Daisy Torres ha diciotto anni, è una ragazza introversa che ama leggere e chiudersi nel suo mondo. Non è una fan delle feste, ma una sera, grazie all'insistenza di Cassie, la migliore amica, Daisy accetta di partecipare alla festa organizzata dalla...
In questo capitolo sono presenti scene di sesso esplicito e violenza per questo se ne consiglia la lettura di un pubblico maturo e consapevole.
Non intendo romanticizzare nulla di tutto ciò che è presente all'interno della storia.
TRISTAN
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Sono plasmato contro il muro del ripostiglio, nella stessa posizione e nello stesso punto dove l'avevo fatta sbattere con la schiena. Sento ancora il suo profumo nell'aria che mi ricorda la sua presenza e quelle dannate labbra.
La sua presenza. Il suo profumo. Il suo respiro che diventava più accelerato ogni volta che mi avvicinavo sempre di più a lei.
Quella ragazzina mi aveva fregato. Era furba e anche se voleva far credere che fosse innocente, io nel suo sguardo avevo letto qualcosa di più.
Non era una santa.
Lo avevo capito dal primo istante in cui avevo posato gli occhi su di lei. L'avevo vista alla festa, avevo visto il modo in cui aveva guardato me e Brittany.
Nei suoi occhi c'era lussuria.
Nonostante ciò lei aveva espresso il suo disappunto e aveva dato indirettamente della puttana a Brittany. Questa si era voltata verso la mia direzione, sconvolta per il modo in cui la ragazzina l'avesse tratta, cercando probabilmente conforto in me.
Io in tutta risposta avevo semplicemente scrollato le spalle e il mio gesto le aveva fatto perdere la pazienza, facendola sbuffare e scappare da me.
Almeno mi aveva lasciato in pace.
Brittany aveva delle curve da urlo che facevano impazzire i ragazzi e anche le ragazze, e lo sapeva bene. Sfruttava spesso il suo corpo per ottenere ciò che voleva, e la maggior parte delle volte ci riusciva.
Le ragazze erano invidiose di lei, e lei se ne compiaceva. Non tutte però lo erano. C'erano quelle che non vedevano l'ora di portarsela a letto e passare una notte piena di passione con lei.
Brittany era capace di portarsi a letto chiunque, che fosse un ragazzo o una ragazza della nostra età, un uomo o una donna adulti. Si sapeva che a letto era una furia e che non aveva nessun limite. Non c'era cosa che la schifasse. Accettava di fare qualsiasi cosa, anche le cose più bizzarre.
Non si faceva problemi se doveva condividere il letto nuda con più persone, anzi, era sempre dell'idea che più persone ci fossero state attorno a lei, più ne avrebbe fatte impazzire e più sarebbe stato divertente.
