Poco dopo che i genitori di Pedri e Fer erano usciti di casa, il campanello suonò di nuovo. Andai ad aprire ed era Pedri.
-Amore- dissi con tono preoccupato dato l'espressione che aveva sul volto.
-Tutto bene?- continuai.
Non disse nulla e si fiondó subito sulle mie labbra poggiando le sue mani sui miei fianchi.
Mi staccai dopo poco dicendo -Cosa ti prende?-
-Scusa, è che avevo bisogno di questo- vedevo che c'era altro.
-So che c'è altro, se vuoi dirmelo ti ascolto, lo sai-
-È che nonostante il pareggio, sento come se non stessi facendo abbastanza per la squadra e, che il risultato è in parte a causa mia, dopo l'infortunio non mi sento al 100% e sento che questo non fa bene alla squadra-
-Ma amore lo sai benissimo anche te che il risultato non dipende solo dalla tua prestazione e che è probabile che ancora non ti sei rimesso dall'infortunio- dissi accarezzandogli le guance e facendogli alzare lo sguardo da terra ai miei occhi.
-Grazie-
Dopodiché riprese a baciarmi, questa volta con più foga di prima.
-Ho bisogno di te- disse.
-E se ti dicessi che abbiamo casa libera fino a stasera- gli dissi.
-Davvero?-
-Si perché i tuoi e Fer sono usciti e hanno detto che ci aspettano direttamente al ristorante, sempre se te la senti di andare-
-Si che voglio andare, ma adesso pensiamo ad altro- disse sollevandomi da terra e facendomi allacciare le gambe attorno al suo bacino per poi salire le scale.
Una volta arrivati in camera mi appoggiò delicatamente sul letto, fiondandosi poi sul mio collo per lasciare una scia di baci umidi.
-Sei sicura?- mi chiese visto che sarebbe stata la mia prima volta.
-Mai stata più sicura- e ritornò a fare il suo lavoro sul mio collo.
-È stato bellissimo- dissi appoggiandomi sul suo petto una volta aver ripreso fiato da quello che era appena successo.
-Sei sicura che sia tutto apposto? Non vorrei averti fatto male-
-Si amore tranquillo- dissi alzando la testa e lasciandogli un bacio sulle labbra.
-Ti devo dare il mio regalo- dissi mettendomi a sedere.
-Ma per me questo è già il mio regalo-
-Sono contenta per questo ma io ho lo stesso il tuo regalo-
-Va bene- disse ridendo.
-Mi passi la tua maglia?-
-Ma tanto non c'è nulla che non abbia già visto-
-Pedri- dissi guardandolo male.
-Va bene, tieni- disse ridendo.
Mi alzai per andare a prendere la busta che conteneva il suo regalo.
Che era questo:
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-So che non è chissà che cosa per...-
-Amore tranquilla, non c'era nemmeno bisogno che tu mi facessi un regalo, mi basti te e sono contento così. Poi quello che è appena successo è già un grandissimo regalo- disse dandomi un bacio per poi aprire il regalo.
Appena la vide scoppiò a ridere e io insieme a lui.
-È bellissima, e quando me la dovrei mettere?-
-Quando vuoi-
-Si, quando voglio significa quando non sono con te così le altre sanno che sono fidanzato-
-Questo l'hai detto te-
-Ma è così, no?- disse avvicinandomi a lui prendendomi per i fianchi.
-Forse- dissi ridendo.
-Sai che non c'è né bisogno vero-
-Si ma io di te mi fido, non mi fido delle altre-
-Non ti devi preoccupare Comunque grazie- disse baciandomi.
-Ora mi dispiace dirlo, ma dobbiamo iniziare a prepararci perché dobbiamo andare al ristorante- dissi scendendo da sopra le sue gambe.
-Mmm, no- disse prendendomi per il braccio.
-Dai Pedri alzati-
-No-
-Se ti alzi ti lascio fare la doccia insieme a me- detto questo si alzò subito e dopo 45 minuti eravamo entrambi pronti per raggiungere la sua famiglia al ristorante.
Durante il tragitto pubblicai una foto che ci eravamo fatti prima:
Sofia's stories
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