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Beatamente sedeva all'ombra del palazzo di cemento mentre la sua coda spazzolava il terreno, il pelo nero veniva mosso dal leggero venticello che tirava.
Sbadiglio e con il suo sguardo ambrato inizio ad osservare la figura accucciata di fronte a se.

La ragazza  allungo il braccio e tese la mano in direzione dell'animale, in cambio il felino protese lievemente il collo in sua direzione, e con il muso prese ad annusarle le dita.
Lei vedeva i piccoli movimenti del naso del gatto mentre fiutava l'odore della sua pelle e quando lui smise prese, ad accarezzargli il manto lucido. 

Iniziò a fare le fusa.

Entrambi si godevano quel semplice contatto mentre il sole prese a tramontare mettendo  la parola fine a quella tranquilla giornata primaverile.

Gli unici rumori che echeggiavano nell'aria erano quelli delle scarpe del club di pallavolo che strisciavano sul parche , mentre pian piano  il rumore delle schiacciate divenivano  sempre più forti.

All'improvviso una di quelle palle volò fuori dalla porta spaventando entrambi.Il felino corse via e la castana lo vide sparire dentro un cespuglio.Il senso di delusione crebbe in lei e sbuffando si alzo, pulendosi i vestiti con entrambe le mani. 

Iniziò ad avviarsi verso l'uscita e ,dando le spalle verso la palestra, senti una voce maschile avvicinarsi sempre di più. 

Si girò un ultima volta e i suoi occhi neri incontrarono quelli ambrati di una figura.

Il tempo si fermo per entrambi e nessuno dei due si mosse.

Un'altra palla volò fuori e un altra voce iniziò a rimbombare da dietro le spalle di lui, che come in incantato si svegliò e si girò per rispondere.

Anche lei si sveglio.

Il corvino si volto di nuovo ma questa volta non incontrò lo sguardo di prima, lei era svanita e al suo posto aveva lasciato il nulla.Era solo ora fuori da quella palestra.

Anzi per essere più precisi non era tecnicamente solo.Un piccolo verso catturò la sua attenzione e , abbassando lo sguardo, incontrò un altro paio di occhi.Questa volta gialli.
Ridacchio e si abbasso all'altezza della palla di pelo e lascio la sua mano attraversare la pelliccia dell'animale.

-Non ti sei trasformata in  gatto vero?- chiese in direzione del felino che gli rispose con un  semplice miagolio.

Risse di nuovo e andò a recuperare la palla caduta più in la.

Ritornò nella palestra e saluto il micio chiudendosi la porta alle spalle.

Ora a rimanere da solo sono solo io. 

Si leccò la zampa prima di andarsene anche lui e quello strano giro di sguardi chiuse quella giornata curiosa per tutti e tre.




Angolo per me

Ciao, come state?

Finalmente mi sono decisa a scrivere questa storia e molti di voi diranno che sicuramente la lascerò a meta come ho fatto con altre.Mi dispiace, lo so che vi ho deluso:(

Però per questa storia ho una strana attrazione e vi prometto che finirò anche quelle che avevo lasciate incomplete.

In questo periodo che non ho scritto qua mi sono allenata nella scrittura e penso che forse un miglioramento lo troverete anche voi, spero vi piaccia.

Spero che questa storia vi piaccia e che vi porti la stessa felicità che vi hanno portato alcune delle mie storie precedenti.

-Occhi felini-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora