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Dopo la festa di Lando non avevo più ne sentito ne visto Max, ed era passata una settimana.

Aspettavo l'arrivo di Pierre e nel mentre provavo il simulatore nei circuiti a venire nei prossimi Gran Premi.

Bloccai la simulazione e spostai la cuffia per rispondere al telefono, Pierre era finalmente arrivato, così mi alzai e andai ad aprirgli la porta.

-Finally, I have to tell you some things- gli dissi, nemmeno dandogli il tempo di entrare nel mio appartamento.

-Mate calm down, give me the time to enter- rise il francese e io annuii giustamente.

Portai le sue valigie nella stanza degli ospiti e la sistemai sul tavolo, per poi tornare da lui che intanto era andato in bagno.

-How was the flight?-

-Everithing good-

Appena il ragazzo termino di lavarsi le mani e poi lo condussi in cucina e cominciai a preparare pranzo.

-So? What have you to tell me-

Aspettavo questa domanda, allora cominciai a raccontargli tutto quello che era successo con Max da quando ero sull'aereo fino alla festa di Lando.

Gli dissi che aveva fatto il post apposta per me, e che mi aveva interrotto alla festa di Lando, e delle sue affermazioni poco consone.

-Charles...-

-What-

-Two things. He's fool, all stupid, and you are too. There's so much sexual tension between you two, and for me, and then you fuck him with your eyes and viceversa- disse in un unico momento il francese. Rimasi colpito dalle sue parole, si vedeva così tanto?

-Well um.. i don't think I want to fuck him- dissi confuso.

-Charles.. you show yourselves to the world as the two pilots who hate each other and who can't see each other, but trust me, if you could by now you would be fucking on every surface of this house with him-

-Pierre when did you become so perverted- sorrisi al solo pensiero.

-Easy. I have a girlfriend-

-Pierre you know better than me that we can't- dissi prendendo una forchettata della pasta che avevo cucinato.

-I know, i know-

Passammo il pomeriggio ai simulatori, provando e riprovando i circuiti e facemmo anche delle gare io contro di lui.

Quella sera c'era di nuovo una festa, ma questa volta in un locale abbastanza appartato di Monaco.

-Calamar are you ready?- chiesi aggiustandomi la camicia, sbottonandomi i primi due bottoni e indossando la giacca nera da sopra.

-So elegant- disse Pierre entrando in sala e trovandomi davanti allo specchio ad aggiustarmi come sempre capelli e anelli.

-As always- risposi sorridendo.

-There will be Max, did you know- mi chiese affiancandomi e sistemandosi anche lui per l l'ultima volta i capelli.

-I don't care- risposi prendendo le chiavi dell'auto e camminando verso la porta.

-I know you care stupid- rise Pierre. Mi conosceva troppo bene.

Saliti in auto ci mettemmo poco più di cinque minuti per arrivare al locale, che era praticamente affianco al casinò. Altro che appartato.

Lasciai l'auto al parcheggiatore e io e Pierre scendemmo dirigendoci al locale.

-Name?- ci chiese una ragazza all'entrata.

-Leclerc, Gasly- rispose Pierre.

-Have a good night- disse la ragazza aprendoci la porta e sorridendoci.

Appena entrati capimmo di aver azzeccato l'outfit, era un party elegante. Notai qualche persona che già conoscevo che sapevo avesse il conto bancario triplicato rispetto il mio e non mi sorpresi molto.

Rimasi con Pierre per tutto l'inizio della serata, non trovavamo nessuno di nostra conoscenza e di conseguenza era meglio che fossimo insieme.

-Look there- mi disse indicando con la testa verso il terrazzo del locale, c'era un ragazzo di schiena, non era un semplice ragazzo però, era Max.

-Leave him where he is- dissi guardando nuovamente il mio amico.

-Come on, let's go talk to him- disse Pierre prendendomi per un braccio e cominciando a camminare.

-Are you crazy or what- chiesi bloccandomi e bloccandolo.

-Look at him. He is alone and he is drinking, and I'm sure that drink isn't the first- mi disse guardandomi per poi riprendere a camminare, e non potei fare altro che seguirlo.

-That's not a good idea- commentai ormai affranto dell'idea che ci stavamo dirigendo verso di lui.

-Hi Max- disse Pierre sorridendo, e il biondo davanti a noi si voltò sorprendendosi della nostra presenza.

-Hi, what are you guys doing here- chiese, sembrava molto nervoso.

-We're at the party, obliviously- rispose Pierre guardandosi intorno mentre gli rispose.

-Max! Here you are, I've been searching for you for the past hour!-

Una voce femminile. Vidi arrivare accanto a Max una ragazza, capelli corvini e occhi azzurri, magra e slanciata, forse anche leggermente più alta di Max.

-Oh hi! I'm Sandra, and you?- chiese sorridendoci. Che diamine stava succedendo.

-Umh, we are Pierre and Charles- rispose Pierre forse più confuso di me.

-Oh yes, I've seen you before, you two are pilots like Maxie-

Maxie.

-And you are his...?- chiese Pierre.

-I'm his girlfriend of course!- rispose sorridendo lei.

Fidanzata.
La sua fidanzata.
Qualcosa dentro di me si smosse, che cretino. Che cretino che sono stato.

Pierre si voltò verso di me cercando qualcosa ma poi si rivoltò verso Max, che, purtroppo, stava cercando anche lui qualche reazione in me.

-Awesome- risposi secco, annuendo deluso e facendo un sorriso falso.

-Pierre I'm not feeling well, I think I'll just go back to home- risposi.

Diamine. Aveva una ragazza. Aveva una cazzo di ragazza. Allora perché si comportava così? Forse non dovevo esserne nemmeno tanto sorpreso, non ero mai stato sicuro della sua omosessualità e San.. come si chiama? Vabbè quell'essere era la sua ragazza.

-Charles..- mi chiamo lui. Ma ero già troppo lontano.

Aveva una ragazza, e io ci ero cascato.
Aveva una ragazza e non capivo nemmeno il motivo per cui mi importasse.
Max era un uomo, e non saremmo mai potuti stare insieme, mai.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora