C'era da dire che le due erano effettivamente amiche, questo era innegabile.
È la realtà era che dovunque si trovavano Aya e Maki scoprivano sempre nuovi modi come divertissi. Un esempio era adesso.Tetsūro le guardava rincorrersi con gli scopettoni in mano per tutto il campo, e fermarsi ogni tanto per imitare una qualche sorta di battaglia con le spade.
Erano proprio strane quelle due, una l'opposto dell'altra ma allo stesso tempo si completavano perfettamente come il sole e la luna.I suoi occhi seguivano la snella figura della castana, come se fosse un felino pronto a balzare sulla sua preda.Volteggiava leggiadra sul parche della stanza come una ballerina e , anche se lei non se ne accorgeva, ogni suo movimento era elegante ed aggraziato.
Non riusciva a distogliere lo sguardo, seduto là, con le braccia conserte sullo schienale della sedia e il mento appoggiato su di esse.-Continueranno ancora per molto oppure possiamo cominciare il riscaldamento?-
Il corvino non dovette neanche guardalo per capire chi gli stava parlando- da quando hai fretta di iniziare un allenamento kenma?-gli rispose semplicemente.
-Da quando hai fretta di tornare a casa e giocare al nuovo gioco che ho comprato-
Tetsūro si lascio sfuggire una risata sottomessa, anche lui aveva un amicizia forte come quelle due, ma il falso bionde molte volte più che completarlo lo esasperava.
-stai troppo tempo su quel coso, ti rovinerai gli occhi -
-E tu la stai guardando assopito da troppo tempo, ti daranno del pervertito se continui cosi-
Il ragazzo spalancò gli occhi sbalordito, sapeva che l'amico era acido quando ci si metteva e il fatto che lanciasse queste frecciatine cosi sporadicamente gli lo faceva spesso dimenticare.Non sapeva mai come rispondere a certe provocazioni e quello che lo irritava di più era il fatto che l'amico ci prendeva sempre.
-Kenma almeno non lo urlare maledizione!-
-Quindi era lei la ragazza dell'altra volta vero?Quella che hai pensato si fosse trasformata in gatto per scappare da te-gli rispose con nonchalance.
Se prima era rosso, ora era paonazzo.Perfino le orecchie si erano arrossite per l'imbarazzo.
Si alzò di botto e la sedia cadde sul pavimento emettendo un suono stridulo che rimbombo per tutta la palestra.
Tetsūro aveva i pugni stretti e digrignava i denti in direzione dell'"amico" , che in quel momento gli sembrava solo un bulletto pronto a mettere briga.Ma kenma era sempre cosi con lui solo che il ragazzo non ci faceva mai troppo caso perché orami era la normalità.-Dai stai zitto o ti sentiranno-piagnucolò il corvino.
-Sentire cosa ?- dissero all'unisono alle ragazze(Il povero Kuroo saltò spaventato sul posto come un gatto).
Ma prima che la conversazione potesse proseguire , buttando uno sguardo alla nuova figura entrata in campo, la bionda si buttò verso di lui, gli prese le mani tra le sue e con uno sguardo divertito prese a chiedergli:
-Kenma-kun come è andata la lezione della bisbetica dopo che c'ha cacciate dall'aula? Ha detto qualcosa su di me e la mia interrogazione?...?-Aya non la finiva con le domande e il ragazzo di sicuro non apprezzava troppo il suo contatto.
Maki rise all'ennesima scenetta di Aya e Kenma , dove la prima assillava il povero compagno con domande inutili e fastidiose.
-Aspettate ma voi tre andate in classe insieme quindi ?-Una voce le arrivo all'orecchio come se fosse a pochi centimetri da lei.
Ed effettivamente era cosi.Il corvino si era sistemato alle sue spalle e, con le mani nelle tasche dei pantaloni, si era sporto verso la castana e le aveva fatto quella domanda.
Maki sentì un fremito attraversagli il corpo, facendole drizzare la schiena e stringere i pugni.
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-Occhi felini-
FanfictionLei non si mai fatta notare più di tanto il primo anno, ma pochi e sani amici li aveva trovati, perché dover per forza conoscere tutti quanti? Lui era il contrario.Troppo bello, troppo bravo, troppo affascinante, troppo intelligente... troppo tutto...