che lo vuoi, Boo. Dimmi che per te non è mai cambiato niente- mise la mano sopra quella di Louis e la strinse mentre si faceva spazio in lui.
-Cosa dovrebbe essere cambiato?- Harry fluttuò al suo interno e ansimò al calore del più basso.
-Dimmi che mi ami come quando eravamo bambini- Louis spalancò gli occhi. Lo amava? Non lo sapeva. Non riusciva a ricordarlo.
-Louis- lo richiamò -Louis- e un'altra volta.
Louis Louis Louis

Il tono cambiò, lo stesso con il suono e, dopo attimi infiniti, aprì gli occhi e vide sua sorella guardarlo dal fondo del letto.
Dalla coperta poteva vedere le sua eccitazione e subito mise una mano su quel punto, nascondendola all'evidenza.
-Lottie che c'è!- si sedette e la bambina lo guardò confusa.
-Mi sembrava stessi male, sono venuta a controllare-
-Stavo benissimo!- borbottò e affondò la testa nel cuscino, sperando di riaddormentarsi e continuare quel sogno. Il problema fu che non si addormentò e quando Lottie uscì, sentiva come il cazzo gli pulsava dentro le mutande. Quel sogno era così reale che non riusciva a toglierlo dalla sua testa.

Sentiva il tocco di Harry addosso, lo voleva e stringeva le dita tra le lenzuola per allontanare il pensiero di segarsi sotto le coperte. Non si masturbava quasi mai, non lo avrebbe fatto di certo adesso. O meglio, era quello che pensava mentre superava la stoffa dei boxer con la mano destra e afferrava la sua eccitazione.
"Se non vengo entro 5 minuti, vado a farmi una doccia" ma non venne in quel lasso di tempo, allora continuò finché non riversò il suo piacere nelle sue mutande. Ora la doccia, sì...
Fu rapida, calda e riuscì a togliersi qualche traccia di colpa di dosso. Si era masturbato su un ragazzo che non aveva nemmeno baciato o abbracciato.
Lo aveva immaginato in tutte le posizioni e si era scopato da solo praticamente.
-Cazzo- borbottò mentre cercava di rivestirsi -Che sogno di merda- indossò una tuta e una felpa. Odiava come si sentiva, anche se era normale: Harry era stupendo. Aveva fatto altri sogni su di lui, ma era diverso adesso. Erano amici, uscivano insieme e l'avrebbe rivisto il giorno stesso perché dovevano studiare insieme. Come poteva guardarlo senza immaginare la scena in cui lo scopava? Come poteva solo credere di non avere un durello nel mentre? Certo che l'avrebbe avuto, e avrebbe fatto la figura del coglione.

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