Prologo.

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Nel tranquillo paesino di Sorrento, baciato dal sole del Mediterraneo, la giovane Athena cresceva tra i colori vivaci delle bouganville e il profumo avvolgente degli agrumi. Sin dalla sua infanzia, la curiosità pulsava nel suo cuore come un'onda inarrestabile, spingendola ad esplorare il mondo oltre l'orizzonte familiare.
Athena, dagli occhi scintillanti e capelli biondi come il grano maturo, aveva sempre sognato in grande. Il desiderio di apprendimento la guidava, portandola a intraprendere una straordinaria avventura che avrebbe cambiato il corso della sua vita. Accettando l'invito di studiare all'Università di Harvard, la giovane donna avrebbe presto abbandonato i caldi abbracci della sua terra natale per immergersi nella cultura e nell'eccitazione della vibrante Boston.Il giorno della partenza era carico di emozioni contrastanti. Athena si trovava tra le spire dei vicoli stretti, accarezzando le mura di pietra che avevano assistito alla sua crescita. La famiglia e gli amici, riuniti per salutarla, avevano negli occhi un misto di orgoglio e tristezza. Era giunto il momento di prendere il volo, di seguire il proprio destino lontano dalle rassicuranti coste italiane.L'arrivo a Boston fu come un tuffo in acque sconosciute. La città, pulsante di vita e di storia, accolse Athena con i suoi grattacieli maestosi e le sue strade disseminate di foglie cadute. Harvard, il suo nuovo santuario di conoscenza, la attendeva con porte spalancate e promesse di crescita intellettuale.Le prime settimane furono un turbine di adattamenti e scoperte. Athena si immerse nei corsi accademici con la fame di apprendimento di chi desidera assaporare ogni goccia di conoscenza. Tuttavia, fu durante una fredda mattina di novembre, tra i viali alberati del campus, che il destino le riservò un incontro destinato a cambiare tutto.Nash, un giovane dallo sguardo intenso e i capelli scuri come la notte, incrociò il cammino di Athena. Era uno studente di ingegneria con un fascino magnetico, capace di catturare l'attenzione di chiunque lo incontrasse. I loro sguardi si intrecciarono casualmente, come se il destino avesse tessuto un filo invisibile tra loro.La conversazione iniziò in modo spontaneo, come un balletto di parole sospese nell'aria fresca. Nash raccontò storie di luoghi lontani e di passioni condivise, creando un legame tra loro che sembrava predestinato. Da quel momento, Athena capì che la sua avventura a Boston non sarebbe stata solo un percorso accademico, ma anche un viaggio interiore, un viaggio verso l'amore e la scoperta di se stessa.Il capitolo si chiudeva con l'eco delle risate condivise e la promessa di un futuro incerto ma avvincente. Athena e Nash, due anime destinate a intrecciarsi in una danza fatta di esperienze e sentimenti, avevano appena scritto il prologo di una storia destinata a sfidare il destino e a plasmare il loro destino.

My underworld (The Hell)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora