Un Amore traditore

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Dopo aver accostato completamente la porta alle mie spalle mi guardo intorno. I colori rinchiusi all'interno della stanza sono gli stessi del corridoio. Le pareti sono rosse, vengono illuminate da una luce soffusa proveniente da dei piccoli fanali infossati nel soffitto.

Poso le mie borse per terra continuando a camminare esaminando attentamente gli spazi intorno a me. Il pavimento è nero come i mobili, creano un contrasto particolare.  

Una volta trovata la porta del  bagno ci entro. 

Ne resto affascinata. E' pieno di marmo nero con delle crepe dorate. Una volta tornata in camera di fronte al possente letto decido di aprire le tende prima di tuffarmi nelle coperte. 

Non ci sono parole per descrivere tale bellezza. I palazzi di New York si palesano davanti ai miei occhi.

E' una vista stupefacente. 

Non immagino come sia l'ultimo piano. Domani se avrò tempo visiterò l'attico. Mi spoglio e sprofondo dentro il profumo di menta che emanano le coperte.

Mi sveglio solo quando avverto il calore del sole inondarmi il viso .Non dormivo così bene da tanto, troppo tempo. 

Mi preparo per scendere e andare a cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Chiudo la porta alle mie spalle e mi dirigo verso l'ascensore.

Una volta arrivata al pian terreno non trovando l'area ristoro decido di chiedere a Katrine che si trova alla reception. 

-Mi spiace ma l'ora della colazione è terminata un'ora fa, il banchetto con i vari cibi è stato ormai levato- queste sono le parole che mi piombano addosso. Sorrido dispiaciuta.

Mangerò a pranzo. E' ora di mettersi a lavoro per trovare un posto in cui dormire. 

*********

Sono ormai le 18 di sera. Ho passato la giornata a cercare un luogo dove alloggiare. Ho trovato una stanza in affitto ad un costo facilmente pagabile. 

Logicamente prima del mio trasferimento dovrò aspettare un po'. Resterò per un altro paio di notti in questo Hotel.

Rientro al diores con una stanchezza inimmaginabile ammontata sulle  mie spalle dopo questa giornata. 

Saluto Katrine che non lascia il suo posto fisso. Lei mi fa un gesto per farmi avvicinare al bancone e così faccio.

- Salve volevo solo dirle che se non lo sapesse stasera la cena delle 20 si terra accompagnata da una festa, si consiglia un abito più elegante.- 

Una festa? la ringrazio facendole un sorriso di circostanza. Non sono dell'umore per nulla. Ma il cibo è la prima cosa, per "lui" questo e tanto altro ancora. Prima però devo necessariamente farmi una doccia e levarmi questa stanchezza di dosso. 

Mi dirigo verso l'ascensore. Anche codesto è posto di mezzo due colonne dorate con dei motivi corinzi all'estremità. Tipiche dell'architettura greca antica. 

Potrebbe, agli occhi di alcuni, sembrare esagerato l'utilizzo di tutto quest'oro e di questi sfarzi o potrebbe infastidire gli occhi, rendere l'arredamento eccessivo e visibilmente brutto e pensate. 

Ma ritrovandomi davanti a  quest'hotel mi rendo conto del fatto che è tutto estremamente equilibrato, sopra c'è stato un ragionamento ben pensato, nulla è lasciato al caso. Si crea in ogni piano una compostezza unica, tutto è al proprio posto, sembra quasi che non sia accettato il minimo errore umano.

Premo il pulsante dell'ascensore, riflettendo ed esaminando gli interni della reception, mi accorgo che tutti gli arredi, ma anche solo la struttura in se, tendono molto a richiamare l'arte classica dei greci. A pensarci la trovo una scelta stilistica più che adatta alla modalità dell'hotel.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09 ⏰

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