Le strade di Konoha erano spazzate da una leggera brezza primaverile. I tenui colori pastellati dei fiori di ciliegio stavano lasciando il posto al verde acceso dell'estate.
Sakura sbuffò mentre la madre faceva scorrere davanti ai suoi occhi diversi vestiti
«E di questo che ne pensi?» gli chiese mentre osservava un vestito «Mamma, non ho bisogno di vestiti nuovi...» rispose la ragazza incrociando le braccia e strizzando gli occhi al vestito che sua madre stava tenendo in mano.
«Suvvia Sakura, guarda quanto è bello. Come pensi di trovare un ragazzo se non indossi qualcosa di carino? Sai quando ho conosciuto tuo padre io...» la signora Haruno stava contemplando un punto indefinito davanti a sé «Mamma per piacere! E poi non ho bisogno di vestiti particolari per trovare un ragazzo!» esclamò Sakura in imbarazzo.
«Mah... povero Naruto» borbottò la madre scuotendo la testa
«Come?» domandò la giovane ninja inarcando un sopracciglio «Nulla, nulla! Oh, guarda chi c'è» disse la donna indicando poco più avanti a loro sulla via.Un Naruto piuttosto agitato stava parlando con un negoziante.
«È sicuro di non averlo visto? Va bene grazie mille, arrivederci» lo sentirono dire mentre si avvicinavano «Nar...» non fece in tempo a salutarlo che il ragazzo si voltò correndo verso di loro, finendo rovinosamente addosso alla compagna di squadra.
Quando riaprì gli occhi Naruto si ritrovò pericolosamente vicino al petto di una ragazza «Ma che diav...» frastornato si guardò intorno «Naruto!» esclamò una voce. Alzando lo sguardò incrociò due occhi verdi familiari che lo guardavano con un misto di rabbia e imbarazzo
«Sakura-chan! Signora Haruno, salve!» disse rialzandosi prima di rischiare di essere colpito, aiutando a sua volta l'amica «Scusami Sakura-chan, non ti avevo visto» aggiunse il ragazzo dando dei colpetti sulle spalle della malcapitata cercando di togliere un po' di polvere.
«Baka... non ti preoccupare, non è niente» disse Sakura addolcendosi guardando la faccia mortificata del ragazzo. La madre di Sakura li guardava ridacchiando
«È successo qualcosa Naruto? Ti abbiamo visto agitato prima» chiese gentilmente
«Il fatto è che ho perso il mio coprifronte...» disse Naruto passandosi una mano sui capelli affranto.
Sakura osservò le ciocche ribelli che incorniciavano il volto dell'amico, ora libere dalla costrizione del coprifronte con il simbolo del villaggio.
Si ritrovò a pensare a quanto fosse cresciuto e maturato l'amico, stava cominciando ad assomigliare sempre più al padre, il quarto Hokage «Il coprifronte? Quello che ti aveva dato il maestro Jiraya? Sei riuscito a farci tutta una guerra e lo perdi ora?! Sei proprio un'idiota...» disse la ragazza.«E dai Sakura-chan, non farmi sentire più stupido di quello che sono» brontolò il ragazzo
«Ora scusatemi ma vado a vedere se lo trovo in giro... Sakura-chan, signora Haruno è stato un piacere» aggiunse facendo un piccolo inchino.«Aspetta, se vuoi ti accompagno» disse Sakura «Davvero?! Grazie mille Sakura-chan!» esclamò gioioso il ragazzo prendendole la mano e trascinandola con sé «Non ti dispiace, vero mam... Narutooooooo!»
La signora Haruno guardò sua figlia mentre veniva portata via da un esuberante Naruto e ridacchiò di nuovo «La gioventù...».
«Ha ragione signora, la forza della gioventù è tutto!» disse un ragazzo con delle folte sopracciglia e i capelli a caschetto mentre camminava in verticale sulle mani concentrato.
Si allontanò perplessa, forse non avrebbe mai fatto l'abitudine alle stranezze del villaggio.
«Insomma, cerca di ricordare Naruto. Dove sei stato di recente?» domandò Sakura mentre uscivano dall'Ichiraku senza successo «Mmm... ma si! Da nonna Tsunade!!!».
L'Hokage sonnecchiava con la guancia appoggiatasulla sua scrivania, ogni tanto metteva un timbro oppure firmava un foglio acasaccio, ormai dalla fine della guerra i suoi compiti si erano notevolmentedimezzati. Stava decidendo se farsi unbicchierino di sakè quando sentì un leggero bussare... alle sue spalle «Ma che...».
«Nonna Tsunade! Hai visto il mio coprifronte?!»Naruto lo guardava appollaiato da dietro lafinestra «Il tuo... coprifronte?» chiese perplessa la donna ancora stupita dallacomparsa del ragazzo «Si, vede l'ho persoe...».
