Impossible// Charles Leclerc & Max Verstappen ✔️

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Maranello, il mio posto del cuore.

Ero finalmente arrivato in Italia, dove ad attendermi c'era già tutto il mio team e Fred, ora stava a me dimostrare tutto.

Mi ero preparato a lungo, mattina e pomeriggio, avevo fatto una dieta stretta e ho recuperato molto in quest'ultimo mese.

-Welcome back Charles!- mi accolse Fred abbracciandomi e io ricambiai quell'abbraccio sorridendo.

Ci dirigemmo nel suo ufficio e nel mentre mi spiegò varie cose e vari aggiornamenti dell'auto e sperai nel meglio.

Mi disse che mi sarei dovuto cambiare e sarei entrato nell'auto dell'anno scorso, avrei fatto giri su giri e vedere il mio tempo.

Mi ero talvolta anche molto allenato al simulatore nei vari circuiti, e diciamo che non avevo perso l'allenamento.

Rientrare nella divisa era meraviglioso, era come mettersi il pigiama: comoda e confortevole. Ma l'emozione più grande fu rientrare in macchina.

-Are you excited?- mi chiese Xavi.

-You can't imagine how much- dissi infilandomi il balaclava e il casco, mettendo le mani sul volante.

Dopo pochi minuti di controlli, mi diedero il via, e uscii dal garage cominciando a guidare.

L'adrenalina mi salii nel sangue diffondendosi su tutto il mio corpo, e aumentò nel momento in cui vidi moltissimi Tifosi sulle sbarre fuori dal circuito con cartelloni e fumogeni.

Una cosa che amavo della Ferrari? I Tifosi.
Qualunque fosse stato l'esito della gara, loro ti avrebbero sempre appoggiato, perché credono nel progetto e nel pilota.

-You can start a hot lap- sentii dirmi.
-Copy- risposi.
E spinsi l'acceleratore più che potetti.

~
-So Charles, here we have your results.- mi disse Fred passandomi dei fogli.

Eravamo ritornati nel suo ufficio dopo un centinaio di giri stancanti, ma era ciò che mi piaceva fare, anzi, amavo fare.

Presi in mano i fogli e guardai i tempi e i settori, che sembravano apposto. Riuscivo a migliorare di giro in giro e questo non andava altro che a mio favore.

-So?- domandai alzando la testa verso Fred.

Sorridendo mi avvicinò la mano e disse -Welcome back to Ferrari-

E finalmente il posto era di nuovo mio.
Avrei dovuto avvisare Carlos, ma anche Pierre, Lando, Daniel, insomma, avrei dovuto avvisare un po' tutti.

Ero così felice che uscii dalla sede quasi saltellando ed entrando in macchina sorrisi come un pazzo: finalmente potevo tornare a fare ciò che amavo.

Presi il cellulare e chiamai tutti, davvero tutti: mamma, i miei fratelli, i piloti e Max.

-Max!- dissi appena sentii la sua voce.
-Hi schat- disse con voce roca, dio mio.
-You were sleeping?-
-Yes, but tell me-
-Guess what! I'll return to Formula 1!-

Sentii un rumore, come se si fosse alzato improvvisamente dal letto, e solo in quel momento realizzai che c'era un fuso orario che ci separava.

-What? Oh gosh Charlie I'm so happy- disse, e lo sentii davvero felice.
-Yeah, I'm too, well.. so now we'll be rivals again?- domandai sorridendo tra me e me.
-Of course Leclerc, you'll be always my rival-

Conclusa la chiamata con il mio ragazzo, tornai a casa e mi riposai per l'estremo sforzo di oggi, e dopo quando mi svegliai cominciai a sistemare la valigia dato che l'indomani saremmo già partiti per il Bahrein.