Bere fino ad andare in coma etilico. Questo era il mio obbiettivo per la serata. E, molto probabilmente, Anita avrebbe fatto lo stesso.
Ero indecisa se andare alla festa o no. Erano passati pochi giorni dall'arresto del signor Jackson e sicuramente la mia assenza sarebbe stata giustificata. Quindi, in un primo momento, scelsi di restare a casa e guardare un film.
Ne parlai con Anita, quella mattina a scuola. Lei cercò di convincermi in tutti i modi possibili, inutilmente. Alla fine si arrese e mi disse che infatti era meglio se restavo a casa. Dal suo tono di voce e dall'espressione sul suo volto capii che era rimasta molto delusa.
Per quanto sembrasse festaiola ed estroversa, ero sicura al novantanove percento che le feste non la entusiasmavano più di tanto. Le organizzava soltanto perché lei, a scuola, era conosciuta da tutti e perché casa sua era abbastanza grande da ospitare tutti i ragazzi del nostro anno.
E lo faceva anche per me e Julie. Lei si divertiva davvero soltanto se c'eravamo anche noi due. Una volta invitò tutti a casa sua per festeggiare l'inizio delle vacanze di Natale. Il problema era che io avevo l'influenza e Julie aveva litigato coi genitori, quindi nessuna delle due si presentò. Anita ci disse che era stata la festa più noiosa che avesse mai organizzato, senza la nostra presenza.
Avevo rifiutato di andare alla sua festa di Halloween soltanto perché sapevo che Julie ci sarebbe stata a farle compagnia. Altrimenti non avrei esitato a presentarmi a casa sua, quella sera. E poi, entrambe si conoscevano da molto più tempo e sicuramente si sarebbero divertite un mondo anche senza di me.
Quando andai in bagno dopo la fine della prima ora, incontrai Julie e iniziammo a parlare della festa. Quando le dissi che io non ci sarei stata, lei ci rimase malissimo. Voleva che io ci fossi, anche perché Anita si sarebbe sicuramente ubriacata e per lei non era molto allettante l'idea di essere l'unica ad aiutarla. Le dissi che ci avrei pensato. Alla fine mi sentii costretta ad accettare.
Non avevo indossato alcun vestito elegante. Non ero in vena di feste, quindi indossai una semplice t-shirt nera e un paio di jeans dello stesso colore. Ai piedi, degli stivaletti neri. Qualcuno mi avrebbe sicuramente scambiata per Morticia Addams, vestita in quel modo e con i miei lunghi capelli neri sempre a coprirmi il viso.
Ero seduta alla scrivania, un piccolo specchio rotondo davanti a me. Mi stavo spazzolando i capelli quando venni interrotta dal trillo del campanello al piano di sotto. Misi in fretta e furia il giubbotto in pelle (indovinate di che colore?) e mi sbrigai a scendere le scale.
Quando aprii la porta d'ingresso, mi ritrovai davanti a Julie. Indossava un vestitino azzurro lungo fino alle ginocchia e un paio di tacchi bianchi. Il rossetto rosato e il blush della stessa tonalità si abbinavano perfettamente ai suoi capelli biondi e agli occhi di ghiaccio.
Chiusi la porta dietro di me e insieme raggiungemmo l'auto di suo padre che era parcheggiata davanti alla mia casa. Entrambe ci sedemmo nei sedili posteriori. Quando salutai il signor Stone, lui non rispose. Anzi, mi fulminò con lo sguardo.
Non capivo che problema avesse con me quell'uomo. Si comportava in quel modo soltanto con me. Ogni volta che lo incontravo mi ripromettevo di chiedergli il motivo del suo astio, ma alla fine me ne stavo zitta.
Il signor Stone mi incuteva timore. Era un uomo alto e grosso che se ne stava sempre col broncio. I suoi occhi erano così scuri da rassomigliare due grandi buchi neri. La pelle era raggrinzita, le labbra erano secche e screpolate e le sue sopracciglia basse e folte gli davano un'espressione da eterno rancoroso.
Mia madre cercava sempre di evitarlo, quando mi veniva a prendere. Non mi disse perché, sapevo solo che non le stava simpatico. A primo impatto, quell'uomo imbronciato e sempre arrabbiato, non starebbe simpatico a nessuno. Però lei non lo aveva mai neanche visto da vicino.
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The Red Tree
Mystery / ThrillerTrent'anni dopo l'omicidio irrisolto della diciassettenne Christina Jackson, la piccola cittadina di Harborwood è di nuovo scossa dall'omicidio della madre Cassandra. L'assassino di entrambe è Marcus Jackson, marito di Cassandra e padre di Christina...