«Baka! Ti pare il modo di parlare all'Hokage? Epoi, è così difficile per te passare dalle porte?!» irruppe Sakura accanto a lui tirandogli un pugno intesta «Ahia Sakura-chan! Così facciamoprima» si lagnò Naruto strofinandosi ilpunto colpito dalla ragazza, «Mi scusionorevole Hokage, non sono riuscita fermarlo» aggiunse la ragazza. «Nonpreoccuparti. Mi dispiace Naruto, qui non c'è il tuo coprifronte. L'ultimavolta che sei venuto lo avevi e sei uscito mentre era ancora al suo posto».
«Ok... fa niente» disse abbattuto il ragazzo «Graziemille nonna Tsunade» aggiunse andandosene
«Mi scusi ancora Hokage» disse Sakura mentre si apprestava a raggiungere ilcompagno.
Tsunade li guardò mentre bisticciavanoallontanandosi sui tetti e rise, quei due gli ricordavano se stessa e Jiraya dagiovani... sperando solo che Sakura non commettesse il suo stesso errore.
«No, qui non c'è Naruto...» disse il maestro Iruka mentre sistemava dei foglisulla sua scrivania
«L'altro giorno quando sei venuto a trovare iragazzi lo hai avuto tutto il tempo» aquelle parole le spalle del ragazzo si abbassarono ancora di più.
«Piuttosto... devi ancora sistemare il campo dipratica dove hai fatto quel buco con il rasengan che hai mostrato agli studenti»aggiunse serio il maestro
«Ah... ecco, si... non è Konohamaru che imbratta ivolti degli Hokage quello lì?!» esclamòNaruto guardando rapito fuori dalla finestra. Mentre il maestro Iruka guardavapreoccupato la montagna con i volti degli Hokage il ragazzo prese la mano diSakura e la trascinò via con sé.
«Perché devi essere così... stupido?!» disse Sakura cercando di trattenere le risate mentrecorrevano via dall'accademia e l'urlo di Iruka giungeva alle loro orecchie.Non poté fare a meno, però, di constatare diquanto fosse salda ma gentile la presa del ragazzo sulla sua mentre la guardavacon il suo solito sorriso.
Giunsero infine alla montagna degli Hokage,sopra la testa del padre di Naruto, dove il ragazzo era solito recarsi maneanche lì trovarono il coprifronte. Ancorapiù abbattuto Naruto si sedette sulla testa del quarto Hokage e invitò laragazza a fare lo stesso.
Il villaggio si estendeva sotto i loro occhi,qualche edificio era ancora in costruzione ma tutto sommato era tornato allasua semplice bellezza. Sakura osservò un falchetto mentre passava sopra le loroteste, probabilmente mentre portava un messaggio e poi guardò Naruto mentrestrizzava gli occhi contro la luce del sole. Nonostante questo, riusciva ascorgere le iridi cerulee del ragazzo, così profonde, così...
«Ah, non ce la faccio a vederti così!» sbuffo Sakura cominciando a sciogliere il nodo del suocoprifronte «Chiudi gli occhi» aggiunse guardando la faccia perplessa del ragazzo.
Naruto chiuse gli occhi e sentì qualcosa posarsisulla sua fronte. Il profumo leggermente vanigliato della ragazza lo riempìmentre la sentiva muoversi a pochi centimetri dal suo volto. Aprì leggermentegli occhi per sbirciare e si trovò davanti il petto della ragazza, arrossìviolentemente e richiuse gli occhi.
«Fatto, ora puoi riaprirli» disse la ragazza dopo qualche secondo. Naruto siritrovò davanti il volto di Sakura con i capelli sciolti che sorrideva, sitoccò la fronte e sentì la placca di metallo con il simbolo del villaggio dellafoglia «Ma... ma...» balbettò senza parole «Puoi tenerlo se vuoi... ne ho uno di scorta. A differenza tua» borbottò Sakura mentre arrossiva.
«Wow! Io... Sakura-chan grazie!» esclamò il ragazzo abbracciandola «Come mi sta?!»
aggiunse alzandosi. Sakura lo osservò. Il rossodel suo coprifronte strideva in completo contrasto con i suoi capelli biondi manon gli stava male «Ti sta bene» sorrise la ragazza
«Grazie ancora Sakura-chan, ti prometto chequesto coprifronte lo terrò sempre con me!» disse Naruto picchiettandosi la placca con il pollice e sorridendo.
«COSA VUOL DIRE CHE NON LO TROVI?!» urlò Sakura una settimana dopo mentre erano al campodi allenamento con il maestro Kakashi «Credodi averlo pers...» Naruto non fece in tempoa finire la frase che si ritrovò dall'altra parte del campo a testa in giù econ un bernoccolo in testa.
«Ahi... perché Sakura-chan?!» si lagnò il ragazzo ancora scosso dal pugno «Ancora non lo hai capito?» gli disse il maestro ridacchiando mentre sfogliavapigramente il suo amato libro «Capitocosa?» bofonchiò il biondo strofinandosiil bernoccolo.
«Ora lo andiamo a cercare e se non lo troviamosono guai per te Naruto!» disse Sakuratrascinando con sé il ragazzo.
Il maestro lì osservò sparire dalla sua vista.Si ritrovò a pensare che aveva davanti i degni eredi del Quarto Hokage e diKushina.